Ichthỳs Antico simbolo cristiano di Cristo; le lettere greche (ΙΧΘΥΣ) che compongono la parola, formano l’acrostico ᾿Ιησοὸς Χριστὸς Θεοῦ υἱὸς Σωτήρ «Gesù Cristo, figlio di Dio, Salvatore». ...
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Diacono di Santa Sofia (sec. 6º), autore della Scheda regia ([τὰ] Σχέδη βασιλικά) o Esposizione di capitoli ammonitori (῎Εκϑεσις κεϕαλαίων παραινετικῶν) sui doveri del sovrano, dedicata a Giustiniano; [...] consta di 74 capitoletti, derivati da scrittori profani ed ecclesiastici, collegati da un acrostico che rivela il nome di A. e dell'imperatore; per il suo carattere morale e retorico ebbe grande fortuna nelle scuole. ...
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Poeta cristiano latino, di età incerta (fine 3º-5º sec.), comunque posteriore a Tertulliano, Minucio Felice e Cipriano che imita, e perciò considerato generalmente africano, e non di Gaza benché si qualifichi [...] 'uso della lingua popolaresca e la metrica delle Instructiones (2 libri, di 41 e 39 componimenti per lo più acrostici) e del Carmen apologeticum (1060 versi; titolo dato dallo scopritore card. Pitra, 1852); negli esametri il principio quantitativo si ...
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Profeta ebreo (forse sec. 7º a. C.), cui è attribuito l'omonimo libretto biblico, settimo del gruppo dei Profeti minori. Della persona non si sa nulla, salvo la qualifica "elqoshita" datagli dal libro, [...] che significa nativo di Elqōsh (villaggio prob. della Giudea). Il libro si divide in due parti: la prima è un poema acrostico, in cui si descrive l'avanzare di Yahweh che viene a vendicare Israele, punendo i suoi oppressori; la seconda è la ...
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Scrittore medievale (n. in Spagna 769 o 779 - m., durante un viaggio nella Saintonge, 840); arcivescovo di Lione (816), dove era stato chiamato nel 792 dall'arcivescovo Leidrado. Scrisse contro l'adozianismo [...] fu temporaneamente (835-838) destituito dal suo ufficio. Interessante dal punto di vista della metrica è il suo Ritmo acrostico (Agobardo pax sit). Possedette un importante codice delle opere di Tertulliano (Codex Agobardinus), scrittore con cui ha ...
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Tradizioni ecclesiastiche e letterarie copte ed etiopiche
Paola Buz
Alessandro Bausi
La tradizione copta e quella etiopica rappresentano due momenti della cristianità alessandrina: la prima quello [...] una tipologia di inni, gli psali, che avrà un grande sviluppo in epoca altomedievale e medievale.
Il secondo degli inni acrostici di M574 è dedicato a Mercurio63, santo tra i più popolari nella tradizione copta, e ne descrive le imprese compiute all ...
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COLONNA, Francesco
Giovanni Pozzi
Nacque a Venezia nel 1433 o 1434; né il luogo né la data sono documentati per via diretta. Sulla patria non dovrebbero esistere dubbi, poiché nei documenti conventuali [...] Giovanni e Paolo. Il nome dell'autore non figura né in testa al libro né nel colophon, ma è nascosto in un lungo acrostico composto dalle lettere iniziali dei trentotto capitoli: "Poliam frater Franciscus Columna peramavit". Senza la gherminella dell ...
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DAVIDE, vescovo di Benevento
Luca Bellingeri
Di lui non sappiamo quando- nacque, né se fosse di origine beneventana e di stirpe longobarda. Probabilmente già prima di divenire vescovo dovette frequentare [...] fatta risalire all'anno 760 circa, quando D. non era ancora vescovo.
L'epitaffio per Cesario è un componimento acrostico di 15 distici elegiaci (le iniziali dei singoli versi formano le parole "Caesarius consul"); non reca alcuna indicazione che ...
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CORNER, Elena Lucrezia
Renzo Derosas
Nacque a Venezia il 5 giugno 1646, da Giovan Battista di Girolamo e da Zanetta di Angelo Boni. Fu la quinta di sette figli, assieme a Francesco, Caterina, una femmina [...] opere si riducono comunque a quattro discorsi accademici su temi politici, morali e religiosi, undici elogi, cinque epigrammi, un acrostico, sei sonetti e un'ode, cui si può aggiungere la traduzione già citata dell'Alloquium Iesu Christi, che godette ...
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ADRIANO I, papa
Ottorino Bertolini
D'illustre famiglia dell'aristocrazia militare di Roma, orfano in tenera età del padre Teodoro e perduta poi anche la madre, fu accolto ed allevato dallo zio paterno [...] D. Mansi, Sacror. Concil. Nova et Ampliss. Collectio, XII, Florentiae 1766, coll. 984-986, 1055-1076, 1077-1084. - Carme acrostico di A. a Carlomagno: ed. E. Duemmler, Poetae latini Aevi Carolini, I, in Monumenta Germ. Hist., Poetae latini Medii Aevi ...
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acrostico1
acròstico1 s. m. [dal gr. tardo ἀκρόστιχον, comp. di ἄκρος «estremo» (v. acro-) e στίχος «verso3»] (pl. -ci). – 1. Tipo di poesia in cui le iniziali dei singoli versi, lette nell’ordine, formano una parola o frase (detta anch’essa...
acrostico2
acròstico2 s. m. [lat. scient. Acrostichum, comp. di acro- e del gr. στίχος «fila», per la disposizione degli sporangi]. – Genere di felci che comprende poche specie tropicali rizomatose; fra le specie più coltivate è Acrostichum...