Sostanza a reazione lenta dell’anafilassi, presente in quantità minime, che provoca contrazioni potenti della muscolatura delle più basse vie aeree (bronchioli). È conosciuta una serie di l. (LTA4, LTB4, [...] LTC4, LTD4, LTE4, LTF4); la loro struttura deriva da quella dell’acido arachidonico (di cui sono anche metaboliti endogeni) ed è caratterizzata dalla presenza di tre legami doppi coniugati. I l. sono liberati quando l’antigene viene a contatto con ...
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In chimica, nome generico dato a quei composti organici (detti anche tioli o tioalcoli) che si possono considerare derivati dagli alcoli per sostituzione di un atomo di zolfo all’ossigeno del radicale [...] stessa costituzione degli acetali (con lo zolfo al posto dell’ossigeno).
Dalla reazione fra m. e chetoni in presenza di acido cloridrico derivano i mercaptoli, classe di composti che corrispondono alla formula generale R2C(SR′)2, con R e R′ radicali ...
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Operazione (detta anche transmetilazione) mediante la quale si introducono in un composto uno o più gruppi metilici −CH3. È largamente usata nell’industria chimica per la preparazione di numerosi composti [...] il legame fosfodiesterico fra nucleotidi adiacenti e 59 e 39 sono le estremità del doppio filamento di DNA antiparallelo (➔ nucleici, acidi). Isole CpG, ossia tratti di genoma di 1-2 kilobasi di lunghezza, nei quali le sequenze CpG sono 10 volte ...
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(o protamine) In biochimica, le proteine meno complesse e a più basso peso molecolare tra quelle semplici. Le p. sono solubili in acqua, non coagulano al calore, sono basi forti, in quanto formate da [...] diamminoacidi (arginina), non contengono zolfo e precipitano con acido fosfowolframico; sono inoltre prive di potere antigenico e tossico per i Vertebrati superiori e non risultano attaccate dalla pepsina ma solo da una carbossipeptidasi. P. sono ...
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Enzima del gruppo delle glicosidasi, scoperto da A. Fleming nel 1922, contenuto nel muco nasale, nella saliva, nelle lacrime, nei tessuti, nella secrezione gastrica e nel bianco d’uovo e dotato di azione [...] batteriolitica. Il l. idrolizza il legame glicosidico tra l’acido N-acetilmuramico e la N-acetil-glucosammina, costituenti principali dei mucopeptidi della parete cellulare di molti batteri gram-positivi. La sua molecola è costituita da una sola ...
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In biochimica, nome dato a sostanze prodotte da numerosi tessuti e capaci di esplicare determinate attività e di regolare alcune funzioni locali, quali, per es., la regolazione del tono e del calibro dei [...] piccoli vasi di un distretto corporeo. Sono i. l’acetilcolina, l’acido adenilico ecc. ...
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Derivato trimetilico della glicocolla, costituente naturale dei tessuti vegetali e animali. Particolarmente abbondante in molte piante (semi di cotone, germe di grano, nei melassi di barbabietola ecc.), [...] segale cornuta, e la carnitina, isolata dal tessuto muscolare, che interviene nel metabolismo degli acidi grassi come trasportatrice di radicali acidi attraverso la membrana mitocondriale. Sono in genere solidi ad alta temperatura di fusione e di ...
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Enzima che catalizza l’ossidazione degli acidi grassi polinsaturi mediante introduzione, nella loro molecola, di una molecola di ossigeno e conseguente formazione dell’idroperossido corrispondente. La [...] l. è un enzima contenente Fe2+, indispensabile per la sua attività, che nell’uomo catalizza la trasformazione dell’acido arachidonico in 5-idroperossilicosatetraenoato, sostanza precursore dei leucotrieni. ...
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Sostanza prodotta dalle piante superiori, che esercita nell’organismo vegetale una funzione analoga a quella degli ormoni nell’organismo animale. Con il termine f. vengono indicate anche alcune sostanze [...] alimentare (➔ auxina). I più noti f. sintetici sono l’acido β-indolacetico, l’acido 2,4-dicloro-fenossiacetico (2,4-D), l’acido α-naftilacetico (NAA), l’acido α-naftilbutirrico, l’acido β-indolbutirrico.
Il principale effetto del f. è quello di ...
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Termine che designa genericamente un gruppo di virus aventi in comune la forma, la grandezza e un antigene solubile fissante il complemento. Ciascuna particella virale è costituita da un aggregato regolare [...] di 252 subunità proteiche (dette capsomeri), disposte intorno a un nucleo centrale di acido desossiribonucleico. Gli a. provocano nell’uomo alcune affezioni di natura benigna ( adenovirosi), che si manifestano con fenomeni catarrali a carico delle ...
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acido1
àcido1 agg. [dal lat. acĭdus, affine a acer, acetum, ecc.]. – 1. Di sapore che costituisce (insieme col dolce, il salato e l’amaro) una delle quattro sensazioni gustative fondamentali e che viene avvertito quando siano eccitati chimicamente...
acido2
àcido2 s. m. [dall’agg.]. – Sostanza dotata di sapore acre (come quello dell’aceto, del succo di limone, ecc.), capace di far cambiare colore a certi coloranti organici (indicatori) e di combinarsi con i metalli, gli ossidi metallici...