TASSI, Bartolomeo detto Triachini
Davide Ravaioli
– Nacque presumibilmente a Bologna nel secondo decennio del Cinquecento da Antonio, architetto. Il nome della madre è ignoto. Il 1516 come anno di nascita [...] è ulteriormente suffragato dai lavori di Lorenzo nella cappella Poggi in S. Giacomo Maggiore nel 1549 (Steen Hansen, 2001).
Questione affine per palazzo Vizzani in via S. Stefano, databile tra il 1559 e il 1566. Lamo (1560 circa, 1996) riferiva di ...
Leggi Tutto
GIACOMO di Nicola da Recanati
Mauro Minardi
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo pittore, originario di Recanati, attivo in area marchigiana nel XV secolo.
La prima notizia relativa [...] S. Nicolò a Osimo e il polittico nel battistero di questa città datato 1418), senza esimersi da un certo sapore padano affine a quello vulgato da Antonio Alberti o da altre personalità emiliane; si veda per esempio la Storia di s. Giovanni Boccadoro ...
Leggi Tutto
FERRUCCI, Andrea
Sandro Bellesi
Figlio primogenito dello scalpellino Michelangelo di Bastiano, nacque a Fiesole (Firenze) il 1ºsett. 1559 e dopo due giorni fu battezzato nella cattedrale di S. Romolo [...] , sulla traccia di una statuetta con S. Paolo originale del Tatti, conservata nel Musée Jacquemart-André di Parigi, affine iconograficamente a uno dei gessi di Passignano. Dopo il recupero di informazioni documentarie puntuali (Schiavo, 1954 e 1955 ...
Leggi Tutto
MIGLIORI, Francesco
Mattia Biffis
MIGLIORI (Meliori), Francesco. – Non si conoscono data di nascita ed estremi anagrafici di questo pittore, attivo pressoché unicamente a Venezia nella prima metà del [...] Lorenzo, Lucia e Rocco per la parrocchiale di S. Martino a Sambughè, nel Trevigiano, non datata ma di indole fortemente affine alla precedente. Nel 1719 venne tassato di 13 lire – cifra in linea con quella dovuta dalla maggior parte dei suoi colleghi ...
Leggi Tutto
GIUDICI, Carlo Maria
Giuseppe Stolfi
Nacque il 25 marzo 1723 a Viggiù, presso Varese, da Giovanni Battista e Orsola Buzzi (Caprara). Il padre era intagliatore, ossia scultore di ornati, della Fabbrica [...] quindi che il G. fosse consultato dal governo nella fase di studio per l'ordinamento dell'accademia come il più affine, tra gli artisti del luogo, ai modelli culturali cui si intendeva aggiornare l'attardato ambiente milanese. Ma prevalse infine l ...
Leggi Tutto
GERACE, Vincenzo
Carlo D'Alessio
Nacque a Cittanova (Reggio di Calabria) il 29 giugno 1876, primogenito di otto figli, da Giovambattista e Maria Angiola Giovinazzo.
Negli anni della prima giovinezza [...] tecnica in una superiore unità, il lirismo, in cui poesia e filosofia, natura e volontà trovano la loro sintesi, in modo affine a quanto accade nel coevo "musicismo" di J. Royère.
Alla morte del padre, nel 1915, e anche per il deteriorarsi dei ...
Leggi Tutto
FERRARIO, Giulio
Stefano Nutini
Nacque a Milano, da Giovanni e dalla patrizia Antonia Lanzavecchia, il 28 genn. 1767 ed ebbe come padrino al fonte battesimale il marchese G. P. Litta Visconti; già con [...] illustrate con note tratte da varj ("cisforziamo di riprodurre con ogni diligenza gli eccellenti modelli dei primi Scrittori affine di ridestare il gusto della purità ed eleganza della nostra lingua", contro quelli che, "accostumati ... già da più ...
Leggi Tutto
FATTORINI
Luciana Arbace
Famiglia toscana, attiva per almeno quattro generazioni, dalle ultime decadi del sec. XV fino al termine del XVI, nell'ambito della produzione ceramica.
L'appellativo Fattorini [...] più antica produzione della manifattura di Cafaggiolo, condotta nell'ambito di un gusto che tendeva ad imitare la porcellana, e affine a quella coeva di Montelupo, dalla quale si distingue, in assenza di marche, per la colorazione rosata del biscotto ...
Leggi Tutto
PRETI, Girolamo
Roberta Ferro
PRETI, Girolamo. – Nacque a Bologna nel 1582 da Alessandro, cavaliere dell’Ordine di S. Stefano, di illustre ma decaduta famiglia cittadina; non si ha alcuna notizia sulla [...] antiche romane, inclusa nella raccolta poetica dal 1631, e soprattutto meditò l’importante Discorso intorno all’onestà della poesia, affine per ispirazione alle questioni circa l’istituto della poesia sacra, il tema che diverrà centrale, di lì a poco ...
Leggi Tutto
MORICI, Eugenio
Davide Lacagnina
MORICI, Eugenio (Gino). – Nacque a Palermo il 20 febbraio 1901 da Santo e da Rosaria Lauro.
Subito dopo gli studi presso l’istituto d’arte e l’Accademia di belle arti [...] presso il teatro Garibaldi di Palermo per la regia di Accursio Di Leo.
L’ambientazione sei-settecentesca sembra quella più affine alla sensibilità di Morici – celebre è in tal senso la sua affezione per la figura dell’hidalgo – che lavorò anche ...
Leggi Tutto
affine1
affine1 (o a fine) cong., letter. – Allo scopo, al fine; è seguito di solito da di con l’infinito e introduce proposizioni finali: attese il re d’Araona a. di combattersi con lui (M. Villani); tra una sonata e l’altra, ognuno accorda...
affine2
affine2 s. m. e agg. [dal lat. affinis «confinante», comp. di ad- e fines «confini»]. – 1. s. m. Si dicono affini i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, e questo rispetto a quelli; la linea (retta o collaterale) e il...