KALLISTO (Καλλιστώ, Callisto)
E. Paribeni
Ninfa o eroina dell'Arcadia, figlia, secondo le versione più diffuse, di Lykaon e madre dell'eroe eponimo della regione, Arkas. Compagna di Artemide, K. viene [...] insieme ad altre grandi figure del mito, attesta di una notevole fama nel mondo ellenico in generale. Sull'acropoli di Atene sono ricordate due statue, opera dello scultore Deinomenes, appartenente alla tarda scuola di Policleto, che raffiguravano ...
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GERGOVIA (γεργοουία, Gergovia)
L. Guerrini
Capitale dell'Arvernia, posta su un alto monte difficilmente raggiungibile da ogni lato (Caes., De bello Gall., vii, 36, 1; Sid. Apoll., Carm., vii, 151; Strabo, [...] come Alesia (v.) o Bibracte una "città santa", luogo di pellegrinaggio e rifugio: essa presentava una cinta di mura dell'acropoli ed esternamente a questa un tèmenos con due templi quadrati di tipo celtico. La cinta muraria celtica era costituita da ...
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SPLANCHNÒPTES, Pittore dello
E. Paribeni
Ceramografo attico operante intorno alla metà del V sec. a. C., tra i più significativi e vigorosi della scuola del Pittore di Pentesilea e, senza dubbio, uno [...] limitato a scene familiari, conversazioni, palestra, comasti. Un tono superiore s'incontra invece nella coppa a fondo bianco dell'Acropoli 589, singolare anche per la rarissima forma a coperchio, in cui è trattato con inaspettata dignità il mito del ...
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VIENNE (A. T., 35-36)
Clarice EMILIANI
Pierre LAVEDAN
Georges BOURGIN
Léopold Albert CONSTANS
*
Città della Francia, nel dipartimento dell'Isère, 32 km. a S. di Lione. Situata in un'ansa del Rodano [...] che vi si scorgevano. Al disopra si innalzava un teatro più vasto di quello di Orange: le scalinate erano addossate all'acropoli di Pipet, sormontata dalle rovine di una cittadella eretta senza dubbio nel secolo IV, quando la città fu munita di una ...
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VOLUTA
Giorgio Rosi
Motivo ornamentale costituito da un avvolgimento a spirale di elementi geometrici o naturalistici.
Data la sua semplicissima origine geometrica la voluta fu un motivo comune più [...] in uno schema più rigido e geometrico. Tale processo, del quale alcune tappe ci appaiono nei capitelli ionici ritrovati sull'Acropoli di Atene, nella colonna dei Nassî a Delfi e nei monumenti arcaici dell'Anatolia non impedì la sopravvivenza di tipi ...
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Vedi EGINA dell'anno: 1960 - 1994
EGINA (Αἴγινα, Aegīna)
B. Conticello
Isola della Grecia, posta nel Golfo Saronico, a metà strada fra l'Attica, Corinto e l'Argolide. Parzialmente di origine vulcanica, [...] allievo di Tektaios ed Angelion, due maestri della plastica crisoelefantina (Paus., ii, 32, 5; vii, 18, 10). Una iscrizione dall'acropoli di Atene ne documenta l'attività (Loewy, I. G. B., n. 27). Segue Glaukias, autore, in Olimpia, del carro bronzeo ...
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TORRE
A. M. Targioni Violani
F. Zevi
¿ G. Lugli
Le costruzioni verticali alle quali si addice il nome di t., ebbero nell'antichità, come nelle età posteriori, usi e finalità diverse. Esse furono però, [...] Alba Fucente, Cosa). Pompei riproduce il tipo ellenistico, che fu seguito più tardi nei restauri sillani delle mura di Cori, nell'acropoli di Taormina (in ambedue si hanno t. di pianta circolare), di Fondi e altrove. Le t. sono a pianta rettangolare ...
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Vedi HERA dell'anno: 1960 - 1960
HERA ("Ηρα, Hera)
E. Homann-Wedeking
Una delle maggiori divinità dell'Olimpo. In età classica appare come figlia di Kronos e moglie di Zeus; simbolo della fedeltà e della [...] momento uno scultore attico rappresenta per la prima volta H. quale sovrana dell'Olimpo in un rilievo di un frontone dell'acropoli di Atene che mostra Eracle accolto fra gli dèi. La dea troneggia quasi al centro della composizione in una severa ...
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NAUKYDES (Ναυκύδης, Ναυκλύδης; Naucydes)
B. Conticello
Scultore greco di età classica, intorno al quale si hanno notizie imprecise, anche se numerose. Si ignora la sua patria di origine, anche se è certo [...] di Policleto è generalmente attribuita al 430-420 a. C. 10) Pausania ricorda (i, 24, 2) nel tèmenos di Atena Ergàne sulla acropoli di Atene, un gruppo riproducente Phrixos in atto di immolare un ariete e di bruciarne le cosce, opera di Naukydes. 11 ...
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BARTOLI, Alfonso
Maria Panvini Rosati
Nato il 4 genn. 1874 a Foligno, frequentò a Roma la facoltà di lettere, dove ebbe maestri G. Beloch, L. Ceci, O. Marucchi, F. Ermini e R. Lanciani. Entrato nell'amministrazione [...] 1938 l'antiquarium del Palatino.
Fuori Roma il B. si occupò in particolar modo delle antichità di Ferentino, studiandone l'acropoli, il teatro e le iscrizioni.
Oltre agli scritti già ricordati, sono suoi i seguenti studi: I lavori della Curia, Roma ...
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acropoli
acròpoli s. f. [dal gr. ἀκρόπολις, comp. di ἄκρος «estremo, alto» (v. acro-) e πόλις «città»]. – Nome che aveva nell’antica Grecia, dove gli abitati erano posti per lo più sopra alture, la parte più eminente della città: l’A. di Atene;...
modello
modèllo s. m. [lat. *modĕllus, dim. di modŭlus: v. modulo]. – 1. a. In genere, qualsiasi oggetto reale che l’artista si propone di ritrarre, o che un artigiano, un operaio abbia dinanzi a sé per costruirne un altro uguale o simile,...