Poeta ungherese (Budapest 1921 - Székesfehérvár 1981); si ispirò nelle prime poesie (Trapéz es korlát "Trapezio e sbarra", 1946; Harmadnapon "Il terzo giorno", 1959) alle sue dolorose esperienze di guerra [...] 'assurdo. Autore di oratorî, drammi, sceneggiature, favole (A nap születése "La nascita del sole", 1974), P. affinò nelle sue ultime raccolte (Nagyvá rosi ikonok "Icone metropolitane", 1970; Szálkák "Schegge", 1972; Végkifejlet "Scioglimento finale ...
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Grande chiocciolaio algerino databile al Capsiano (Paleolitico superiore); ha restituito resti scheletrici umani appartenenti a un individuo di tipo Mechta el-Arbi della civiltà ibero-maurusiana. Sotto [...] lo strato capsiano è stato messo in luce un livello con industria litica ateriana affine a quella di el-Oubira, che potrebbe essere considerata assimilabile a un Musteriano evoluto. ...
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Nato a Edimburgo il 19 gennaio 1852, morto a Glasgow il 5 febbraio 1902; dal 1876 professore di filosofia ed economia politica a Manchester, dove successe a W. Stanley Jewons; professore di logica a Glasgow. [...] Dapprima idealista, affine al neo-hegelianismo, aspirò poi ad una filosofia costruttiva dal punto di vista naturalistico, non nel senso che il meccanismo esterno delle cose nello spazio e nel tempo sia equivalente alla somma totale della realtà, ma ...
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Mammifero ungulato che vive allo stato selvatico nella tundra delle regioni artiche dell'America, dalla Groenlandia al Canada. È più affine alle pecore che ai bovini, perché la sua faccia è quasi del tutto [...] coperta di peli, la coda è brevissima e nascosta dal vello, i capezzoli sono solamente due. Le corna scendono ai lati del capo. La pelliccia è folta e lunghissima, la carne odora di muschio ...
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ipersuperficie
ipersuperfìcie [Comp. di iper- e superficie] [ALG] Varietà di un iperspazio di dimensione r e avente dimensione r-1, com'è, per es., una superficie nello spazio ordinario e una curva piana [...] in un piano. ◆ [ALG] I. affine: v. varietà algebrica: VI 472 e. ◆ [ALG] I. algebrica: l'insieme dei punti di un iperspazio che con le loro coordinate soddisfano all'equazione ottenuta uguagliando a zero un polinomio p nelle coordinate, cartesiane o ...
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Poeta italiano (Modica 1901 - Napoli 1968). Premio Nobel per la letteratura (1959). Formatosi nel gusto della poesia ermetica fra Ungaretti e Montale, più vicino a quello per l'essenzialità quasi epigrammatica [...] dell'espressione, per l'altezza del tono, più affine a questo per le soluzioni paesistiche del suo analogismo, Q. è venuto temperando tali influssi originari in un linguaggio poeticamente sempre più autonomo, che libera quella sua intensa sensualità ...
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ŪRMIA (Ūrmiyah)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Nome antico dell'odierna città persiana di Riẓāyyeh (v.).
Il dialetto di Urmia. - Il dialetto neoaramaico di Ūrmia, usato dai cristiani nestoriani, della regione [...] pianeggiante a O. del Lago di Ūrmia, e strettamente affine ad alcune varietà parlate a S. e a N. del lago suddetto, rappresenta uno stadio molto progredito dell'aramaico orientale; l'influsso di lingue allogene, soprattutto del curdo e del turco, ha ...
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SALMANASSAR I-V
Giuseppe Furlani
. Cinque re dell'Assiria portavano il nome di Salmanassar, il quale riproduce un nome assiro che suonava Shulmānu-asharedu, vale a dire "Shulmānu è il primo". I LXX [...] scrivono Σαλμανασάρ o qualche altra forma affine, laddove la volgata ha Salmanasar. Tra i cinque Salmanassar spiccano segnatamente Salmanassar I, che fu un figlio di Adad-nirāri I, e regnò sull'Assiria dall'anno 1280 al 1261 a. C. circa: egli ...
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Angoscia
Adolfo Pazzagli; Gianni Carchia
L'etimo di angoscia si lega al verbo latino angere, "stringere". Il termine indica uno stato emotivo di tono spiacevole, oppressivo, provocato da cause non definite [...] o riconoscibili da parte del soggetto. Affine all'ansia (v.) - cui l'unisce il senso di agitazione e malessere -, l'angoscia se ne differenzia, anche secondo l'esperienza clinica comune, per il grado di sofferenza soggettiva e per il coinvolgimento ...
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Storico italiano (Russi 1904 - Firenze 1966); prof. di storia moderna nelle univ. di Messina (1940), Pisa (1941) e Firenze (1951); socio corrispondente dei Lincei (1953). Ha svolto ricerche fondamentali [...] in senso radicale alcuni temi della Riforma tendendo a un'estrema semplificazione dogmatica (antitrinitarismo, accentuazione affine a quella anabattistica dell'umanità di Cristo, misticismo "spiritualistico"), che in alcuni divenne presupposto di ...
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affine1
affine1 (o a fine) cong., letter. – Allo scopo, al fine; è seguito di solito da di con l’infinito e introduce proposizioni finali: attese il re d’Araona a. di combattersi con lui (M. Villani); tra una sonata e l’altra, ognuno accorda...
affine2
affine2 s. m. e agg. [dal lat. affinis «confinante», comp. di ad- e fines «confini»]. – 1. s. m. Si dicono affini i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, e questo rispetto a quelli; la linea (retta o collaterale) e il...