LAMBERTINI (Lamberti), Giovan Tomaso
Roberto Cascio
Nacque a Bologna agli inizi di dicembre del 1531.
La data di nascita di questo sacerdote e compositore, in mancanza di sicuri riscontri documentali, [...] io le faccia, perché si cantino, che maggior numero avrebbe causato fastidio, e sazietà. Io ho usato grandissimo artificio, affine che soddisfacciano al mondo, perché etiandio, ch'io non abbia giudicio di musica, ho almeno giudicio di conoscere quali ...
Leggi Tutto
BUONARROTI, Michelangelo
Luitpold Dussler
Enzo Noè Girardi
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese (od. Caprese Michelangelo) da Ludovico di Leonardo Buonarroti Simoni e da Francesca di Neri di Miniato del [...] colpito dalle grandiose figurazioni scolpite sulla facciata di S. Petronio da Iacopo della Quercia - gotico, ma a lui idealmente affine - da richiamarsi ad esse ancora nella Sistina. Forte di questa preparazione, nel 1495 fece ritorno a Firenze, dove ...
Leggi Tutto
GAMBERELLI, Antonio, detto Antonio Rossellino
Carlo La Bella
Figlio dello scalpellino Matteo di Domenico del Borra e di Mea, nacque probabilmente a Settignano, città d'origine della famiglia, nel 1427 [...] già al Kaiser Friedrich Museum di Berlino (Pope-Hennessy, 1970); un perduto rilievo dallo stesso soggetto e di affine datazione, detto la Madonna delle Candelabre è noto da alcune copie quattrocentesche (Marquand, 1919; Pope-Hennessy, 1970). A ...
Leggi Tutto
DEPERO, Fortunato
Simonetta Nicolini
Figlio di Lorenzo e di Virginia Turri, nacque a Fondo (Trento) il 30 marzo 1892. Trasferitosi a Rovereto con la famiglia, frequentò la scuola reale elisabettina [...] espressionistica emerge, invece, nel suo libro Spezzature. Impressioni-Segni-Ritmi (Rovereto 1913) che l'artista illustrò con disegni affini allo spirito visionario di F. Rops e A. Martini.
I disegni sono caratterizzati da un'accentuata tendenza all ...
Leggi Tutto
ZERI, Federico
Mauro Natale
– Nacque a Roma il 12 agosto 1921 da Agenore (1864-1939), titolare della cattedra di patologia all’università di Roma e noto internista all’ospedale di S. Spirito, e da Clelia [...] minori innestandole nella storia dei luoghi in cui avevano operato, e dando corpo a una geografia artistica di confine, affine ma non identica a quella che aveva restituito Longhi nei suoi studi. Non mancano in questi primi esercizi gli accenti ...
Leggi Tutto
DELLE COLONNE, Guido
Margherita Beretta Spampinato
Nacque probabilmente a Messina nei primi decenni del sec. XIII. Di lui sappiamo soltanto che fu giudice a Messina.
La sua attività di pubblico funzionario [...] è nel Vat. lat. 3793e nel Pal. 418, mutilo, ma integrabile dall'edizione della "giuntina", la quale risale ad un codice affine al Palatino; Ancor che l'aigua per lo foco lassi, tramandata tanto dal Laur. Red. 9quanto dal Pal. 418 (in cui compaiono ...
Leggi Tutto
NERONI, Bartolomeo
Mauro Mussolin
NERONI, Bartolomeo (detto il Riccio). – Di questo artista proveniente da una famiglia di pittori originaria di Montecchio, nel contado pisano, non si conoscono il luogo [...] più sontuose ed eleganti dimore tardo-rinascimentali non solo a Siena». A essi può aggiungersi il palazzo stilisticamente affine di Alessandro Guglielmi (poi Azzoni Pannilini), in parte già eretto nel 1549, comunemente attribuito a Neroni anche per ...
Leggi Tutto
GHEZZI, Domenico (Domenico di Bartolo)
Maria Elena Massimi
Nacque verosimilmente nel 1400 ad Asciano, vicino a Siena, dove si trasferì precocemente e svolse la sua attività di pittore tra il terzo e [...] romana, di cui il G. ebbe il modello nella lastra Pecci; il rinvenimento, nel dipinto, del tetragramma di un motivo affine a quelli del compositore Guillame Dufay, ha fatto supporre per il G. conoscenze specialistiche e, addirittura, l'esercizio dell ...
Leggi Tutto
FEOLI, Vincenzo
Rossella Leone
Nacque a Roma forse attorno al 1760; benché infatti alcuni repertori indichino il 1750 circa come data della sua nascita (Petrucci, 1953, p. 59; Servolini, 1955), considerando [...] G. Valadier e alcuni firmati da un ignoto Citeroni, che il bulino del F. tradusse con un contorno sottile e analitico affine al procedimento razionalizzante della grafica del Valadier (Marconi, 1964, figg. 46 e 128; Debenedetti, 1985, pp. 263 s., 266 ...
Leggi Tutto
ANTONIO di Puccio Pisano, detto il Pisanello
Bernhard Degenhart
Chiamato Vittore Pisano per erronea tradizione che risale al Vasari, poi corretta dal Biadego (1907-08 e 1908-1909), sulla base di documenti [...] 115); o - come credo - sia opera d'un pittore indipendente, scolaro di Gentile da Fabriano come A. ed a A. stilisticamente affine (certo non di Bono da Ferrara, come vorrebbe l'apocrifa firma, che ci pare aggiunta più tarda).
Quanto all'attività di A ...
Leggi Tutto
affine1
affine1 (o a fine) cong., letter. – Allo scopo, al fine; è seguito di solito da di con l’infinito e introduce proposizioni finali: attese il re d’Araona a. di combattersi con lui (M. Villani); tra una sonata e l’altra, ognuno accorda...
affine2
affine2 s. m. e agg. [dal lat. affinis «confinante», comp. di ad- e fines «confini»]. – 1. s. m. Si dicono affini i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, e questo rispetto a quelli; la linea (retta o collaterale) e il...