Composto chimico, C4H13NO7P2, contenente due gruppi fosforici. Possiede spiccate proprietà inibitorie dell’attività osteoclastica e del riassorbimento osseo, che gli conferiscono notevole efficacia nel trattamento e nella prevenzione dell’osteoporosi nelle donne in postmenopausa. È impiegato sotto forma di sale di sodio triidrato ( alendronato sodico) ...
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Sostanza di natura steroidea, C23H39COOH; è il capostipite strutturale degli acidi biliari. Come tutti questi, si origina nel fegato dal catabolismo del colesterolo. Non coniugandosi con taurina e glicina, [...] non partecipa alla formazione degli acidi glicocolico e taurocolico. ...
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Genericamente, i polipeptidi, ricchi di zolfo (per es., l’urocromogeno e l’urocromo), che sono prodotti di disintegrazione delle proteine e si rinvengono nelle urine. ...
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Uno degli acidi idrossicolanici, C24H40O4; si forma nel fegato dall’esterificazione del colesterolo; componente degli acidi biliari, fa aumentare la solubilità del colesterolo. ...
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β-amminoisobutirrico, acido Derivato dell’acido isobutirrico, di formula NH2CH2CH(CH3)COOH. È prodotto intermedio nel catabolismo delle basi pirimidiniche (timina) e dà origine ad acido propionico. È presente [...] talvolta nelle urine ...
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δ-amminolevulinico, acido (o ALA) Composto chimico, di formula
HOOCCH2CH2COCH2NH2,
prodotto intermedio nella sequenza metabolica della biosintesi del gruppo tetrapirrolico dell’eme. Nel fegato e nel midollo [...] , da glicina e succinil-coenzima A, tramite l’enzima ALA-sintetasi, si origina l’acido α-ammino-β-chetoadipico che, per decarbossilazione, diviene acido δ-amminolevulinico. L’ALA e gli enzimi implicati nel suo metabolismo agiscono sulla regolazione ...
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Composto chimico, la cui sintesi e degradazione avvengono attraverso una diramazione della via del catabolismo del glucosio (glicolisi). Presente in tracce in tutte le cellule dei mammiferi, negli eritrociti raggiunge concentrazioni elevate. Svolge un ruolo fondamentale nella regolazione del ciclo di ossigenazione-desossigenazione dell’emoglobina, in quanto legandosi reversibilmente alla molecola ne ...
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urati Sale dell’acido urico (➔ urico, acido). Uratoistechia Nel linguaggio medico, patologico aumento dell’affinità che i tessuti del gottoso presentano per gli u.: essi invece di fissare temporaneamente [...] nel sangue e nei tessuti. Uratoossidasi Enzima della classe delle ossidoreduttasi, che degrada l’acido urico (derivante dal catabolismo delle purine) ad allantoina. Ha peso molecolare 120.000 ed è localizzata nel fegato di Mammiferi (a eccezione ...
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Unità strutturale dell’ acido desossiribonucleico (DNA ➔ nucleici, acidi), formata da una base purinica o pirimidinica, da 2-D-desossiribosio e da acido fosforico legato con legame esterico all’ossidrile [...] del pentoso in posizione 5′. I d. prendono il nome dalla base purinica o pirimidinica che contengono: desossiadenosina monofosfato o acido d-adenilico (d-AMP) ecc. Si ottengono dal DNA per idrolisi alcalina o per azione di enzimi desossiribonucleasi. ...
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acido1
àcido1 agg. [dal lat. acĭdus, affine a acer, acetum, ecc.]. – 1. Di sapore che costituisce (insieme col dolce, il salato e l’amaro) una delle quattro sensazioni gustative fondamentali e che viene avvertito quando siano eccitati chimicamente...
acido2
àcido2 s. m. [dall’agg.]. – Sostanza dotata di sapore acre (come quello dell’aceto, del succo di limone, ecc.), capace di far cambiare colore a certi coloranti organici (indicatori) e di combinarsi con i metalli, gli ossidi metallici...