Botanica
Si dice di piante o di organi (foglie, fusto) ingrossati in seguito alla presenza di un abbondante tessuto acquifero: per es., sono piante g. le Cactacee che hanno i fusti carnosi, e sono foglie [...] g. quelle delle Aizoacee. Le piante g. sono tutte adatte a climi aridi; nella flora italiana se ne hanno esempi tra le Crassulacee. medicina
Si dice di persona o animale che, per effetto di una troppo ...
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Nella tecnica, apertura, chiudibile o regolabile con diaframmi, valvole o altro dispositivo, atta a derivare parte di un fluido da un ambiente in un altro.
In elettrotecnica, organo di derivazione della [...] del diametro di 3-4 m, il quale funge da zona di raccolta. In questo modo viene drenata una vasta area dell’acquifero.
P. di acque superficiali. Le caratteristiche dei dispositivi di p. sono le medesime sia che si tratti di acque potabili sia che si ...
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Fisica
In fisica matematica, dato un campo vettoriale irrotazionale derivante da un potenziale del tipo V=k/(4πr), dove k è una costante positiva assegnata e r la distanza del generico punto P del campo [...] , a partire da uno scavo verticale (per drenare zone estese), il p. singolo, verticale, si usa in zone dove l’acquifero è a limitata profondità dal piano di campagna (a volte si ha una batteria di pozzi contigui, raccordati da canalizzazioni connesse ...
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Il punto o la zona in cui scaturisce per defluire una vena d’acqua sotterranea. Per estensione, origine, causa prima di un fenomeno.
Fisica
S. di radiazioni (o di energia raggiante) Corpo che emette radiazioni [...] ). Le s. che si generano per affioramento della piezometrica vengono normalmente captate mediante pozzi di captazione nel caso di acquiferi in roccia, o mediante trincee drenanti nel caso di terreni sciolti o semicoerenti (per i diversi tipi di opere ...
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Astronomia
La linea apparente, a forma di cerchio o di arco di cerchio, lungo la quale, in un luogo aperto e pianeggiante, il cielo sembra toccare la terra o il mare, tanto più ampia quanto maggiore è [...] , cromatiche dai livelli direttamente sovrastanti o sottostanti o contigui; per es., o. marnoso verde, o. a Rudiste, o. acquifero. L’o. geologico ha in genere un limitato spessore e una notevole estensione areale. Si definisce o. stratigrafico o ...
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Composto chimico di formula H2O, assai diffuso in natura nei suoi tre stati d’aggregazione: solido, liquido e aeriforme. Nel linguaggio corrente s’intende in genere l’a. allo stato liquido.
Per la sua [...] ; per essere captate devono quindi essere direttamente raggiunte; tuttavia possono spontaneamente sgorgare all’esterno se lo strato acquifero (detto falda) viene a essere interrotto dalla superficie topografica del terreno; il livello di tali a. è ...
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acquifero
acquìfero agg. [comp. di acqua e -fero]. – Propr., che porta acqua, che consente passaggi di acqua. 1. In geografia fisica, falda a. o strato a., acqua sotterranea trattenuta in uno strato di roccia porosa fessurata, di solito racchiuso...
strato
s. m. [dal lat. stratum, neutro sostantivato di stratus, part. pass. di sterněre «distendere»]. – 1. ant. a. Tappeto o drappo che si stende in terra in segno d’onore: Già il mobile de’ seggi ordine augusto Sovra i tiepidi s. in cerchio...