Forma allotropica dell’ossigeno, simbolo O3, peso molecolare 48; gas di colore bluastro, di odore caratteristico pungente; a temperatura ordinaria si decompone molto lentamente in ossigeno, ma la velocità [...] con la temperatura e, al di sopra di 400 °C, la trasformazione avviene istantaneamente, anche con esplosioni. La sua solubilità in acqua (490 ml/l a 0 °C) è maggiore di quella dell’ossigeno; in soluzioni acquose di acido solforico e in quelle di ...
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carbonizzazione
carbonizzazióne [Der. di carbonizzare, "fare diventare carbone", da carbone] [CHF] (a) Trasformazione di sostanza organica in carbone o in prodotto carbonioso. In partic., c. del legno, [...] eliminazione, con l'azione del calore, dell'acqua e delle sostanze volatili dal legno, eseguita nelle carbonaie, all'aperto o, più razionalmente, in storte, ottenendo una maggior resa in carbone. (b) Processo chimico nel quale le sostanze vegetali ...
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squalene Idrocarburo triterpenico non saturo, con sei doppi legami isolati, di formula C30H50, contenuto nell’olio di fegato dei Pesci Elasmobranchi, nella cute umana, nel lievito e nel fegato dei Mammiferi; [...] liquido oleoso, incolore, insolubile in acqua. È un prodotto intermedio nella biosintesi del colesterolo ed è il precursore immediato del lanosterolo. ...
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La grande scienza. Transizioni di fase e punti critici
Édouard Brézin
Transizioni di fase e punti critici
Le transizioni di fase sono fenomeni molto familiari: un corpo può passare da uno stato d'aggregazione [...] e appare un menisco che separa le due fasi. Tuttavia se l'esperimento è effettuato sopra la temperatura critica, pari per l'acqua a 374 °C, non succede niente e il menisco non appare nemmeno alle pressioni più elevate.
Nella prima metà dell'Ottocento ...
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attivato
attivato [agg. Part. pass. di attivare "rendere attivo", der. di attivo] [LSF] Generic., di sistema che, assorbendo in vario modo energia dall'esterno, acquista o aumenta la capacità di partecipare [...] a.: locuz. usata per indicare il particolare comportamento chimico-fisico di acqua o di soluzioni acquose sottoposte a radiazioni gamma o ultraviolette; queste determinano la formazione di atomi H e di radicali OH (e derivati), che aumentano in vario ...
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Acidi organici contenenti cloro, derivabili dall’acido acetico per sostituzione totale o parziale degli atomi di idrogeno del gruppo −CH3 con atomi di cloro. L’ acido monocloracetico, ClCH2COOH, si presenta [...] in cristalli incolori, deliquescenti, solubili in acqua e nei solventi organici. È ottenibile per clorurazione diretta dell’acido acetico. È impiegato in varie sintesi organiche e in particolare nella preparazione sintetica dell’indaco. ...
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Alcol, C9H20O, derivato dall’idrocarburo alifatico nonano, C9H20. Sono noti diversi isomeri; quello normale si chiama anche alcol pelargonico e si ottiene per riduzione della corrispondente aldeide. I [...] n. sono liquidi, incolori o giallognoli, insolubili in acqua, a punto di ebollizione abbastanza elevato (vicino ai 200 °C); si usano nella forma libera o di estere (soprattutto acetato) per preparare essenze. ...
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Derivato clorurato dell’ossido di propilene, esistente in due forme isomere α e β alle quali spettano rispettivamente le formule:
L’isomero α è il più importante: liquido volatile, di odore di cloroformio, [...] poco solubile nell’acqua, irritante per la pelle, tossico (soprattutto per i reni), è instabile e molto reattivo, per cui si usa come intermedio in molte sintesi (resine, plastificanti, coloranti, tensioattivi, prodotti farmaceutici ecc.); si usa ...
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Composto chimico di formula C18H20FN3O4, antibiotico sintetico ad ampio spettro, appartenente alla classe dei fluorochinoloni. È l’enantiomero levogiro (con configurazione S dell’atomo chirale) della ofloxacina. [...] Cristallizza come emiidrato, in cristalli aghiformi, incolori, solubili in acqua. Ha trovato largo impiego nel trattamento di numerosi tipi di infezioni a partire dalla seconda metà degli anni 1990. L’attività particolarmente spiccata contro ...
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Prodotti della condensazione aldolica, reazione di polimerizzazione che un’aldeide subisce, in presenza di acidi o alcali diluiti, dando un’ossialdeide. Dall’aldeide acetica si ha l’ acetaldolo:
2CH3CHO⇄CH3CHOHCH2CHO.
Gli [...] aldoli tendono spesso a scindersi dando acqua e un’aldeide non satura. ...
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acqua
àcqua (ant. àqua) s. f. [lat. aqua]. – 1. Composto chimico di formula H2O (costituito cioè di idrogeno e ossigeno in rapporto di 2:1), diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme; nel linguaggio corrente...
acqua al cuore
àcqua al cuòre locuz. usata come s. f. – In veterinaria, malattia infettiva di probabile origine virale, caratterizzata da considerevole raccolta di liquido nel sacco pericardico: colpisce bovini, ovini e caprini del Transvaal.