prameya
Termine sanscr. («conoscibile») che indica ciò che è oggetto di una conoscenza valida. A seconda delle scuole, l’oggetto della conoscenza è ritenuto esterno o interno, reale o concettuale. L’approccio [...] vengono però assorbite nello schema delle sette catogorie del Vaiśeṣika in seguito alla graduale fusione tra le due tradizioni. L’Advaita Vedānta riduce il mondo a due categorie, coscienza e non-coscienza (cit e acit), quello di Rāmānuja aggiunge a ...
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Saivasiddhanta
Śaivasiddhānta
Scuola religiosa e filosofica nata nel Kashmī’r e da lì diffusasi nel Sud dell’India, dove viene profondamente influenzata da correnti locali di bhaktì. È difficile collocare [...] della scuola in Kashmī’r è Aghoraśivācārya (una delle cui opere è datata 1157-58). Lo Ś. si distingue dall’Advaita Vedānta e dalla maggioranza delle scuole scivaite kashmīre per il suo dualismo. Dio, il mondo e le anime individuali, sostiene ...
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Upanisad
Upaniṣad
Classe di testi parte del Veda e afferenti perciò ciascuno a una delle quattro Saṃhitā (➔ Veda), la cui composizione attraversa vari secoli. Le U. sono anche dette vedānta, termine [...] attività interiore. Dalla corrispondenza fra un’attività creatrice interna ed esterna derivano detti leggibili in chiave non dualista (advaita), come il famoso tat tvam asi («Tu sei quello»), in cui il principio soggettivo viene equiparato al brahman ...
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Aurobindo Ghose, Sri
Aurobindo Ghose, Śrī
Pensatore indiano (Konanagar, Bengala Occidentale, 1872 - Pondichéry 1950). Compiuti gli studi a Cambridge, tornò in patria (1893), dove si dedicò a un’intensa [...] a sé stesso e il nostro mondo è il risultato di uno dei suoi infiniti occultamenti. A differenza della scuola dell’Advaita Vedānta, A. non sostiene quindi l’irrealtà del nostro mondo; l’illusione consiste solo nel non vedere attraverso il mondo la ...
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sphota
sphoṭa
Termine sanscr. («manifestazione») che indica il veicolo del significato nella teoria di Bhartr̥hari (➔) e di altri grammatici. La teoria dello s. è uno dei più importanti contributi indiani [...] di frase, parola e fonema, l’ontologia di Bhartr̥hari sembra ammettere in fondo un’unica, indivisibile identità linguistica (śabda-advaita), le cui divisioni in frasi, parole e fonemi servono solo all’analisi, all’insegnamento e all’apprendimento del ...
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rasa
Termine sanscr. polisemico che indica l’esperienza estetica nella drammaturgia e nella poetica indiane. La teoria estetica del r. nasce in ambito teatrale e si estende poi alla poetica, che ne fa [...] Bhaṭṭa, Viśvanātha e Gaṅgādhara, con una descrizione di tale esperienza che utilizza un lessico mutuato da quello utilizzato in Advaita Vedānta per indicare lo stato di identificazione con il brahman. Il climax dell’assorbimento nell’opera d’arte è ...
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darsana
darśana
Termine sanscr. (letteral. «visione») che indica ciascuna delle scuole filosofiche indiane. La loro classificazione e definizione è oggetto di discussione. In questa voce sono esposti [...] del Vedā nta teista, alcune scuole scivaite, l’alchimia, la grammatica e l’Advaita-Vedā nta (descritto per ultimo perché secondo l’autore, egli stesso un advaita-vedā ntin, rappresenta la realtà assoluta di cui le realtà relative descritte negli ...
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INDUISMO (XIX, p. 147)
Oscar Botto
Nel mondo contemporaneo, l'immensa congerie di dottrine e tradizioni che si raggruppano sotto la designazione comprensiva di "Induismo" è sottoposta alle sollecitazioni [...] Svizzera, Germania, Svezia, Danimarca, Francia, Stati Uniti, oltre che, naturalmente, in India. Sempre nell'ambito della tradizione vedantica advaita, merita una particolare menzione il Maestro Ramaṇa (1879-1959), il quale non è legato ad alcun Matha ...
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Vyakarana
Vyākaraṇa
Termine sanscr. («analisi grammaticale») che indica la tradizione grammaticale indiana.
Storia
Il linguaggio è sin dall’antichità una delle preoccupazioni fondamentali della filosofia [...] e i pensieri verbalizzati sono solo riflessi più o meno perfetti di un’unica entità linguistica e assoluta. L’Advaita Vedānta sostiene che il linguaggio non sia possibile senza una dicotomia parola-oggetto, che è solo empiricamente reale, mentre ...
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Utpaladeva
Filosofo indiano (900/925 - 950/975). Discepolo di Somānanda, U. sviluppa il pensiero del maestro attraverso un confronto con quello di Bhartr̥hari. La scuola della Pratyabhijñā («riconoscimento»), [...] separazione dagli organi conoscitivi), bensì costituisce la sua stessa essenza. Tale coscienza non può che essere non duale (advaita), proprio perché il Pramāṇavāda ha dimostrato che le distinzioni fra oggetto e soggetto e fra vari soggetti e oggetti ...
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