Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] morto nel 312) ha già composto (nel suo partenio) una specie di contacio ancora quantitativo, privo di κουκούλιον, non di acrostico; simile per trattazione ed estensione, simile nella distribuzione del canto tra la corega (la strofa) e le vergini (il ...
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ANSELMI, Giorgio
Mario Quattrucci
Da non confondere con l'omonimo suo avo, medico e scienziato (donde l'appellativo di "nepos" che l'A. talvolta ebbe cura di porre sui frontespizi delle opere), nacque [...] Isidoro Clario, vescovo di Foligno, Teofilo Folengo (che alla fine del suo Chaos del tri per uno gli dedica un bizzarro acrostico) e A. Navagero, inviato a Parma (1523) come oratore della Repubblica veneta, l'A. morì nel 1528, vittima della terribile ...
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Tradizioni ecclesiastiche e letterarie copte ed etiopiche
Paola Buz
Alessandro Bausi
La tradizione copta e quella etiopica rappresentano due momenti della cristianità alessandrina: la prima quello [...] una tipologia di inni, gli psali, che avrà un grande sviluppo in epoca altomedievale e medievale.
Il secondo degli inni acrostici di M574 è dedicato a Mercurio63, santo tra i più popolari nella tradizione copta, e ne descrive le imprese compiute all ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La grande innovazione della poesia religiosa bizantina è senza dubbio la poesia di tipo innico, che utilizza [...] il più famoso componimento liturgico bizantino, l’Innoacatisto (cioè “che si canta in piedi”), composto di 24 strofe in acrostico alfabetico, con due efimni differenti che si alternano, dedicate all’infanzia di Cristo e alle lodi di Maria. L’uso ...
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QUAGLIA, Giovanni Genesio
Marina Soriani Innocenti
QUAGLIA, Giovanni Genesio. – Figlio di Guido, terziario francescano, nacque a Parma nella prima metà del XIV secolo.
Nei secoli scorsi fu confuso per [...] sentenza di filosofi e autori classici o di scrittori cristiani. Le lettere iniziali dei cento versi latini formano l’acrostico, ripetuto alla fine dell’opera, con i nomi dell’autore e del destinatario delle sentenze: («Frater Iohannes Genesius Quaia ...
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LOGOGRIFO (dal gr. λόγος "parola" e γρίϕος "rete, viluppo")
Aldo Santi
È un enimma (v.) fatto, anziché su una cosa, su una parola. Il logogrifo era anticamente noto agli Arabi che hanno composto trattati [...] . Esempio: Senato, Estero, Maestro, Intero, Nestore, Asino, Termine, Osteria, Resina, Eremita (parti) = SEMINATORE (totale). Affine al logogrifo acrostico è il logogrifo mesostico, nel quale non le iniziali ma le lettere centrali delle parti dànno l ...
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La definizione di lingua pedantesca si basa sul fatto che proprio la lingua presiede alla costituzione della figura del Pedante in diverse commedie (e di differente area regionale) del Cinquecento (➔ Umanesimo [...] si sono evocati diversi incisori senza certezza attributiva. L’opera è anonima ma, come si ricava dall’acrostico costituito dalle iniziali dei capitoli («Poliam frater Franciscus Columna peramavit»), ne è autore il domenicano veneziano del Convento ...
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CALOGROSSO, Gianotto (Gianotto da Salerno)
Giovanni Parenti
Ben poco sappiamo di questo poeta volgare, fiorito intorno al 1450. L'identificazione (avanzata cautamente dal Crescimbeni) del C. con un Gianotto [...] dei due aristocratici personaggi, Sante, che nel romanzo assume il nome di Filoteo, e Nicolosa, mai nominata se non per acrostico (ad esempio nella canzone "Nacque miranda sotto dolce Idea", da cui si ricava Nicolosabella, che poi è il titolo dato ...
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ANICIA GIULIANA (᾿Ανικία ᾿Ιουλιάνα, Anicia Iuliana)
C. Bertelli
Figlia di Fl. Anicio Olibrio, sposa di Fl. Areobindo (v.) Dagalaifo (anti imperatore nel 512), nata dopo il 462, morta tra il 527 e il [...] putti impegnati in lavori relativi alla costruzione e all'adornamento di un edificio. Tutt'intorno, all'interno della cornice, corre un acrostico in esaltazione di A. G. in cui si celebra la chiesa da lei costruita in Onorate. Poiché non sono citate ...
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NICCOLO' da Verona
Anna Maria Babbi
NICCOLO' da Verona. – Non esistono documenti d’archivio che possano fornire notizie certe su questo poeta attivo attorno alla metà del XIV secolo, autore dei poemi [...] quarantatrè; Di Ninni, 1992). A ribadire queste affermazioni, le iniziali di lassa – dalla III alla XCVI – forniscono in acrostico gli ultimi quattro versi sopra citati (1934-37). L’anno di composizione è elemento molto importante nell’insieme della ...
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acrostico1
acròstico1 s. m. [dal gr. tardo ἀκρόστιχον, comp. di ἄκρος «estremo» (v. acro-) e στίχος «verso3»] (pl. -ci). – 1. Tipo di poesia in cui le iniziali dei singoli versi, lette nell’ordine, formano una parola o frase (detta anch’essa...
acrostico2
acròstico2 s. m. [lat. scient. Acrostichum, comp. di acro- e del gr. στίχος «fila», per la disposizione degli sporangi]. – Genere di felci che comprende poche specie tropicali rizomatose; fra le specie più coltivate è Acrostichum...