PORFIRIO
Massimo Lenchantin De Gubernatis
. Poeta o, per meglio dire, verseggiatore latino, si deve con molta probabilità identificare con Publilio Ottaziano Porfirio, praefectus urbi negli anni 329 [...] . fece sfoggio di straordinaria virtuosità tecnica.
Componimenti figurati in forma di zampogna, di altare, di quadrato; carmi acrostici, mesostici, telostici; versi reciproci, che si possono cioè leggere tanto da sinistra quanto da destra, mantenendo ...
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OMERO LATINO
Gino Funaioli
. Sotto il nome di Homerus ci è giunto nella più autorevole tradizione manoscritta, a cui fanno eco larghe citazioni medievali, un estratto in 1070 esametri latini dell'Iliade [...] recenziori. Finché, nel secolo scorso, si fa una scoperta, che il carme s'apre e si chiude con due acrostici Italices scripsit; i quali, bensì, hanno bisogno di emendazioni perché si ottenga Italicus-scripsit, ma difficilmente saranno prodotto del ...
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Dicesi un componimento poetico nel quale le lettere iniziali dei versi riunite insieme, ossia lette verticalmente, vengono a formare una parola o una frase o più lungo discorso: e anche alla parola o frase [...] Greci dell'età ellenistica, come attestano parecchi epigrammi dell'Antologia Palatina. Certe volte, per colmo di difficolta e di bravura, all'acrostico si unisce il mesostico (a mezzo il verso) e anche il telestico (in fine di verso). È ovvio che la ...
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Nella letteratura bizantina è una predica in versi, che consta di circa 18-24 strofe aventi un'uguale struttura metrica, e di un proemio (κουκούλιον) di metro differente. Il ritornello finale del proemio [...] di questo genere letterario sono da ricercarsi nella poesia siriaca dei secoli IV e V, in Metodio d'Olimpo, e nei dialoghi acrostici delle omelie di S. Proclo. Il contacio raggiunse la piena fioritura nel sec. VI con S. Romano, con Anastasio, Domizio ...
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Nacque nei primi anni del sec. XIV da una famiglia padovana di parte ghibellina, esiliata dal 1312 al 1318 e dal 1319 al 1321 durante il prevalere dell'avversa fazione. Il padre, Buzzacarino di Antonio [...] le complicate raffinatezze nella fattura dei versi, con legamenti tra le parole di versi antecedenti e seguenti, acrostici, alternanze linguistiche, rime spezzate, bisticci: norme, che trovano il loro riscontro nella poesia dei rimatori veneti ...
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DAMIANI, Lorenzo
Pasquale Stoppelli
Nacque a Pisa, o meno probabilmente a, Pistoia, sul finire del sec. XIV o nei primi due decenni del successivo, come si desume dalla tradizione manoscritta dei soli [...] nel sonetto Porco putente pessimo poltrone, che è d'invettiva contro un tale Piero di Pardino, il D. combina l'acrostico, che rivela il nome del destinatario, con il gioco insistito delle allitterazioni; in Vera - Amicizia - glorioso - bene, uno dei ...
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LAMENTAZIONI
Giuseppe Ricciotti
Libro della Bibbia, che contiene carmi elegiaci sulla distruzione di Gerusalemme fatta da Nabucodonosor.
Nome e posizione nel Canone. - Nei manoscritti e nelle edizioni [...] sono il libro biblico che più rassomiglia letterariamente a quello di Geremia. A ciò si è obiettato che la forma acrostica, in esse impiegata, è troppo artificiosa e impacciante per un poeta della forza di Geremia; ma si è risposto osservando ...
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FRANCESCO di Vannozzo (Vannozii, Vannocci, de Vanotio, de Vannocchio)
Gabriella Milan
Figlio di Vannozzo di Bencivenne, appartenente a una famiglia di mercanti tessili; sarebbe nato, secondo le testimonianze [...] Scala, Samaritana, partorì due gemelle, Gidino da Sommacampagna, all'epoca alto funzionario presso la corte scaligera, inviò a F. alcuni acrostici in omaggio dei genitori - rime poi raccolte nel suo Tractato et arte de li rithmi volgari - ai quali F ...
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acrostico
Lia Baldelli
. Soltanto piuttosto recentemente sono stati indicati alcuni a. nell'opera dantesca: nessuno era stato notato dai commentatori antichi.
Sarà opportuno dir subito che alcune di [...] ".
Non mancano gli scettici anche verso gli a. più probabili (VOM e LVE): " A me pare, in verità, che trovar due soli acrostici in tutto il poema, ed in luoghi che non hanno tal significato o importanza che possa farli considerare a parte, conduca a ...
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DELLO da Signa
Giovannella Desideri
Nacque probabilmente nella prima metà del sec. XIII.
Della vita di D. (forse un ipocoristico) poco o nulla si conosce. L'anno della sua nascita è ignoto, così come [...] il nome di D. una solida fama di autore "di quelli scherzi, che il Redi appella puerili, cioè di inserir gli acrostici ne' componimenti, e di ricolmarli di desinenze simili, l'obbligazione delle quali cose, gli faceva riuscire, anzi guazzabugli di ...
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acrostico1
acròstico1 s. m. [dal gr. tardo ἀκρόστιχον, comp. di ἄκρος «estremo» (v. acro-) e στίχος «verso3»] (pl. -ci). – 1. Tipo di poesia in cui le iniziali dei singoli versi, lette nell’ordine, formano una parola o frase (detta anch’essa...
acrostico2
acròstico2 s. m. [lat. scient. Acrostichum, comp. di acro- e del gr. στίχος «fila», per la disposizione degli sporangi]. – Genere di felci che comprende poche specie tropicali rizomatose; fra le specie più coltivate è Acrostichum...