DOMENICO di Paris (detto Domenico del Cavallo)
Massimo Ferretti
Non si conoscono le date di nascita e di morte di questo scultore, originario di Monselice (prov. di Padova), attivo a Ferrara nella seconda [...] dalle Virtù alle statue della cattedrale, in particolare al S.Giorgio, schiuso in un'articolazione di assi intimamente affine alle figure di Schifanoia. Anche nella sala degli stucchi si confermano le radici lessicali padovane: nel motivo dei ...
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VERA, Augusto
Jonathan Salina
– Nacque il 4 maggio 1813 ad Amelia, in Umbria, da Sante e da Giovanna Altieri.
Il suo nome completo era Augusto Filippo Nicola Olimpiade. La famiglia era dedita da generazioni [...] dopo il 1848. La scelta dell’Inghilterra è da imputarsi sia allo spirito politico anglosassone, da Vera ritenuto affine alla propria sensibilità, sia all’ottima padronanza della lingua da lui maturata fin dall’adolescenza. La prima conoscenza ...
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UGOLINO di Vieri
Lorenzo Margani
UGOLINO di Vieri. – Fu il più celebre degli orafi senesi del Trecento: il suo nome compare insieme a «soci» non specificati nella sottoscrizione del Reliquiario del [...] , fatta eccezione per la scena con l’Ostensione del Corporale che considera opera di un altro smaltista e che ritiene affine ad altre cinque nel basamento. Le differenze tra le Storie della Passione, dipendenti da prototipi ducceschi, e le Storie del ...
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PASSALACQUA, Pietro
Tommaso Manfredi
PASSALACQUA, Pietro. – Figlio di Giacomo e Francesca Amati, nacque nel 1690 a Messina (Manfredi, 1989a, p. 109), dove il padre, un doratore e fiorista originario [...] tra il 1741 e il 1744 (Varagnoli, 1995; Id., 2004).
L’elemento cardine dell’opera è l’atrio cupolato a pianta ellittica, affine alle ricerche giovanili di Passalacqua, da cui si generano la curvatura convessa e le due brevi ali concave laterali del ...
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FORZANO, Giovacchino
Alessandra Cimmino
Nacque il 19 nov. 1884 da Andrea, originario della provincia di Messina, e da Elisabetta Lanini a Borgo San Lorenzo, nel Mugello, ove il padre era segretario [...] bric-à-brac dannunziani.
In questo ambito il F., quindi, dette vita a un teatro che potremmo chiamare d'appendice, affine, d'altro canto, al teatro francese di boulevard, ben noto ai palcoscenici italiani; dotato di una certa dignità formale ma ...
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RICCIOLINI, Michelangelo
Maria Barbara Guerrieri Borsoi
RICCIOLINI, Michelangelo. – Nacque a Roma il 29 settembre 1654, da Damiano, di Todi, e da Flaminia Piccolini, di Norcia. Il padre era auditore [...] le Nozze di Bacco e Arianna, opera parzialmente completata nel 1713-15 dal figlio Niccolò.
Lo schema complessivo è affine a quello utilizzato a Monterotondo, con un parapetto dipinto sopra le pareti reali, ornato da numerose figure e decori ...
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ROSSI, Properzia
Massimo Giansante
de’. – Figlia di Girolamo de’ Rossi, nacque a Bologna nel 1490, o poco prima, e lì morì nel febbraio del 1530; nulla si sa della madre.
L’anno di nascita si desume, [...] certamente minori ha ricevuto nel corso dei secoli una seconda formella, La moglie di Putifarre accusa Giuseppe, del tutto affine alla precedente per soggetto, dimensioni e resa stilistica, e da sempre conservata accanto a essa. Attribuito in passato ...
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CERUTI, Giacomo Antonio, detto il Pitocchetto
Vittorio Caprara
Figlio di Giuseppe (Fiocco, 1966-67, p. 229, e 1968), nacque in Lombardia intorno al 1700 (Fiori, 1974).
Non si sa nulla intorno alla località [...] ,piemontesi del Seicento e del Settecento, Venezia 1931, pp. 53, 161, 180, 195-210; E. Arslan, Del Todeschini e di qualche pittore affine, in L'Arte, XXXVI(1933), pp. 255-274; E. Calabi, Notizie su G. C. ..., in Riv. d'arte, XVII(1935), pp. 210 ...
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CALDERARI, Ottone Maria
Franco Barbieri
Nato a Vicenza l'8 sett. 1730 da Casimiro, di nobile ma non ricca famiglia - la madre era la veronese Vittoria Serenelli -, soltanto a 25 anni (Diedo, 1811; Magrini) [...] quali casa Fontanella in contra' Lodi (1799: ma su precedente disegno del 1766), palazzetto Capra sul Corso (1803) e la affine casa Zanchi di Padova, la facciata posteriore prevista (1802 c.) per villa Disconzi a monte Berico, il progetto di "casino ...
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PAGNO di Lapo Portigiani
Paolo Parmiggiani
PAGNO di Lapo Portigiani. – Nacque nel 1408 dallo scalpellino fiesolano Lapo di Pagno e da Bartolomea (Fabriczy, 1903, p. 1).
Nella Firenze del primo Rinascimento, [...] una profonda conoscenza dell’opera del maestro fiorentino. Il motivo a maglia derivato dal tabernacolo di parte guelfa è affine a quello del portale di palazzo Bolognini, mentre l’idea del monumento equestre impennato potrebbe essergli derivata dal ...
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affine1
affine1 (o a fine) cong., letter. – Allo scopo, al fine; è seguito di solito da di con l’infinito e introduce proposizioni finali: attese il re d’Araona a. di combattersi con lui (M. Villani); tra una sonata e l’altra, ognuno accorda...
affine2
affine2 s. m. e agg. [dal lat. affinis «confinante», comp. di ad- e fines «confini»]. – 1. s. m. Si dicono affini i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, e questo rispetto a quelli; la linea (retta o collaterale) e il...