simbolo
simbolo (dal greco symbállein, «mettere insieme») in matematica, segno o scrittura che denota una grandezza oppure un’operazione, una relazione, un insieme, una struttura, una funzione ecc. Si [...] distinguono:
• simboli puramente grafici: per esempio il simbolo + che denota l’addizione in diversi contesti e che probabilmente deriva da una abbreviazione del latino et; oppure il simbolo = per l’uguaglianza, introdotto nel xvi secolo dal ...
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modulo
Luca Tomassini
Gruppo abeliano (in cui l’operazione di moltiplicazione è commutativa) unito a un anello di operatori. Un modulo è la generalizzazione di uno spazio vettoriale (lineare) su un [...] coefficienti in K. Più in generale, con un gruppo abeliano M è sempre definito l’anello End(M) di tutti gli endomorfismi di M con addizione a1+a2 tra elementi a1,a2∈End(M) definita dalla formula (a1+a2)m=a1m+a2m per ogni m∈M. Il gruppo M possiede una ...
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quasi abeliano
quasi abeliano [locuz. agg.] [ANM] Qualifica di certe funzioni e di enti a esse collegati (matrici, varietà, ecc.); precis., funzione q. è una funzione analitica di n variabili complesse, [...] periodica con m≤2n periodi indipendenti e soddisfacente a un teorema algebrico di addizione alla Weierstrass; le funzioni q. costituiscono una generalizzazione delle funzioni abeliane. ...
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Chimico (Ratibor 1865 - Strasburgo 1918), prof. all'univ. di Monaco di Baviera (dal 1893) e in quella di Strasburgo (dal 1902); è noto per importanti ricerche sperimentali e teoriche nel campo della chimica [...] organica. Sintetizzò numerosi composti (nitrourea, semicarbazide, idrazina, ecc.), studiò le reazioni di addizione ai legami multipli, interpretò le proprietà dei sistemi coniugati e aromatici apportando diverse modifiche alla teoria della valenza. A ...
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numero, inverso di un
numero, inverso di un in algebra, locuzione che si precisa specificando l’operazione cui si riferisce l’inverso. Dato un elemento x appartenente a uno degli usuali insiemi numerici [...] (N, Z, Q, R, C), il suo inverso rispetto all’addizione (o inverso additivo o, ancora, opposto) è quell’elemento y appartenente all’insieme stesso tale che, supposto che esista, x + y = 0. Esso, se esiste nell’insieme, è indicato con −x. L’inverso del ...
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numero misto
numero misto locuzione con cui talvolta si indica un numero razionale espresso come somma di un numero naturale e di una frazione propria. Per esempio, 5,75 espresso come 5 + 3/4. La notazione [...] è utilizzata nei paesi anglosassoni sottintendendo il simbolo di addizione (per esempio, 5¾). La stessa denominazione può indicare un numero periodico misto (→ numero periodico), cioè avente qualche cifra decimale prima del periodo (antiperiodo). ...
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SALI
Umberto SBORGI
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. Si indicano con questo nome i composti che si originano dalla reazione degli acidi con le basi, con eliminazione di acqua, proveniente dall'unione dell'idrogeno dell'acido con [...] l'ossidrile della base. Per es.:
Si possono formare anche per addizione di un ossido basico a un'anidride: CaO + SO3 = CaSO4, o anche, per sostituzione dell'idrogeno di un acido con un metallo: Zn + H2SO4 = ZnSO4 + H2. Poiché esistono acidi senza ...
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funzioni, operazioni tra
funzioni, operazioni tra leggi di costruzione di nuove funzioni a partire da due funzioni date. Oltre alla → composizione, che è la principale operazione definita tra funzioni, [...] tra due funzioni reali ƒ e g è possibile definire le usuali operazioni aritmetiche di addizione, sottrazione, moltiplicazione e divisione. Le funzioni che si ottengono risultano definite in un particolare sottoinsieme di R. Più precisamente, date due ...
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commutativo
commutativo [agg. Der. di commutare: → commutante] [ALG] Si dice di una struttura algebrica definita in un insieme da un'operazione binaria R tale che aRb=bRa, dove a, b sono gli elementi [...] su cui opera R. Tale proprietà c. vale, per es., per l'addizione e la moltiplicazione ordinaria, come pure per il prodotto scalare di due vettori. ◆ [ALG] Algebra c.: parte del'algebra che studia gli anelli c. e i moduli su essi; ha avuto origine ...
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sostegno
sostegno in algebra, insieme sul quale sono definite le operazioni e le relazioni caratteristiche di una → struttura. Per esempio, il sostegno di un gruppo (G, ∗) è l’insieme G tra i cui elementi [...] è definita l’operazione ∗. Per esempio, la struttura (N, +), dotata dell’operazione + (addizione), ha per sostegno l’insieme N dei numeri naturali. In geometria, per sostegno di una curva o di una superficie (o più in generale di una → varietà) si ...
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addizione
addizióne s. f. [dal lat. additio -onis, der. di addĕre «aggiungere»]. – 1. Aggiunta, integrazione: feciono addizioni e correzioni alla legge (G. Villani); addizioni e postille al vocabolario della Crusca. In partic.: a. In matematica,...
addizionare
v. tr. [dal fr. additionner, der. di addition «addizione»] (io addizióno, ecc.). – 1. Fare l’addizione, sommare: a. due numeri; una piccola calcolatrice che addiziona fino a numeri di sei cifre. Per estens., unire: a. cinque quarti...