CARACCIOLO, Domenico
Antonello Scibilia
Nacque il 2 ott. 1715 a Malpartida de la Serena, in Spagna, dove suo padre Tommaso, marchese di Villamarina e Capriglia, era tenente colonnello in un reggimento [...] proprio interesse, la capacità di riflettere prima di prendere delle decisioni, la laboriosità, la fedeltà alla parola data "affine di mantenersi il credito e di facilitarsi somiglianti aiuti nelle occasioni". Il lato negativo dei Piemontesi era per ...
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VICI, Andrea
Cristiano Marchegiani
– Nato (il 9 novembre per Busiri Vici, 1891, p. 3) a Palazzo di Rocca Contrada (Arcevia), castello del preappennino marchigiano, da «mastro» Arcangelo Vici (1698-1762) [...] , l’ampliamento del seminario e collegio Campana (1776-88) è imperniato sulle sovrapposte ellissi della sala teatrale a guscio, affine a un’idea di Gabriel-Pierre-Martin Dumont nel tomo X di tavole (1772) dell’Encyclopédie (Marchegiani, 2005, pp ...
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VITTORE di Matteo (Belliniano)
Gianmarco Russo
Sono ignoti il luogo e la data di nascita di questo pittore veneziano, attivo nei primi due decenni del Cinquecento. Nacque da un Matteo, tessitore del [...] di Cristo e l’appellativo «BELLINĀS» alla sua sinistra (Nepi Scirè, 2000, p. 167): una soluzione, questa, del tutto affine a quella adottata nelle porzioni superiori dei disegni di Chantilly. Nonostante che le sigle siano state in origine coperte dal ...
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TESTORI, Giovanni
Davide Dall'Ombra
– Nacque il 12 maggio 1923, da Edoardo e da Lina Paracchi, a Novate Milanese, dove il padre aveva dato vita, con il fratello Giacomo, a una fabbrica di tessuti a [...] all’Università Cattolica, Mario Apollonio, interlocutore nella ricerca, tra il 1948 e il 1950, di un teatro sacro che fosse affine e complementare a ciò che stava svolgendo in pittura. Il 1948 fu l’anno della prima rappresentazione di un dramma di ...
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PASSANTE, Bartolomeo
Stefano Causa
PASSANTE (o Bassante), Bartolomeo. – Nacque a Brindisi nel 1618, figlio di Donato d’Antonio. Di un pittore di nome Bartolomeo Passante riferisce la Nota de' Pittori, [...] Bologna, deciso a riabilitare la firma sulla teletta spagnola dove l’iniziale del cognome è B e non P. Un pittore «affine ad Antonio De Bellis, formatosi tra il 1635 e il 1640 […] con premesse stanzionesche e uno sviluppo para-cavalliniano». A ...
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BARTOLOZZI, Francesco
Alfredo Petrucci
Nacque a Firenze il 25 sett. 1728 da Gaetano, pistoiese, e da Maddalena Pieri. Suo padre, che aveva bottega di orefice sul Ponte Vecchio, pensava di fame senz'altro [...] disegni del Cipriani. Quindi, dalle rotelline dentate, simulanti il segno sgranato del lapis, passava alla maniera apparentemente affine, ma in sostanza diversa, del "punteggiato" o "granito", che si è soliti chiamare "inglese".
Di questa maniera ...
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ROLANDO, Luigi
Germana Pareti
– Nacque a Torino il 16 giugno 1773. Non si conosce l’identità dei genitori.
Alla morte del padre, avvenuta quand’era in tenera età, fu affidato, insieme con il fratello [...] l’impiego dell’elettrostimolazione con la corrente galvanica. Queste osservazioni lo portarono ad assumere una posizione materialistica affine alla frenologia di Franz-Joseph Gall e Johann-Gaspar Spurzheim. In un periodo di studi con impostazione ...
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CELLINI, Giuseppe
Laura Gigli
Nacque a Roma il 9 dic. 1855 da Annibale, miniatore e pittore purista (allievo di T. Minardi e autore delle figurazioni del codice del Dogma dell'Immacolata, oltre che [...] ", cioè del volume illustrato, rinnovante in chiave moderna l'antico connubio fra l'illustrazione e il testo secondo un programma affine a quello che nel campo dell'editoria stava svolgendo la Kelmscott Press di W. Morris e Burne Jones a Londra. Il ...
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CHIOVENDA, Giuseppe
Giovanni Tarello
Nato a Premosello (Novara) il 2 febbraio del 1872 da Pietro e da Leopolda Moglino, di famiglia agiata, seguì regolari studi classici (il ginnasio ed il liceo quale [...] dai lavori preparatori, dalla giurisprudenza consolidata).
Nonostante l'isolamento nella scuola dei proceduristi, il metodo del C., affine a quello di alcuni studiosi tedeschi, susci, tava consensi in coloro che, specialmente in materie giuridiche ...
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ZANETTI, Giuseppe
Matteo Bonanomi
ZANETTI (Miti, Mitizanetti), Giuseppe. – Nacque a Modena il 9 ottobre 1859, figlio di Vincenzo, avvocato, politico e consigliere cittadino, e di Amalia Miti, appartenente [...] ) segnò il folgorante esordio alla Biennale di Venezia. Il dipinto introduce il motivo di una lettura neoromantica della città, affine, seppur con sfumate differenze, alle scelte proposte da Mario de Maria. L’esposizione veneziana divenne, negli anni ...
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affine1
affine1 (o a fine) cong., letter. – Allo scopo, al fine; è seguito di solito da di con l’infinito e introduce proposizioni finali: attese il re d’Araona a. di combattersi con lui (M. Villani); tra una sonata e l’altra, ognuno accorda...
affine2
affine2 s. m. e agg. [dal lat. affinis «confinante», comp. di ad- e fines «confini»]. – 1. s. m. Si dicono affini i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, e questo rispetto a quelli; la linea (retta o collaterale) e il...