ILLICINO, Pietro
Rotraud Becker
Di famiglia senese, nacque verso il 1504. Nulla sappiamo della giovinezza e della prima formazione. Studiò lettere latine a Padova con Lazzaro Bonamico, docente dal 1530 [...] noto in Ungheria, insieme con una Disputatio de recta fidei dignoscendae regula. Un secondo scritto con il titolo affine, Ad inclyti Hungariae Regni proceres et nobiles ac cives de antiqua fide servanda divinisque flagellis paraenesis (già approvato ...
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Anima
Giancarlo Movia
Marta Cristiani
Paolo Casini
Gianni Carchia
Lucio Pinkus
È il greco ἄνεμος, latino anima, il cui primo senso è "aria", poi "respiro, soffio", e, di qui, "principio vitale", [...] di forme eterne e immutabili, che non può essere funzione propria di un corpo mortale e mutevole. In un'opera affine, il De quantitate animae, scritta in forma di dialogo, Agostino utilizza l'argomento degli enti geometrici, il punto, la linea ...
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GENESI
M.V. Marini Clarelli
Il primo libro del Pentateuco, che la traduzione greca detta dei Settanta e la patristica designano con il nome di G., narra la creazione del mondo, la storia dell'Eden, [...] (Weis, 1966), ma non è chiaro se si trattasse di scene indipendenti oppure della parte iniziale di un ciclo affine a quello di S. Pietro in Vaticano. Nell'illustrazione del primo capitolo della G. sono state individuate due tipologie principali ...
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DOMINICI, Domenico (Domenico de' Domenichi)
Heribert Smolinsky
Nacque il 15 luglio 1416 a Venezia in una famiglia di origine bresciana, da Piero e da Cristina Seguro di Zante. A probabile che, dopo la [...] Niccolò da Cusa, che il D. presentò come completamento del De potestate papae. La concezione ecclesiologica del D. risulta affine alla Summa de Ecclesia del cardinale Giovanni de Torquemada e influenzò nel XVI secolo l'opera di Domenico lacovacci De ...
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GIULIANO di Amadeo (Amadei, Giuliano)
Susanna Falabella
Non si conosce la data di nascita di questo monaco camaldolese, pittore e miniatore, probabilmente di origine fiorentina, come viene indicato nel [...] al sommo delle due tavole laterali, o ancora la tipologia del Padre Eterno che si affaccia nella cuspide centrale, affine a quella dei profeti che compaiono nei fregi superiori di molte sue miniature.
Tra ottavo e nono decennio si collocherebbe ...
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CAPPADOCIA
N. Thierry
(gr. Καππαδοϰία)
Regione della Turchia corrispondente, in senso storico e geografico, alla zona centrale dell'altopiano anatolico; dal punto di vista della produzione artistica [...] S. Giorgio di Belisırma (1283-1295).I complessi pittorici datati di queste chiese consentono di classificare le decorazioni che sono loro affini: la chiesa vecchia di Tokalı, per es., si ricollega a S. Giovanni di Güllü Dere, mentre l'abside di Eski ...
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Impulsi riformatori del mondo di fuori: dal Rinascimento all'Illuminismo
Vittorio Frajese
Al volgere del Quattrocento si parlava molto di riforma. La denuncia dei mali della società italiana e della [...] la virtù dei cittadini10. Niccolò Machiavelli compiva invece il percorso inverso e, partendo da una idea di religione affine a quella albertiana, contrapponeva religione cristiana e religione romana pensandole nel luogo della loro differenza. Per lui ...
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Giudaismo
LLouis Jacobs
di Louis Jacobs
Giudaismo
sommario: 1. Introduzione. 2. Movimenti. a) Ortodossia. b) Riforma. c) Giudaismo conservatore. d) Ricostruzionismo. e) Sionismo. 3. Il pensiero del [...] è però possibile solo a pochi spiriti eletti, donde la dottrina hasidica dello Zaddiq (il ‛Giusto') - un santo maestro affine al guru indiano - i cui discepoli possono partecipare alla vita mistica di preghiera e di culto unendosi in comunione con ...
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BONUCCI (Bonuccio), Agostino
Boris Ulianich
Nacque probabilmente a Monte San Savino (Arezzo) nel 1506. Nulla sappiamo dei genitori. Ancora fanciullo, quasi certamente nel 1514, fu accettato nel convento [...] per causa di regnare, manteneva lì un suo allievo per regente et vicario generale con un grosso numero di forestieri, affine che tengano oppresso la natione bolognese". Stefano Bonucci e Angelo d'Arezzo furono allontanati da Bologna e privati per tre ...
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GIROLAMI, Remigio de'
Sonia Gentili
Nacque a Firenze da Chiaro in un anno compreso nell'arco del quarto decennio del Duecento.
Dei natali remigiani conosciamo invece piuttosto bene, grazie all'immenso [...] un lato copiose interdizioni per i laici ad assistervi e, dall'altro, questioni disputate al cospetto di secolari.
Per le affinità tra l'opera del G. e quella dantesca è doveroso seguire la traccia offerta da tre autorevoli studiosi (Davis, Capitani ...
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affine1
affine1 (o a fine) cong., letter. – Allo scopo, al fine; è seguito di solito da di con l’infinito e introduce proposizioni finali: attese il re d’Araona a. di combattersi con lui (M. Villani); tra una sonata e l’altra, ognuno accorda...
affine2
affine2 s. m. e agg. [dal lat. affinis «confinante», comp. di ad- e fines «confini»]. – 1. s. m. Si dicono affini i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, e questo rispetto a quelli; la linea (retta o collaterale) e il...