Anatomia e medicina
Organo di senso per la ricezione degli stimoli luminosi, che vengono trasmessi ai centri nervosi dando origine alle sensazioni visive.
Anatomia comparata
Invertebrati
Molti Invertebrati [...] (il pettine proietta la sua ombra sulla retina agendo come lo gnomone di una meridiana). La particolare acutezzavisiva degli Uccelli, che normalmente possiedono grandi bulbi oculari, dipende dall’alta densità dei fotorecettori retinici (un milione ...
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Pittore, architetto, scienziato (Vinci, Firenze, 15 aprile 1452 - castello di Cloux, od. Clos-Lucé presso Amboise, 2 maggio 1519). Ha personificato il genio rinascimentale che rivoluzionò sia le arti figurative [...] usati nella moderna istologia. Egli studiò anche la funzione visiva in quasi tutti i suoi aspetti fondamentali: la visione monoculare ha lasciato ne mostrano anche in questo campo l'acutezza profonda delle intuizioni. Disegnò le macchie della Luna, ...
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Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] ’ingegno ridotti ad arte, 1650). Il concetto, detto anche vivezza, acutezza, argutezza (sp. agudeza, ingl. wit), è una combinazione d’ la parola con una rappresentazione plastica aggiunta (poesia visiva). I secentisti vedevano l’universo sotto specie ...
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(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] analizzate dai critici soprattutto per le loro qualità di percezione visiva a spese dei loro significati simbolici derivati da associazioni di generalizzabili, sono il frutto dell'acutezza ermeneutica, della straordinaria capacità di orientarsi ...
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(X, p. 784; App. I, p. 442; II, I, p. 645; III, I, p. 405; IV, I, p. 485)
Popolazione. - Oltre un terzo della popolazione complessiva (30,7 milioni di abitanti nel 1988) vive nelle 4 maggiori città, fenomeno [...] Tra le ultime leve spicca l'acutezza delle sperimentazioni concettuali di efficace contenuto politico , Ramírez Villamizar, ivi 1984; S. Montealegre, Alcuni apporti dell'arte visiva latino-americana a quella europea, in Terzo Occhio, xii (1986), 2 ...
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FILIPEPI, Alessandro (Sandro Botticelli)
Ronald W. Lightbown
Nato a Firenze nel 1444 (0 1445), era il più giovane dei figli di Mariano di Vanni, conciatore, e di sua moglie Smeralda, che avevano preso [...] Alberti nel trattato De pictura. Il F. ha interpretato con vivacità ed acutezza il tema della Calunnia che accusa un giovane innocente davanti a un re illustrazioni che servissero come interpretazione visiva del poema. Sopravvivono novantatré disegni ...
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CARRIERA, Rosalba
Gabriella Gatto
Nacque a Venezia il 7 ott. 1675 da Andrea e da Alba Foresti. Il padre stesso, legista nell'amministrazione privata del procuratore di S. Marco e pittore per diletto, [...] personaggio con una così pungente e realistica acutezza, che sembra preannunciare aspetti della ritrattistica Nel 1749 un'operazione le ridiede almeno in parte la facoltà visiva, ma dal 1751, nuovamente cieca, dovette trascinare gli ultimi anni ...
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Leonardo Da Vinci - «Se la pittura è scienzia»
Edoardo Villata
La vita
Leonardo nacque probabilmente a Vinci (anche se non nell’edificio rurale che la tradizione addita come luogo natale) il 15 aprile [...] Ma anche – ed è un dato di fortuna visiva ancor più significativo – da Domenico Ghirlandaio negli affreschi Lo aveva notato Thiis, 1916.
36 Lo aveva già osservato, con ammirevole acutezza, J.-P. Richter, Leonardo da Vinci, London 1880 (nuova ed. ...
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Piero della Francesca: il maestro nel suo tempo
Carlo Bertelli
La vita
Piero di Benedetto di Piero nacque a Borgo Sansepolcro, una città, allora, di circa 4300 abitanti, che passò in pochi anni dal [...] lo spettatore si avvicina da una certa distanza. La piramide visiva si stende dall’occhio alle cose viste, vale a dire da Atene. Se l’identificazione è giusta, sorprende l’acutezza con cui Piero sceglieva invariabilmente modelli greci. Forse Vasari ...
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GIUDICI, Francesco, detto il Franciabigio
Maria Elena Massimi
Nacque il 30 genn. 1484 nella parrocchia fiorentina di S. Maria in Verzaia - dove venne battezzato il 1° febbraio - dal tessitore di pannilini [...] disatteso. La resa massiccia dei corpi, l'acutezza caricaturale delle fisionomie, l'attenzione alla varietà e di questo genere, avendo già preso parte alle celebrazioni per la visita fiorentina di Leone X nel 1515 e alle esequie di Giuliano de ...
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acutezza
acutézza s. f. [der. di acuto]. – 1. a. Qualità di ciò che è acuto, sottile, penetrante (nei sign. proprî e fig.): a. d’una spada, a. dei denti; a. d’uno strillo, d’un fischio; l’a. del suono; a. della vista, a. visiva (in psicologia,...
ottotipo
ottòtipo (o optòtipo) s. m. [comp. di otto (forma assimilata di opto-) e -tipo]. – Ciascuno dei simboli (di solito lettere, cifre o, per gli analfabeti, segni di altro genere) che, stampati con grandezze diverse e disposti su più...