Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Francesco Stella
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La Shoah si presenta come un evento centrale del Novecento, la cui portata investe [...] intellettuali ebrei tedeschi emigrati all’estero dopo l’ascesa di Hitler nel 1933, costituito, tra gli altri, da Hannah coniata, quest’ultima, in occasione del processo ad Adolf Eichmann a Gerusalemme. Secondo la lettura della filosofa tedesca, ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Il fotogiornalismo è la documentazione fotografica di fatti e di avvenimenti che [...] congela la scena del delitto. Con l’avvento di Hitler molti fotografi preferiscono emigrare in Francia e negli USA per . Anche i periodici di moda daranno ampio spazio all’immagine. Adolf De Meyer, che inizia a collaborare con “Vogue” nel 1914 ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Shoah è un termine utilizzato per definire il genocidio perpetrato dai nazisti ai danni [...] , Lublino e L’vov). Nel giugno del 1940 Adolf Eichmann (1906-1962), responsabile della questione ebraica nell’Ufficio 1941. È molto probabile che proprio in questi mesi Hitler abbia preso la decisione, rimasta evidentemente verbale, del genocidio ...
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Scrittrice britannica (Liverpool 1934 - Londra 2010). Incline alla rappresentazione di storie di vita vissuta, più che all'invenzione fantastica, fin dai primi romanzi ha posto al centro della sua narrativa [...] tipici del romanzo gotico, valendosi di precise ambientazioni storiche: A quiet life (1976); Young Adolf (1978), ritratto a tinte fosche del giovane Hitler; Watson's apology (1984), che offre un efficace affresco della Londra vittoriana; Filthy lucre ...
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Le eredita/2: i postumi della crisi modernista [1914-1958]
Giacomo Losito
Permanenze e discontinuità
Un pontificato di guerra e di mediazione (1914-1922)
Il ristabilimento della pace fra gli uomini [...] nel 1930 si sarebbe laureato a Napoli con Antonio Aliotta e Adolfo Omodeo, proprio con una tesi in filosofia su Laberthonnière, del duce, poi l’entrata nella mischia al fianco di Hitler e infine a dover vendere la propria biblioteca privata114, ...
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Architettura e iconografia costantiniana a Roma fra Rinascimento e moderno
Rolf Quednau
«Io voglio spazzar via la polvere imperiale che c’è, da Costantino, sul trono di San Pietro». Queste parole, pronunciate [...] fino a Costantino.
Il 3 maggio 1938 Mussolini concede a Hitler, ospite di Stato, alla sera del suo arrivo, il privilegio -1942, I, p. 96.
34 Cfr. Der festliche Einzug Adolf Hitlers in Rom, in Völkischer Beobachter, Norddeutsche Ausgabe, Berlin, 5 ...
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L'editoria religiosa del secondo Novecento: progetti, libri, sogni, mode
Alberto Melloni
Lo strumentario della nuova cristianità perduta
Le case editrici che provengono da una congregazione religiosa, [...] , L. Pazzaglia (in corso di stampa).
2 E. Fattorini, Pio XI, Hitler e Mussolini. La solitudine di un papa, Torino 2007.
3 R. Moro, Joseph Ratzinger, contributi di Karl Lehmann, Christoph Schönborn, Adolf Holl, Klaus Berger, Karl-Heinz Ohlig, Albert ...
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Gli ambienti dello sport nella storia
Livio Sacchi
Dall'Antichità all'Ottocento
L'antichità è, come tutti sanno, ricchissima di fabbriche dedicate allo sport: ginnasi, palestre, stadi, circhi, anfiteatri, [...] a esso apertamente ostile. Dal 1933, con il conferimento a Hitler di poteri dittatoriali e la chiusura di tutti i partiti, : la palestra di Gorle, in provincia di Bergamo ‒ di Adolfo e Fabrizio Natalini (1986-90), primo segmento di un esteso complesso ...
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Kracauer, Siegfried
Lorenzo Dorelli
Sociologo, teorico del cinema e scrittore tedesco, naturalizzato statunitense, nato a Francoforte sul Meno l'8 ottobre 1889 e morto a New York il 26 novembre 1966. [...] ai film tedeschi del periodo di Weimar, in From Caligari to Hitler. A psychological history of the German film (1947), la famiglia ebrea di media estrazione sociale (il padre Adolf commerciava prodotti tessili) frequentò a Francoforte il ginnasio ...
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Frankenstein
Antonio Faeti
(USA 1931, bianco e nero, 71m); regia: James Whale; produzione: Carl Laemmle Jr. per Universal: soggetto: dall'omonimo romanzo di Mary Shelley e dall'omonimo testo teatrale [...] , Frankenstein è intensamente pervaso di un visivo hitleriano che stupisce per la pertinenza accurata e allusiva. Sembra spesso di essere spettatori dei soggiorni alpini di Adolf ed Eva, in quel rifugio che sembrava, a un tempo, corrusca fortezza ...
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hitleriano
〈i-; alla ted. hi-〉 agg. e s. m. (f. -a). – Di Adolf Hitler 〈hìtlër〉 (1889-1945), fondatore del Partito nazionalsocialista (o nazista) tedesco e dittatore della Germania dal 1933: la politica, la dittatura h.; il movimento h.; relativo...
hitlerismo
〈i-〉; alla ted. 〈hi-〉 s. m. – La politica, i metodi e la prassi di governo che caratterizzarono la dittatura di Adolf Hitler (v. la voce prec.), e insieme le concezioni a cui tale politica si ispirava.