GUCCIO di Mannaia
M. Di Berardo
Orafo attivo a Siena, ove risulta documentato dal 1291 al 1318, soprattutto come incisore di sigilli.Il nome di G. ricorre, quale unica attestazione esecutiva provatamente [...] ) con la Madonna in trono tra i ss. Pietro e Paolo (1310; Hueck, 1969), tutte su rame a figure risparmiate, affini sotto il profilo stilistico e quasi coeve (Cioni Liserani, 1979), dubitativamente assegnate a G. stesso o alla sua bottega (Gauthier ...
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PALLADIO (Παλλάδιον, Palladium)
E. Paribeni
È originariamente un'antichissima immagine di Atena conservata nella fortezza di Ilio e connessa con la salvezza della città. Il nome e l'idea risalgono secondo [...] d'uso. Così che a lato a immagini tradizionalmente fisse e rigide di Atena minacciante si giunge al tipo Pròmachos affine a quello delle anfore panatenaiche, e di lì al liquido fluire dei drappeggi appuntiti e liberissimi dell'Atena del Pittore ...
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LUGO
R. Sánchez Ameijeiras
(lat. Lucus Augusti)
Città della Spagna, nella regione atlantica della Galizia, e capoluogo dell'omonima prov., L. è situata sul limite meridionale dell'altopiano di Terrachá [...] di riconoscere nella facciata occidentale della cattedrale, demolita nel 1770, un'apertura a doppia luce, tipologicamente affine ai portali del transetto della cattedrale compostellana, sopra la quale si aprivano finestre, ciascuna completata da ...
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PASSALACQUA, Pietro
Tommaso Manfredi
PASSALACQUA, Pietro. – Figlio di Giacomo e Francesca Amati, nacque nel 1690 a Messina (Manfredi, 1989a, p. 109), dove il padre, un doratore e fiorista originario [...] tra il 1741 e il 1744 (Varagnoli, 1995; Id., 2004).
L’elemento cardine dell’opera è l’atrio cupolato a pianta ellittica, affine alle ricerche giovanili di Passalacqua, da cui si generano la curvatura convessa e le due brevi ali concave laterali del ...
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GRUAMONTE e ADEODATO
V. Ascani
Fratelli scultori e, verosimilmente, architetti, attivi a Pistoia nella seconda metà del 12° secolo.La firma dei due artisti compare su un'iscrizione presente sull'architrave [...] di facciata un altro architrave, con l'Incredulità di s. Tommaso raffigurata, in uno con la Missione agli apostoli, da mano affine a G., ma ancor meno esperta, con buona probabilità nel 1167 (Ciampi, 1810).L'uniformità dimensionale, tipologica e, per ...
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RĀS SHAMRAH
P. E. Pecorella
S SHAMRAH Il promontorio di R. S., il "capo del finocchio", nella Siria settentrionale, è una elevazione del terreno di 30 m circa, estesa per 36 ettari, su un nucleo roccioso [...] , babilonese, cipro-minoico ed in cuneiforme ugaritico, vale a dire un sistema di ventinove segni ben adatto alla lingua locale affine al fenicio e all'ebraico e cioè col gruppo nord-occidentale delle lingue semitiche. La città ricalca in generale lo ...
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SPADA (spatha; per altre denominazioni v. sotto)
G. A. Mansuelli
Arma bianca, in origine di bronzo, poi costantemente di ferro, derivata, per allungamento e rafforzamento della lama, dal pugnale bronzeo [...] tipica, nella lama e nel fodero (agemina). La falcata si usava di punta e di taglio e aveva uno dei bordi costolati. Affine alla falcata è la s. riprodotta sul fondo del rilievo tropaico nell'arco di Carpentras, con lama a doppia curva. Nell'Europa ...
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OSSO
V.H. Elbern
L'o. come materiale per la produzione di oggetti d'arte fu usato generalmente nel Medioevo come surrogato dell'avorio, materiale più raro, di più difficile reperibilità e quindi più [...] a Salisburgo (New York, Metropolitan Mus. of Art, The Cloisters), la cui connessione con l'Italia settentrionale è evidente. Affini appaiono anche una rilegatura con placche d'o. incise e traforate (Salisburgo, Stift St. Peter) e un altare portatile ...
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CERUTI, Giacomo Antonio, detto il Pitocchetto
Vittorio Caprara
Figlio di Giuseppe (Fiocco, 1966-67, p. 229, e 1968), nacque in Lombardia intorno al 1700 (Fiori, 1974).
Non si sa nulla intorno alla località [...] ,piemontesi del Seicento e del Settecento, Venezia 1931, pp. 53, 161, 180, 195-210; E. Arslan, Del Todeschini e di qualche pittore affine, in L'Arte, XXXVI(1933), pp. 255-274; E. Calabi, Notizie su G. C. ..., in Riv. d'arte, XVII(1935), pp. 210 ...
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CALDERARI, Ottone Maria
Franco Barbieri
Nato a Vicenza l'8 sett. 1730 da Casimiro, di nobile ma non ricca famiglia - la madre era la veronese Vittoria Serenelli -, soltanto a 25 anni (Diedo, 1811; Magrini) [...] quali casa Fontanella in contra' Lodi (1799: ma su precedente disegno del 1766), palazzetto Capra sul Corso (1803) e la affine casa Zanchi di Padova, la facciata posteriore prevista (1802 c.) per villa Disconzi a monte Berico, il progetto di "casino ...
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affine1
affine1 (o a fine) cong., letter. – Allo scopo, al fine; è seguito di solito da di con l’infinito e introduce proposizioni finali: attese il re d’Araona a. di combattersi con lui (M. Villani); tra una sonata e l’altra, ognuno accorda...
affine2
affine2 s. m. e agg. [dal lat. affinis «confinante», comp. di ad- e fines «confini»]. – 1. s. m. Si dicono affini i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, e questo rispetto a quelli; la linea (retta o collaterale) e il...