Pittore e incisore (Parigi 1871 - ivi 1958). Dopo un apprendistato presso un restauratore di vetrate (1885-90), fu allievo di E. Delaunay e poi di G. Moreau, nel cui studio incontrò Matisse, Marquet e [...] di vetrate (Parigi, Musée national d'art moderne: Sacro volto, 1933; Fuga in Egitto, 1946; ecc.). L'ideale religioso di R., affine a quello di scrittori cattolici come L. Bloy, si esprime, non meno che in pittura, nelle mirabili litografie, dove il ...
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CARLONE (Carloni), Giovanni Battista
Paola Costa Calcagno
Figlio di Taddeo e di Geronima Serra, nacque a Genova nel 1603.
Il C. è uno dei maggiori esponenti della numerosa famiglia di artisti di origine [...] indagini sulle loro date di nascita (Castelnovi, 1971). Pertanto il C. appare distante dall'accademismo, e piuttosto affine nella pittura al filone prettamente genovese dello Strozzi, dell'Ansaldo, dell'Assereto, di Giovanni Andrea De Ferrari, con ...
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Vedi PIXUNTE dell'anno: 1965 - 1996
PIXUNTE
P. Zancani Montuoro
Città dell'antica Lucania sull'omonima baia del Tirreno (oggi golfo di Policastro in provincia di Salerno), presso la foce del fiume, [...] di Sibari, e con la doppia leggenda ΣΙΡΙΝΟΣ-ΠΥ???SIM-48???ΟΕΣ ce la rivelano alleata di un'altra città, da credersi affine e non troppo lontana (v. sirino), mentre la forma non contratta, che danno del suo nome, può essere indizio di un precedente ...
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BRIOLOTO (Brioloto a Balneo, o de Balneo)
Maria Teresa Cuppini
Un'iscrizione oggi nella navata destra di S. Zeno Maggiore di Verona, presso il fonte battesimale, indica B. come autore del rosone nella [...] di una risentita plasticità, memore della lezione di Niccolò nei portali del duomo e di S. Zeno. Se non B., un maestro a lui affine per cultura e sentimento è l'autore di un rilievo con figura virile su un plinto nel Museo Civico di Verona e di sei ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] del 20° sec. (1904) W. Schulze ha fatto derivare il nome della città dal gentilizio etrusco dei Ruma, cui del resto sarebbe affine l’antico nome del Tevere. È la tesi oggi più accolta, mentre sono da respingere le connessioni con il gr. ῥέω «scorrere ...
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BADERNA, Bartolomeo
Ferdinando Arisi
Nacque a Piacenza verso il 1630. La guida di Piacenza del Carasi (1780) è la prima fonte a stampa relativa all'attività del B. (o meglio dei Baderna, perché con [...] più che di genio"), ancor oggi valido.
Artista di estrazione bolognese, dunque, come R. De Longe (guercinesco prima e cignanesco poi); affine per stile e di poco inferiore per capacità a G. B. Draghi, col quale pare abbia collaborato nei dipinti di ...
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Vedi SERRA DI VAGLIO dell'anno: 1966 - 1997
SERRA DI VAGLIO
M. Napoli
Località sita nel comune di Vaglio della Lucania, a circa dieci km a S-O di Potenza, nella valle del Basento. È stato qui identificato [...] numerose lastre fittili con scene in rilievo di guerrieri combattenti. Ricca è la ceramica geometrica dal VII al VI sec., di tipo affine a quella di Sala Consuma nel Vallo di Diano ed a quella àpula: tra questa, notevole interesse ha la ceramica con ...
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PREALE
A. Bisi
Nome di una divinità giovanile, su uno specchio etrusco di provenienza sconosciuta, ora nei Musei di Berlino.
Vi è raffigurata la nascita di Atena (Menrva), armata d'asta, dal capo di [...] o Lalan. Il Gerhard pensa ai Dioscuri, ma è probabile che sotto Laran si celi Marte, essendo P. una divinità a lui affine, ma della quale nulla ci è stato tramandato.
Bibl.: E. Braun, La nascita di Minerva sopra specchi etruschi, in Ann. Inst., XXIII ...
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Ornamento inserito nel lobo dell’orecchio, forato, o fermato a esso con scatto a molla, o con vite.
In coppia o attaccato a un singolo orecchio, l’o. è usato in costumi tradizionali di molti gruppi umani. [...] nelle civiltà mediterranee: nel 2° strato di Troia (2400-1900 a.C.) è il tipo a disco con catenelle, cui è affine quello egiziano di Ramesse II (1279-1213). In Egitto sono ornamento maschile, come anche in Assiria, dove compare il tipo a navicella ...
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ZUTPHEN
K. van der Ploeg
(Sutphania nei docc. medievali)
Città dei Paesi Bassi (prov. Gheldria), situata alla confluenza del torrente Berkel nel fiume IJssel.Anticamente parte della regione storica [...] un lato da due basse ali poco sporgenti. Tipologicamente affine a residenze imperiali tedesche quali quelle di Paderborn e Seligenstadt cui il torrente Berkel passa attraverso le mura. Di tipologia affine al Pont des Trous a Tournai, del 1300 ca., è ...
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affine1
affine1 (o a fine) cong., letter. – Allo scopo, al fine; è seguito di solito da di con l’infinito e introduce proposizioni finali: attese il re d’Araona a. di combattersi con lui (M. Villani); tra una sonata e l’altra, ognuno accorda...
affine2
affine2 s. m. e agg. [dal lat. affinis «confinante», comp. di ad- e fines «confini»]. – 1. s. m. Si dicono affini i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, e questo rispetto a quelli; la linea (retta o collaterale) e il...