Nelle Norme di accettazione delle polveri di roccia asfaltica per pavimentazioni stradali, redatte nel 1956 dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, le rocce asfaltiche sono definite come: "rocce naturalmente [...] si prescrive che esso abbia granuli di dimensione massima non superiore a 0,075 micron. A parità di superficie specifica gli additivi da roccia asfaltica sono più attivi degli altri tipi di filler, appunto per l'apporto di bitume di qualità pregiata ...
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ARCHITETTURA RAFFIGURATA
A. Peroni
T. Velmans
P. Cuneo
Uno specifico interesse per le raffigurazioni architettoniche nei più diversi contesti iconografici del Medioevo è frutto di studi recenti e [...] comparazioni e classificazioni già al loro interno (Duval, 1965; Dufrenne, 1978). Vi ricorre fra l'altro quell'accostamento additivo di gruppi di figure e di quinte architettoniche destinato per tutto il Medioevo a supplire convenzionalmente a un ...
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ANIMALISTICI, Stili
A. Melucco Vaccaro
La definizione di stile a. (o anche ornamentazione animalistica) si applica a quelle decorazioni dove le raffigurazioni di animali non sono di tipo naturalistico, [...] singoli arti possono venire utilizzati senza alcun nesso organico o disposti in fila l'uno accanto all'altro, secondo il principio 'additivo'; si mantiene anche il motivo della maschera tra due animali.Il I stile dovette formarsi intorno al 475 e fu ...
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Andrea di Cione (o Orcagna)
G. Kreytenberg
Pittore, scultore e architetto nato verosimilmente fra il 1315 e il 1320 e morto alla fine del 1368, attivo principalmente a Firenze e temporaneamente anche [...] ridipinta.
Nella Pala Strozzi, datata 1357 (Firenze, S. Maria Novella, cappella Strozzi), A. ha superato il principio additivo del polittico tradizionale eliminando le colonnine tortili che incorniciano le singole tavole; in tal modo egli ha operato ...
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BALDACCHINO
A. M. D'Achille
Tipo di copertura di varie forme, con valore protettivo e simbolico, onorifico e decorativo, destinato a persone e cose.Il termine b. (lat. medievale baldekinus), derivato [...] praticamente infinite e non sempre stilisticamente conseguenti agli usi architettonici coevi. Meissner (1959) distingue due tipologie: il b. additivo e quello divisivo. Il primo ha un nucleo poligonale (visibile su 5/8) intorno al quale si dispongono ...
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VETRATA
B. Kurmann-Schwarz
La v. è un settore particolare della pittura monumentale, il cui effetto viene determinato dalla traslucidità del materiale.
I singoli pannelli sono composti da frammenti [...] sec. 13° era a disposizione dei pittori solo la grisaglia, che era formata da una polvere di vetro e da un additivo colorante, in genere limatura di ferro o di rame, e veniva impastata con un legante in diversi spessori. Partendo dalle osservazioni ...
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L'architettura: caratteri e modelli. Periodo tardoantico e medievale
Richard Hodges
Günter P. Fehring
Stefano Gizzi
Éliane Vergnolle
Anna Sereni
Elisabetta De Minicis
Francesca Romana Stasolla
Enrico [...] dell'opera cementizia sia spesso andata perduta, anche nel Medioevo si incontra talvolta l'uso dei laterizi macinati come additivo. L'impiego della malta nella costruzione avveniva ad opera dei muratori, che come attrezzi usavano la cazzuola, il ...
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additivo
agg. e s. m. [dal lat. tardo additivus (der. di addĕre «aggiungere», part. pass. additus), attraverso il fr. additif]. – 1. agg. In generale, che s’aggiunge o si può aggiungere; che comporta o dà luogo a un’addizione. In partic.:...
additamento2
additaménto2 s. m. [dal lat. additamentum, der. di addĭtus, part. pass. di addĕre «aggiungere»], ant. – Aggiunta, aumento: in tempi eguali si facciano eguali a. di velocità (Galilei).