FENIS (Fenice, Fenici), Barthélemy (Bartolomeo)
Graziella Martinelli Braglia
Non si conoscono gli estremi anagrafici di questo pittore attivo a Modena nel XVII secolo; la famiglia, originaria della [...] stata propizia anche la consuetudine con gli strumenti dell'arte orafa, praticata da suoi familiari, arte per certi versi affine a quella dell'incisione all'acquaforte: una circostanza, questa, comune al più celebre Stefano Della Bella, parente di ...
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GIOVANNI ANTONIO da Pesaro
Carlo La Bella
Tradizionalmente considerato figlio di Gaspare da Pesaro (Thieme - Becker), in tempi recenti è stato chiarito che fu figlio di Giovanna e di Giliolo di Giovanni [...] pure compare l'influsso dalla pittura di Bartolomeo di Tommaso, dalle profonde suggestioni senesi (Zeri, 1948). A quest'opera è affine la cuspide di trittico con la Crocifissione sovrastata da un Padre Eterno benedicente nel Musée du Petit Palais di ...
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BUCCI, Anselmo
Giuseppe Marchiori
Figlio di Achille Muzio, nacque a Fossombrone il 23 maggio 1887. Fece gli studi classici al liceo Marco Foscarini di Venezia; studiò poi disegno a Este, alla scuola [...] du dimanche (tutte del 1909).
Il periodo parigino fu il tempo migliore per l'arte del B., vicino all'esperienza affine di Lorenzo Viani, per l'amore agli aspetti della vita degli umili e dei poveri. Egli tracciava ritratti nervosi, caratteristici ...
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COSTANTINO da Monopoli
Clara Gelao
Scarse le notizie biografiche su C., forlivese di origine (come attesta un documento del 1504, in D'Elia, 1963), monopolitano di adozione. Nella cittadina pugliese [...] studio in S. Nicola a Bari, datato 1512 (D'Elia, 1963); il S. Sebastiano nella collegiata di Bitritto, presso Bari, affine nell'impostazione al S. Antonio monopolitano (Calì, 1965). Altri dipinti (fra cui una Trinità e i SS. Filippo e Giacomo), oggi ...
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PALADINI, Filippo
Stefano De Mieri
PALADINI (Paladino), Filippo. – Nacque intorno al 1544 a Casi in Val di Sieve, presso Firenze, da Benedetto, «già famiglio del magistrato degli Otto di Balia» (Di [...] a Streda (presso Vinci), ora nel Museo diocesano di San Miniato (in passato riferita pure al Paladini pistoiese), affine alle opere maltesi – le prime a lui certamente riferibili – che rivelano una comune dipendenza da Andrea del Sarto (Paolini ...
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GUARDASCIONE, Ezechiele
Maura Picciau
Nacque a Pozzuoli il 2 sett. 1875 da Vincenzo, proprietario terriero e da Rosa. La sua formazione giovanile come pittore si svolse sotto la guida di F. Palizzi, [...] 'ora serale. Le marine e le scene di porto furono i temi preferiti di quegli anni. Dello stesso periodo e di affine sensibilità è Sera, custodito dalla Galleria nazionale d'arte moderna di Roma, in cui delle baracche di pescatori sono avvolte dalle ...
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CRISTOFORO di Beltramo (C da Conigo)
Alda Guarnaschelli
Originario di Conigo, frazione di Binasco (in provincia di Milano), lo troviamo operoso nel duomo di Milano dalla primavera dell'anno 1394 (Annali..., [...] gruppo familiare, o solo accomunato dal paese d'origine, fosse impegnato nello stesso cantiere e città e vi svolgesse attività affine.
Una serie di documenti, pubblicati dal Maiocchi (1937, nn. 68, 74, 266, 331, 356, 403, 502), attesta la presenza in ...
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MAGNAVACCA, Ubaldo
Rossella Canuti
Nacque il 22 ag. 1885 a Modena da Francesco e da Adalgisa Bettelli, in un'agiata famiglia di mugnai.
Frammentarie e discontinue sono le notizie e le pubblicazioni [...] particolare con A. Artioli e, soprattutto, con G. Graziosi, pittore al quale il M. risulta legato da un'affine versatilità (pittura, scultura, incisione), oltre che dalla preferenza per i temi agresti.
Nella produzione artistica antecedente la prima ...
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BEMBO, Benedetto
Franco Mazzini
Figlio di Giovanni, capostipite di una famiglia cremonese di pittori, nacque intorno al 1420-25, forse a Brescia, fratello minore di Bonifacio. Non abbiamo notizie biografiche [...] , a giro d'orizzonte, costellato dai favolosi castelli della famiglia Rossi, documentano una singolare inclinazione "rinascimentale ", affine, nelle soluzioni prospettico-spaziali, ai Lendinara (A. C. Quintavalle, 1963). Ma ciò non toglie che il ...
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BISSONI, Giambattista
Nicola Ivanoff
Nacque a Padova nel 1576 circa. Secondo il Ridolfi, sarebbe stato "discepolo di Francesco Apollodoro detto di Porcia, huomo stimato in Padova nel fare de' ritratti... [...] 1622 dipinse per la chiesa di S. Gaetano a Padova una tela con S. Carlo Borromeo davanti a Clemente VIII (firmata), affine alla maniera di Pietro Malombra; del 1625 è S. Bonaventura comunicato da un angelo (firmato) nella basilica del Santo; del 1629 ...
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affine1
affine1 (o a fine) cong., letter. – Allo scopo, al fine; è seguito di solito da di con l’infinito e introduce proposizioni finali: attese il re d’Araona a. di combattersi con lui (M. Villani); tra una sonata e l’altra, ognuno accorda...
affine2
affine2 s. m. e agg. [dal lat. affinis «confinante», comp. di ad- e fines «confini»]. – 1. s. m. Si dicono affini i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, e questo rispetto a quelli; la linea (retta o collaterale) e il...