SANGUINETI, Edoardo
Niva Lorenzini
SANGUINETI, Edoardo. – Nacque a Genova il 9 dicembre 1930, figlio unico di Giuseppina Cocchi, torinese, e di Giovanni, nativo di Chiavari, impiegato di banca.
Dopo [...] 2010), ultima sintesi di una poesia che, nel riferire in chiave grottesca ‘occasioni’ in forma di rebus o acrostici alla maniera dell’Opificio di letteratura potenziale - OpLePo (Sanguineti era stato eletto faraone poetico dell’Istituto patafisico di ...
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FOLENGO, Teofilo
Angela Piscini
Al secolo Girolamo, nacque l'8 nov. 1491 a Mantova, in contrada Monticellì Bianchi, nella casa che la madre Paola Ghisi, di ricca stirpe mercantile, aveva portato in [...] fondamentalmente visionario, pieno di simboli e di allegorie, complicato da glosse ora erudite ora burlesche, intessuto di acrostici. Costruito sul classico pattern allegorico delle tre età dell'uomo si carica di significati autobiografici. Tre sono ...
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EUGENIO Vulgario
Gabriella Braga
I dati certi della biografia di E. sono pochissimi; e per alcuni episodi, particolarmente importanti, della sua vita si possono avanzare solo ipotesi molto insicure.
Non [...] a quelli più complessi, come in un'altra poesia (n. II), dedicata ancora a Sergio III, nella quale riesce a creare l'acrostico - che è a sua volta un esametro - "Aeternum salve presul stans ordine Petri", servendosi non solo della prima e dell'ultima ...
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superbia e superbi
Fiorenzo Forti
La s., nella dichiarazione dell'ordinamento del Purgatorio, è presentata da Virgilio, insieme con l'invidia e con l'ira, come uno dei tre modi per cui l'amore di elezione [...] ] 166; e di P. Savi Lopez, ibid. X [1902-03] 328); E. Moore, Studies in D., II, Oxford 1899, 268; E. Proto, Per due acrostici nella D.C., in " Giorn. d. " XII (1904) 109-117; F. D'Ovidio, Il Purgatorio e il suo preludio, Milano 1906, 156-169, 191-197 ...
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BOIARDO, Matteo Maria
Fiorenzo Forti
Nacque a Scandiano, castello del Reggiano, quando il Sole appariva nella costellazione dei Gemelli (son. 78), quindi fra il 21 maggio e il 21 giugno, nel 1441 o, [...] quello degli Estensi che egli più amò; alla seconda una giovinetta, Antonia Caprara, il cui nome ricorre più volte in acrostico negli Amorum libri e che dovrebbe essere la stessa fanciulla battezzata in S. Giovanni Battista di Reggio il 31 ott. 1451 ...
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Il linguaggio degli SMS
Giuseppe Antonelli
La scrittura del Duemila
La scrittura di messaggi attraverso il telefono cellulare (SMS, Short Message Service) ha iniziato a diffondersi di pari passo con [...] interpuntivi ispirati alla lingua dei fumetti e della pubblicità (??, !!!, !?!?); di simbolismi iconici e fonici come onomatopee, acrostici, disegnini stilizzati («che 0 0 !» ‘che palle!’); di grafie espressive (come le più bbone o ciaoooo); oltre ...
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Tradizioni ecclesiastiche e letterarie copte ed etiopiche
Paola Buz
Alessandro Bausi
La tradizione copta e quella etiopica rappresentano due momenti della cristianità alessandrina: la prima quello [...] una tipologia di inni, gli psali, che avrà un grande sviluppo in epoca altomedievale e medievale.
Il secondo degli inni acrostici di M574 è dedicato a Mercurio63, santo tra i più popolari nella tradizione copta, e ne descrive le imprese compiute all ...
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Teofilo Folengo: Opere
Carlo Cordié
Nel gennaio 1517 usciva, a Venezia, un volumetto in latino maccheronico, in versi e in prosa, sotto lo pseudonimo di Merlin Cocaio, poeta mantovano. Aveva titolo [...] del Goffis, e anche incompresa. Se l'abbondanza di allegorie e lo spreco dei simboli, degli acrostici addirittura appartengono all'emblematica medioevaleggiante, per cui si può giustamente risalire anche alle convenzioni boccacciane menzionate più ...
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terzina
Ignazio Baldelli
1. D., come ben si sa, è innovatore, dal di dentro, di schemi metrici ereditati dalla tradizione anteriore: basti pensare alle novità della sestina dantesca, rispetto al modello [...] / libero è tutto, perché non soggiace / a la virtute de le cose nove (Pd VII 67-72). Famose, anche perché interpretate come acrostici (v. ACROSTICO), le tredici t. di Pg XII 25-63 segnate da Vedi, O, Mostrava, e le nove di Pd XIX 115-141 segnate da ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] morto nel 312) ha già composto (nel suo partenio) una specie di contacio ancora quantitativo, privo di κουκούλιον, non di acrostico; simile per trattazione ed estensione, simile nella distribuzione del canto tra la corega (la strofa) e le vergini (il ...
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acrostico1
acròstico1 s. m. [dal gr. tardo ἀκρόστιχον, comp. di ἄκρος «estremo» (v. acro-) e στίχος «verso3»] (pl. -ci). – 1. Tipo di poesia in cui le iniziali dei singoli versi, lette nell’ordine, formano una parola o frase (detta anch’essa...
acrostico2
acròstico2 s. m. [lat. scient. Acrostichum, comp. di acro- e del gr. στίχος «fila», per la disposizione degli sporangi]. – Genere di felci che comprende poche specie tropicali rizomatose; fra le specie più coltivate è Acrostichum...