Ceramista attico (attivo nel 570-550 circa a. C.), proprietario della fabbrica in cui lavorò Clizia. Dovette lavorare anche per altri pittori, come dimostra una tazza di Egina ora a Berlino, in stile affine [...] a quello dei disegnatori più vivaci delle anfore attico-corinzie. Insieme a Clizia firmò invece il celebre vaso François ...
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Filosofo (Elmshorn 1848 - Marburgo 1930), prof. nell'univ. di Greifswald (1885-1921). Nelle sue prime opere si occupò in modo particolare di gnoseologia e psicologia, sviluppando successivamente una sua [...] precisa posizione filosofica, affine alla "filosofia dell'immanenza" (W. Schuppe) e all'empiriocriticismo, ma connotata originalmente da un tentativo di analisi sistematica del "dato", come oggetto specifico della ricerca filosofica. Le coppie ...
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Matematico (Roma 1913 - ivi 1968). Dal 1948 prof. di geometria e di calcolo delle probabilità all'univ. di Roma. I suoi principali contributi scientifici riguardano lo studio delle distribuzioni di probabilità, [...] con la teoria affine delle variabili casuali; l'approfondimento dei fondamenti concettuali dell'induzione statistica con la teoria delle conformità; lo sviluppo di alcuni aspetti metodologici della teoria dei campioni e dell'elaborazione dei ...
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Scrittrice cinese (Licheng, od. Jinan, Shandong, 1084 - Lin'an, od. Hangzhou, forse 1151). Cresciuta in una famiglia di letterati, manifestò presto eccezionali doti di studiosa e di poetessa. Sposata al [...] letterato Zhao Mingchen a lei affine per studî e gusti letterarî, raggiunse grande e durevole fama come autrice di ci (liriche su schema metrico derivato da antiche arie musicali). L'invasione dei Juchen, l'esilio nel Sud e la morte del marito ...
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BOUCHERON, Giovanni Battista
Rosalba Amerio Tardito
Figlio di Andrea e di una Brunet, nacque a Torino nel 1742. Continuò l'arte paterna di argentiere e nel giugno 1760 risulta essere giunto a Roma "affine [...] di perfezionarsi nel disegno e nell'arte di modellare" con lettere di raccomandazione per l'ambasciatore sardo (Archivio di Stato di Torino, Lettere di Ministri,Roma;cfr. Schede Vesme, I, p. 199).Dallo ...
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Scrittore statunitense (Chicago 1896 - Baltimora 1970). Scrittore di grande impegno civile e politico, nelle sue opere ha dipinto la vita politica e sociale americana del primo trentennio del Novecento [...] sperimentando la tecnica narrativa dell'"obiettivo", affine alla tecnica cinematografica. Nel 1967 gli fu conferito il premio internazionale Feltrinelli per la narrativa.
Opere
Diplomato nel 1916 all'università Harvard, il D. P. rimase dal 1917 al ...
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Architetto (Venezia 1772 - ivi 1847), allievo di G. Albertolli e amico e collaboratore di L. Cicognara. Fu segretario e prof. dell'Accademia di Venezia. Costruì chiese e palazzi a Venezia e nel Veneto, [...] in uno stile rigorosamente neoclassico affine a quello di G. A. Selva. Lasciò varî scritti teorici e, con il Cicognara e lo Zanotto, compilò una Descrizione delle fabbriche più cospicue di Venezia. ...
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Pittore portoghese (sec. 16º); eseguì ritratti del re don Sebastiano (nel Museo d'arte antica di Lisbona; nel convento delle Descalzas Reales di Madrid, ecc.). Lavorò per la corte al convento della Concezione [...] a Beja. La sua maniera è molto affine a quella di A. Sánchez Coello. ...
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Poeta ungherese (Budapest 1921 - Székesfehérvár 1981); si ispirò nelle prime poesie (Trapéz es korlát "Trapezio e sbarra", 1946; Harmadnapon "Il terzo giorno", 1959) alle sue dolorose esperienze di guerra [...] 'assurdo. Autore di oratorî, drammi, sceneggiature, favole (A nap születése "La nascita del sole", 1974), P. affinò nelle sue ultime raccolte (Nagyvá rosi ikonok "Icone metropolitane", 1970; Szálkák "Schegge", 1972; Végkifejlet "Scioglimento finale ...
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Poeta italiano (Modica 1901 - Napoli 1968). Premio Nobel per la letteratura (1959). Formatosi nel gusto della poesia ermetica fra Ungaretti e Montale, più vicino a quello per l'essenzialità quasi epigrammatica [...] dell'espressione, per l'altezza del tono, più affine a questo per le soluzioni paesistiche del suo analogismo, Q. è venuto temperando tali influssi originari in un linguaggio poeticamente sempre più autonomo, che libera quella sua intensa sensualità ...
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affine1
affine1 (o a fine) cong., letter. – Allo scopo, al fine; è seguito di solito da di con l’infinito e introduce proposizioni finali: attese il re d’Araona a. di combattersi con lui (M. Villani); tra una sonata e l’altra, ognuno accorda...
affine2
affine2 s. m. e agg. [dal lat. affinis «confinante», comp. di ad- e fines «confini»]. – 1. s. m. Si dicono affini i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, e questo rispetto a quelli; la linea (retta o collaterale) e il...