Filosofo e storico della filosofia italiano (Ovada 1930 - Roma 2000), prof. di storia della filosofia (dal 1970), poi di filosofia morale (dal 1974), quindi di filosofia teoretica (dal 1979) presso l'Università cattolica del Sacro Cuore di Milano. Rettore dell'Università cattolica dal 1983 al 1998, direttore della Rivista di filosofia neoscolastica, socio corrispondente dei Lincei (1991), è stato (1982-93) ...
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Tennista italiano (n. Roma 1950); campione italiano assoluto dal 1970 al 1975, si è messo in luce anche in campo internazionale, affermandosi in diversi tornei. Nel 1976 ha conseguito i successi più importanti, vincendo i campionati internazionali di Francia, di Italia e contribuendo alla vittoria della squadra italiana in Coppa Davis. Abbandonata l'attività agonistica nel 1983, ha successivamente ...
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Matematico fiammingo (Lovanio 1561 - Magonza 1615). Insegnò matematica e medicina a Lovanio, fu prof. di matematica a Würzburg (1595) e matematico del re di Polonia. Pubblicò solo la prima parte del trattato Ideae mathematicae (1593), in cui si occupò del calcolo di π (17 cifre) e propose un problema, che si traduce in un'equazione di 45º grado, poi risolto da F. Viète. Si occupò anche di trigonometria ...
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Attore e letterato (n. Verona, sec. 16º). Mediocre attore, assunse le parti d'innamorato, sotto il nome di Aurelio; fu capocomico degli "Uniti". Chiamato con la sua compagnia a Milano nel 1583, le recite gli furono vietate dall'arcivescovo Carlo Borromeo, il quale però concesse in seguito il permesso, a patto che fossero rispettate la moralità e le convenienze. Scrisse: Afrodite, tragedia (1578), Le ...
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Magistrato napoletano (m. 1740), presidente della Real Camera della Sommaria, governatore della dogana di Foggia, reggente della Real Cancelleria, ambasciatore a Firenze (1700-03), presidente del Sacro Real Consiglio e della Sacra Rota, consigliere di Stato di Carlo di Borbone e primo presidente della Real Camera di S. Chiara. Un alto magistrato napoletano, Girolamo Calà, lo lasciò erede di una vistosa ...
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Fisico italiano (Firenze 1917 - Pisa 1994); prof. univ. a Pisa dal 1959. Socio nazionale dell'Accademia dei Lincei (1987), che nel 1971 gli assegnò il premio Feltrinelli per la fisica. Svolse significative ricerche sulle proprietà di propagazione delle microonde, sulla progettazione di apparecchi laser e sulla loro applicazione nella fisica degli stati aggregati, in particolare in esperienze di ottica ...
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Erudito (Siena 1542 - Sarteano 1625). Trascorse a Roma la maggior parte della vita come segretario di varî cardinali. Aperto sostenitore della parlata senese, ne fece sfoggio in una traduzione di Tacito (1603; 10a ed. 1665) e, successivamente, in un Dittionario toscano (1614; 10a ed. 1691), che suscitarono accese polemiche ...
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Industriale e dirigente sportivo (Milano 1898 - ivi 1985); presidente della Federazione ciclistica italiana (FCI, ex UVI) dal 1955 (con la sola interruzione del 1956); vicepresidente dell'Unione ciclistica internazionale (UCI) dal 1950 e presidente dal 1957 ...
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adriano
adrïano agg. [dal lat. Hadrianus o Adrianus, propr. «della città di Adria»], poet. – Del mare Adriatico; adriatico: E Pietro Peccator fu’ ne la casa Di Nostra Donna in sul lito a. (Dante).
celentanese
s. m. e agg. Il linguaggio tipico di Adriano Celentano; proprio di Adriano Celentano. ◆ è bastata una manciata di canzoni e un punto di contatto: «C’era un ragazzo», una canzone che Celentano ha sicuramente invidiato al collega...