RHODIA (῾Ρόδια)
A. Bisi
Personaggio femminile che compare nella scena con l'agguato di Achille a Troilo, nella IV zona del vaso François (570 a. C.).
Secondo il Braun il nome R. deriverebbe da ῥόδον [...] si ammette l'ipotesi che fa di R. una divinità marina. Secondo il Welcker e lo Schlie si tratta appunto di una dea affine a Teti, che la segue del resto nel contesto figurativo; secondo il Gerhard, di una ninfa del fiume troiano Rhodios (v.); secondo ...
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DEA SYRIA
B. M. Felletti Maj
La Dea S., divenuta popolare in Italia attraverso i suoi erranti sacerdoti, che ne recavano l'immagine fra gli strati più umili della popolazione, là dove si trovavano mercanti [...] di stringere con le mani i seni, secondo il gesto ben noto della divinità dell'amore e della fecondità. Un tipo affine compare sulla monetazione locale della dinastia regnante al tempo di Alessandro. E analogo doveva essere l'aspetto della dea nel ...
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DIONYSIOS (Διονύσιος)
L. Guerrini
8°. - Scultore ateniese, figlio di Apollonios, della metà del I sec. d. C., autore della statua cosiddetta di Agrippina Minore, da Olimpia. Il corpo della statua, privo [...] , in condizioni piuttosto mediocri; ma non è sicuro se essa sia pertinente alla medesima statua, pur essendole affine stilisticamente. Il ritratto presenta la pettinatura caratteristica dell'età di Claudio. Il Loewy colloca idealmente la statua ...
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RAS SHAMRA (App. I, p. 960; II, ii, p. 667)
Giovanni GARBINI
Gli scavi in questa importantissima località della Siria (corrispondente all'antica città fenicia di Ugarit), che la guerra aveva interrotto, [...] strati più profondi, dove è apparsa una civiltà di tipo neolitico, anteriore alla ceramica, databile al 6° millennio a. C. e affine a quella della più antica Gerico, e in un grande edificio, il palazzo reale. Quest'ultimo è di grande interesse, sia ...
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BERLINO 2464, Pittore di
G. Riccioni
Ceramografo greco, attico, così denominato dalla lèkythos 2464 di Berlino. Dipinge lèkythoi nella tecnica a fondo bianco e appartiene al periodo di passaggio dallo [...] : giovani e donne ai lati di una stele. Lo stile del Pittore di B. 2464 è rapido, ma abbastanza incisivo ed ha qualche affinità con quello del Pittore delle Donne, la cui produzione di lèkythoi bianche dipende, a sua volta, dal Pittore di Monaco 2335 ...
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TITYOS (Τιτυός, Τίτυος)
E. Paribeni
Sin dalla Nèkyia omerica (Od., xi, 575 ss.) T. appare incluso nel numero dei grandi peccatori puniti. Di statura gigantesca- il corpo disteso misura nove pletri- (un [...] il fegato. Le proporzioni colossali, la colpa di hìbris e il fatto che generalmente è detto figlio della Terra, lo rendono affine alla stirpe dei Giganti. Tuttavia T. possiede anche un aspetto eroico strettamente legato al paese e alle saghe dei Minî ...
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TRANQUILLITAS
W. Koehler
T. indica in generale lo stato di quiete e viene personificata anche come res expetenda. All'inizio della guerra contro Sesto Pompeo, nell'anno 36 a. C., Ottaviano fece offrire [...] dell'Impero.
Eccetto che in un analogo conio di Tacito, T. non compare più sulle monete. Il solo concetto affine di Quies unito alla Providentia deorum compare personificato sulle monete per l'abdicazione di Diocleziano e di Massimiano Erculeo, a ...
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DEMETRIOS (Δημήτριος)
L. Guerrini
6°. - Pittore greco, figlio di Seleukos, attivo in Alessandria alla corte di Tolomeo VI Filomètore e indi a Roma dove ospitò nella sua casa, nel 165 a. C., il suo re [...] del passaggio della pittura alessandrina in ambiente romano; oppure dando al termine un significato più ristretto di attività affine alla cartografia. Ma la prima interpretazione appare la più adeguata.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, n. 2141; H ...
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BRYN MAWR, Pittore di
G. Riccioni
Ceramografo attico, della tecnica a figure rosse, di stile tardo-arcaico. Così denominato da un piatto conservato a Bryn Mawr. Il Beazley gli ha attribuito tre piatti [...] al kòttabos, il terzo la figura di un atleta con strigile; questi sono riferibili intorno al 480 a. C. e mostrano uno stile affine a quello del Pittore di Panaitios e di Makron.
Bibl.: M. H. Swindler, in Am. Journ. Arch., XX, 1916, p. 331; C. V ...
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GORDIANO I (Marcus Antonius Gordianus Africanus Senior)
V. Scrinari
Proconsole dell'Africa, qui eletto a tarda età, imperatore romano per poche settimane nel 238 insieme al figlio Gordiano II; questi [...] figlio. Si è creduto di poter identificare il suo ritratto in un busto a Tunisi (Museo del Bardo) ed in uno affine in Inghilterra a Castle Howard. Sono ambedue opere aderenti alla corrente d'arte realistica del terzo decennio del terzo secolo ed è ...
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affine1
affine1 (o a fine) cong., letter. – Allo scopo, al fine; è seguito di solito da di con l’infinito e introduce proposizioni finali: attese il re d’Araona a. di combattersi con lui (M. Villani); tra una sonata e l’altra, ognuno accorda...
affine2
affine2 s. m. e agg. [dal lat. affinis «confinante», comp. di ad- e fines «confini»]. – 1. s. m. Si dicono affini i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, e questo rispetto a quelli; la linea (retta o collaterale) e il...