Il periodo della storia greca dalla morte di Alessandro Magno (323 a.C.) alla battaglia di Azio, con la quale Roma si assicurò il predominio sull’Egitto (31 a.C.). In esso la civiltà greca si diffuse sull’intera [...] loro dei; furono specialmente coltivati culti orgiastici: oltre il culto di Serapide e di Iside, della Dea Sira e di Adonide, ebbero larga diffusione la religione di Mitra, originariamente iranica, l’astrologia e la magia di derivazione persiana.
La ...
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PITAGORA (Πιϑαγόρας, Pythagŏras)
G. Becatti
Filosofo e matematico, figlio di Mnesarco, nato a Samo nella prima metà del VI sec. a. C. Apollodoro colloca la sua acmè nel 532-531 a. C. Fu scolaro di Ferecide [...] figura di filosofo, seduto accanto al tripode apollineo e a Chirone e ad Apollo stesso su una pittura dalla Casa dell'Adonide a Pompei, ora al Museo Nazionale di Napoli, si è inteso di rappresentare Pitagora (Becatti). La diffusione dell'immagine di ...
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PIGMEI (Πυγμαῖοι, Pygmaei)
G. Becatti
Il nome deriva da πυγμή cubito (circa cm 46) e indica perciò esseri nani. Già Omero (Il., iii, 6) parla delle gru che sorvolano stridendo i flutti dell'Oceano, arrecando [...] sono di forme pigmeoidi. Un'altra scena caricaturale e di genere è rappresentata da una pittura pompeiana dalla Casa dell'Adonide, con la parodia dello studio di un pittore di ritratti, con protagonisti pigmeoidi, di tipo grottesco caratterizzati da ...
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adonide
adònide s. f. [lat. scient. Adonis, dal nome gr.,῎ Αδωνις -ιδος, e lat., Adonis -ĭdis, del dio Adone]. – Nome delle varie specie di piante ranuncolacee appartenenti all’omonimo genere (Adonis vernalis, A. annua, ecc.): sono erbe rizomatose,...
adonidina
s. f. [der. di adonide]. – Polvere gialla, amara, solubile in acqua, che si estrae da un’erba del genere adonide (Adonis vernalis); è un glicoside con proprietà cardiotoniche e diuretiche.