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S. Donadoni
῾ Divinità solare egiziana, che probabilmente fin dall'inizio ebbe carattere universale e centro di culto a Heliopolis (v.). Che di tale città sia originario il dio non sembra probabile, [...] dell'epoca. Per l'epoca più tarda abbiamo solo un testo di epoca etiopica (circa 730 a. C.) in cui si dichiara che i sacrifici a Heliopolis nel tempio solare son compiuti all'aperto: e cioè in un ambiente affine a quelli ora descritti. ...
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- Pratica riferibile alla street art e all’arte urbana, oggi particolarmente diffusa e popolare al punto da monopolizzarne il panorama espressivo. Si tratta della realizzazione di rappresentazioni pittoriche [...] dagli eventi di tutto il mondo che rischierebbe di penalizzare la ricerca artistica e deviarla su un’inclinazione affine al decorativismo. Tra i principali protagonisti del panorama internazionale del m.u. vanno annoverati, per quanto riguarda l ...
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GIOVANNI da Rimini
Mauro Minardi
Non si conosce la data di nascita di questo pittore riminese, operoso nella sua città tra lo scorcio del XIII secolo e il primo trentennio del XIV.
Il primo documento [...] (l'attuale Tempio Malatestiano, dove è conservato) o, secondo il giudizio di Boskovits (1988, p. 136), a un prototipo affine al Crocifisso di S. Maria Novella a Firenze. I terminali della croce di Talamello rappresentano probabilmente un riflesso di ...
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NATURA MORTA
F. Eckstein
Questo termine fu usato, per un particolare genere di dipinti della pittura parietale romana, per primo da W. Helbig, che lo scelse a causa della grande affinità che questi [...] che questi esempî, non molto numerosi del resto, non possono in nessun caso presentare una tematica concordante od affine al genere n. m. Piuttosto, queste rappresentazioni prevalentemente caratteristiche su vasi di culto funebre (alabastri, idrie ed ...
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FEGAROTTI, Giuseppe Eugenio
Elena Longo
Primogenito di una illustre famiglia di orafi e argentieri, nacque a Catania da Ernesto Fecarotta e Michela Biondi l'11 apr. 1903 (con decreto reale del 1938 [...] da Giuseppe Ferro, Operai, a scuola!, pubblicato nel 1924 a Catania dall'editore Crescenzio Galatola.
L'opuscolo è stilisticamente affine ai "Fogli di lettura" dei "Sillabario" e del "Compimento" per le scuole dei contadini dell'Agro romano e delle ...
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GIOVANNI d'Agostino
Gerd Kreytenberg
Nacque a Siena poco dopo il 1310, da Agostino di Giovanni e da Lagina di Nese, il cui matrimonio è documentato in quell'anno. Fu, come il padre e il fratello minore [...] G. doveva aver compiuto la mezza figura di Profeta nel transetto meridionale del duomo di Siena, che nel taglio del volto è affine al Cristo in trono nella pieve di S. Lorenzo a Serre di Rapolano; in questa chiesa e in quello stesso tempo il padre ...
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MALERBA, Emilio, detto Gian Emilio
Francesca Franco
Nacque a Milano il 27 nov. 1878 dall'antiquario Maurizio e da Ermenegilda Vacchini (fu registrato con i nomi Emilio Giuseppe Giovanni e adottò quello [...] sorella, La signorina Anna Maria Malerba (già Milano, collezione Malerba), costruito per larghe pennellate di colore e affine, per iconografia e stile, alla ritrattistica scapigliata di Antonio Ambrogio Alciati. Il 4 maggio dell'anno seguente sposò ...
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IFIGENIA
G. Ambrosetti
(᾿Ιºιγεᾒνεια, Iphigenīa). − Con le varianti del nome Ifianassa ed Ifigone è, secondo la versione più corrente del mito, figlia di Agamennone e Clitennestra.
Appare nell'Iliade [...] svelato il mistero della sua nascita: parte anch'egli per Micene assieme ai due fratelli.
I. era forse una divinità, affine ad Artemide, delle popolazioni pontiche: Erodoto (iv, 103) riferisce, commentando il mito, che in realtà non Artemide, ma I ...
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DANDINI, Cesare
Evelina Borea
Fratello maggiore del pittore Vincenzo e zio di Pietro anch'egli pittore, nacque a Firenze nel 1596. Allievo successivamente, al dire del primo biografo Filippo Baldinucci [...] Giuditta celeberrima -, come da Francesco Furini, il solo artista con il quale, negli anni successivi, può confrontarsi per affinità di scelte tematiche ed insistenza nel privilegiare il motivo della bellezza femminile, o efebica, quale che sia la ...
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CELESTI, Andrea
Nicola Ivanoff
Nato a Venezia nel 1637, fu discepolo di Matteo Ponzone (Zanetti) e di Sebastiano Mazzoni (Temanza), e subì l'influsso di Luca Giordano. Gli diede notorietà (1675) un [...] ciclo di Storie dell'Antico Testamento, che ricopre per intero il salone centrale della villa Delay-Maffizzoli. Stilisticamente affine ad esso è un altro ciclo biblico, proveniente dalla villa Bettoni a Limone, ora sistemato sullo scalone del palazzo ...
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affine1
affine1 (o a fine) cong., letter. – Allo scopo, al fine; è seguito di solito da di con l’infinito e introduce proposizioni finali: attese il re d’Araona a. di combattersi con lui (M. Villani); tra una sonata e l’altra, ognuno accorda...
affine2
affine2 s. m. e agg. [dal lat. affinis «confinante», comp. di ad- e fines «confini»]. – 1. s. m. Si dicono affini i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, e questo rispetto a quelli; la linea (retta o collaterale) e il...