DELLE COLONNE, Guido
Margherita Beretta Spampinato
Nacque probabilmente a Messina nei primi decenni del sec. XIII. Di lui sappiamo soltanto che fu giudice a Messina.
La sua attività di pubblico funzionario [...] è nel Vat. lat. 3793e nel Pal. 418, mutilo, ma integrabile dall'edizione della "giuntina", la quale risale ad un codice affine al Palatino; Ancor che l'aigua per lo foco lassi, tramandata tanto dal Laur. Red. 9quanto dal Pal. 418 (in cui compaiono ...
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GHEZZI, Domenico (Domenico di Bartolo)
Maria Elena Massimi
Nacque verosimilmente nel 1400 ad Asciano, vicino a Siena, dove si trasferì precocemente e svolse la sua attività di pittore tra il terzo e [...] romana, di cui il G. ebbe il modello nella lastra Pecci; il rinvenimento, nel dipinto, del tetragramma di un motivo affine a quelli del compositore Guillame Dufay, ha fatto supporre per il G. conoscenze specialistiche e, addirittura, l'esercizio dell ...
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FEOLI, Vincenzo
Rossella Leone
Nacque a Roma forse attorno al 1760; benché infatti alcuni repertori indichino il 1750 circa come data della sua nascita (Petrucci, 1953, p. 59; Servolini, 1955), considerando [...] G. Valadier e alcuni firmati da un ignoto Citeroni, che il bulino del F. tradusse con un contorno sottile e analitico affine al procedimento razionalizzante della grafica del Valadier (Marconi, 1964, figg. 46 e 128; Debenedetti, 1985, pp. 263 s., 266 ...
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ANTONIO di Puccio Pisano, detto il Pisanello
Bernhard Degenhart
Chiamato Vittore Pisano per erronea tradizione che risale al Vasari, poi corretta dal Biadego (1907-08 e 1908-1909), sulla base di documenti [...] 115); o - come credo - sia opera d'un pittore indipendente, scolaro di Gentile da Fabriano come A. ed a A. stilisticamente affine (certo non di Bono da Ferrara, come vorrebbe l'apocrifa firma, che ci pare aggiunta più tarda).
Quanto all'attività di A ...
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ANSALDI, Casto Innocente
Mario Rosa
Nato a Piacenza il 7 maggio 1710, professò tra i domenicani a Cremona il 6 sett. 1726. Ingegno inquieto, antiscolastico, mostrò presto fastidio della disciplina e [...] indagine e di critica, si può pensare, con le limitazioni cui si è accennato, a un orientamento dell'A. più affine alle posizioni del Maffei e alla più matura esperienza dell'ambiente veronese (e lo stesso suo studio delle antichità ebraiche, delle ...
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MANNO, Antonio
Barbara Mancuso
Nacque a Palermo nel 1739 da Girolamo e da Petronilla Salsella (o Sabella). A un primo apprendistato presso A. Gambino, un "pittore di mediocre condizione" che "tenea [...] richiamo, diffuso tra i pittori siciliani del periodo, ai modelli napoletani.
La stretta collaborazione con D'Anna e le affinità di soluzioni formali evidenti nelle prime opere procurarono varie richieste al M., tra cui le decorazioni del chiostro di ...
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CORVI, Domenico
Giuseppe Scavizzi
Figlio di Giuseppe, nacque a Viterbo il 16 sett. 1721 (O. Aracoeli, in Ferrara, 1974-75, pp. 208 s.). A quindici anni si sarebbe trasferito a Roma dove sarebbe stato [...] con gli usuali effetti di notturno e contrasti di luci e ombre. Nei bozzetti è in evidenza una sensibilità più rococò, affine piuttosto ai napoletani e ai veneziani. Ciò che queste opere hanno in comune, e che indica la progressione stilistica del C ...
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CANTONI, Alberto
Eugenio Ragni
Nacque il 16 nov. 1841 a Pomponesco (Mantova) da Israele di Moisè Iseppe, e da Anna Errera, primo di cinque figli.
Lo seguirono Amalia (n. nel 1846, sposò Leone Orvieto [...] e tratti stilistici che è facile rinvenire nella produzione più matura (basterà citare il bozzetto Io, el Rey, del 1875, così affine al tono di Un re umorista, del 1891); sia perché all'arte del C., "arte statica che, manifestatasi ormai matura e ...
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PANDONE, Camillo
Giuliana Vitale
PANDONE, Camillo. – Figlio di Carlo e di Lucrezia del Balzo, nacque forse nel 1451.
Appartenne a una famiglia inquadrata nei ranghi feudali sin dall’età angioina (Ammirato, [...] fu messo in evidenza da Guicciardini (Storia, l. I, cap.5) il re scelse Pandone «statovi altre volte per lui: affine che, tentando privatamente i principali con premi e offerte grandi, e proponendo al re, quando altrimenti non si potesse mitigarlo ...
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FOSCHI, Pier Francesco
Roberto Nuccetelli
Nacque il 2 nov. 1502 a Firenze da Iacopo di Domenico. Le notizie biografiche sono scarse poiché, fin dalla prima edizione delle Vite, il Vasari gli ha riservato [...] Andrea del Sarto al centro nella sua Assunta per i Panciatichi. Affine alla pala di Pisa è il pannello con il Miracolo di s concentrare sull'episodio sacro e sul suo significato edificante. Affini il Cristo portacroce del deposito degli Uffizi e la ...
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affine1
affine1 (o a fine) cong., letter. – Allo scopo, al fine; è seguito di solito da di con l’infinito e introduce proposizioni finali: attese il re d’Araona a. di combattersi con lui (M. Villani); tra una sonata e l’altra, ognuno accorda...
affine2
affine2 s. m. e agg. [dal lat. affinis «confinante», comp. di ad- e fines «confini»]. – 1. s. m. Si dicono affini i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, e questo rispetto a quelli; la linea (retta o collaterale) e il...