La b. è una disciplina al crocevia tra informatica, statistica, matematica e biologia, nata alla fine degli anni Settanta del 20° sec. dall'esigenza di archiviare, analizzare e interpretare la pletora [...] parte, però, le informazioni immagazzinate sono di tipo estremamente diverso. Dal punto di vista molecolare, un gene è la sequenza di acido nucleico (DNA o RNA in alcuni virus) necessaria per la sintesi di una proteina o di RNA e quindi include tutta ...
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Sterolo presente solo negli organismi eucariotici, in cui si trova allo stato libero o combinato con acidi grassi sotto forma di estere. La sua molecola è costituita da 4 anelli condensati indicati con [...] oltre che di isomerizzazione e riduzione del doppio legame tra il C-5 e il C-6 del c. Viene così prodotto acido colico che, attraverso una reazione di coniugazione, dà origine ai sali biliari.
Dal c., mediante modificazioni ancora non ben note della ...
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Embriologo belga (Bruxelles 1909 - ivi 1988), figlio di Albert, prof. nella facoltà di scienze dell'univ. di Bruxelles. Notevoli le sue ricerche di embriologia e di citologia, con indirizzo biochimico. [...] embrionale. Tra le sue opere: Embryologie chimique (1944); The biochemistry of development (1960); The biological role of ribonucleic acid (1960). Ha diretto, con A. E. Mirsky, la pubblicazione del trattato The cell (6 voll., 1959-1964). Socio ...
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Sostanza circolante nel sangue normale, così denominata da W. Howell che la preparò dal fegato; sciolta nel sangue nella proporzione di 1 su 10 o 20 mila, ha la proprietà di renderlo incoagulabile tanto [...] bue, secondo A. F. Charles e A. R. Todd, può essere così rappresentata:
Essa ricorda la formula dell'acido mucoitinsolforico; gli ossidrili contrassegnati da asterisco sarebbero legati ad un radicale solforico e pare che l'azione anticoagulante sia ...
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Fonti energetiche della vita primordiale
Christian R. de Duve
(Institut de Pathologie Cellulaire Christian de Duve, Bruxelles, Belgio)
The Rockfeller University New York, New York, USA
Fonti energetiche [...] da risolvere. In soluzione acquosa, a 25°C e a pH neutro, possono coesistere solo tracce di tioestere all'equilibrio con l'acido libero e il tiolo corrispondenti. In accordo con i dati termodinamici di W.P. Jencks e M. Gilchrist (1964), anche con ...
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Composto con struttura chimica simile a un metabolita (vitamina, ormone, amminoacido, cofattore, coenzima ecc.), con capacità antagonista rispetto alle sue funzioni, che induce segni di deficienza del [...] sulfanilide e la piritimina sono antagonisti rispettivamente dell’acido p-amminobenzoico e della vitamina Bp (➔ antivitamina ripercuote in vario modo sulla biosintesi e sulla funzione degli acidi nucleici; per es., l’8-azaguanina incorporata al posto ...
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RIPRODUZIONE (XXIX, p. 398)
Giuseppe Montalenti
Il fenomeno elementare della r. biologica consiste nella costruzione di molecole organiche specifiche. Gli organismi sono infatti costituiti da un grandissimo [...] in alcuni virus, parassiti di cellule vegetali, o di cellule animali, non si trova DNA, ma l'altro tipo di acido nucleico, il ribonucleico (RNA), il quale deve essere, in questi virus, il latore primario dell'informazione genetica. Lo RNA esiste ...
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(o tiamina) In biochimica e medicina, la vitamina B1 o aneurina o vitamina antineuritica o, meno propriamente, antiberiberica. Risulta dall’unione di un nucleo pirimidinico con un nucleo tiazolico; la [...] germe dei cereali, i legumi, il fegato, le uova dei pesci, la carne di maiale. È relativamente stabile in soluzione acida, anche al calore, mentre è rapidamente inattivata in ambiente neutro o alcalino ed è sensibile alla luce ultravioletta.
La t. è ...
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- Con l'espressione "b. molecolare" s'indica quella parte della scienza che si propone di studiare e interpretare a livello molecolare i fenomeni biologici, prendendo in considerazione la struttura, le [...] T. Avery, C. M. Macleod e M. MacCarty, 1944). Nel 1952 venne definitivamente provato (A. D. Hershey e M. Chase) che l'acido nucleico rivale è l'unico componente di un virus che entra nella cellula ospite, e si dimostrò così come esso sia il portatore ...
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L'Ottocento: biologia. La chimica biologica
Johannes Büttner
La chimica biologica
Le nuove conoscenze sviluppate nel campo della chimica alla fine del Settecento, in particolare le scoperte dell'ossigeno [...] mediante formule che indicano il numero degli atomi di C, H e O, per esempio 5H+4C+5O per l'acido tartarico (anidro). Queste ricerche sono state particolarmente importanti per lo sviluppo della chimica fisiologica perché hanno dimostrato che anche i ...
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acido1
àcido1 agg. [dal lat. acĭdus, affine a acer, acetum, ecc.]. – 1. Di sapore che costituisce (insieme col dolce, il salato e l’amaro) una delle quattro sensazioni gustative fondamentali e che viene avvertito quando siano eccitati chimicamente...
acido2
àcido2 s. m. [dall’agg.]. – Sostanza dotata di sapore acre (come quello dell’aceto, del succo di limone, ecc.), capace di far cambiare colore a certi coloranti organici (indicatori) e di combinarsi con i metalli, gli ossidi metallici...