Linguista francese (Mont-Saint-Aignan 1893 - Montpellier 1954). Studioso delle lingue slave, del tedesco e del francese, scrisse tra le altre opere Éléments de syntaxe structurale (post., 1959), grande [...] " dello stesso Chomsky, ma la sua impostazione teorica è fondamentalmente diversa. Non a caso T., con J. O. H. Jespersen (cui è per molti versi affine), è ripreso dalle scuole francesi che nascono da una critica interna alla grammatica generativa. ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] le sue 22 lettere più 6 arabe d'aumento numerico e diacritico, forma l'ordine storico-genetico dell'a. in quanto affine al fenicio, ebraico, greco e imparentati; e, per un diverso calcolo di 6 lettere, si mostra eccentrico nel sistema maghrebino. La ...
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(o Hittiti; anche Etei) Antica popolazione dell’Asia Minore, importante per la sua civiltà e l’azione politica svolta durante il 2° millennio a.C., dal 1800 circa fino al 1200, e, dopo questa data, in [...] sumeriche e babilonesi, nonché urrite. A capo del pantheon stava il dio nazionale, divinità della tempesta e della folgore, affine ad Adad assiro e a Teshup urrita; sua paredra era la dea solare di Arinna, originaria di Khattu; Telipinu corrispondeva ...
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KRIPKE, Saul Aaron
Antonio Rainone
Logico e filosofo statunitense, nato a Bayshore (New York) il 13 novembre 1940. Laureato alla Harvard University, è stato assistente alla Princeton University (1964-66) [...] , in modo tale che esso continui a riferirsi sempre alla stessa entità. Questa teoria del significato, insieme con quella affine di H. Putnam (v. in questa Appendice), ha avuto grande influenza negli anni Settanta, per via dell'utilizzazione in ...
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La scrittura e la lingua. - I più antichi esempi di scrittura del mondo cretese-miceneo sono stati trovati a Creta e risalgono a circa il 2000 a. C.: si tratta in generale di pochi segni isolati in scrittura [...] . Nessuno dei numerosi tentativi di decifrazione ha finora avuto resultati soddisfacenti. Tuttavia la lingua minoica sembra affine alle lingue anarie dell'Asia Minore: sue caratteristiche sembrano essere il prefisso dimostrativo a, i suffissi ...
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YIDDISH
Marino Freschi
. Con la progressiva diaspora dalla Palestina le comunità ebraiche si trasferirono in diversi paesi, esprimendo forme linguistiche e culturali originali, sorte da una complessa [...] nella riscoperta dei derelitti, quali incarnazioni del divino, poteva presentare un'apertura verso gl'ideali socialistici. Ma le affinità erano troppo labili per consentire a questo "inattuale" poeta di continuare prima a scrivere poi a vivere.
Anche ...
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VOGULI
Walter HIRSCHBERG
Carlo TAGLIAVINI
. Popolazione di allevatori di renne, di pescatori e di cacciatori, stanziata sulle pendici orientali degli Urali Settentrionali e Centrali, nella Siberia [...] basa essenzialmente sull'autorità paterna, anche se si possono rilevare tracce di matriarcato presso i Voguli come presso gli affini Ostiachi. La vita religiosa si riduce alla fede nell'esistenza di diversi spiriti della natura, abitanti le montagne ...
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(ladino Grischun; ted. Graubünden; fr. Grison) Stato federato della Svizzera (7105 km2 con 188.762 ab. nel 2007; densità 26,5 ab./km2). Il più vasto dei cantoni svizzeri (occupa 1/6 del territorio del [...] il gruppo romancio (nella forma locale rumàntsch) o ladino dei Grigioni (ladìn è il nome locale della parlata engadinese), affine al ladino dolomitico e ai dialetti paleolombardi. Le infiltrazioni del tedesco in punti diversi e in zone molto estese ...
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Sassoni Gruppo non omogeneo di diversi popoli germanici residenti nel 3° sec. d.C. tra l’Elba, l’Ems e l’Eider. Nell’età delle invasioni barbariche non mutarono la loro sede, ma ne ampliarono i confini [...] (allora nella grafia sopravvive l’apostrofo) se il nome termina in -s: Mr. Charles’ son «il figlio del sig. Charles». Tale -s è la continuazione della desinenza germanica *-e/o-so affine a *-e/o-si̯o che appare per es. in greco ἵππο(σ)ιο > ἵππου. ...
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Si intende per italiano regionale un italiano che varia su base geografica. Nella formula si riassume perciò il variare dell’aspetto dell’italiano e insieme il suo differente organizzarsi sul territorio [...] [...]; la pronuncia di una parola come copia altri la intende come coppia e viceversa; a fine in parte d’Italia suona come affine e altrove suona con f non rafforzata; c’è chi distingue tra la pronuncia di spazi e quella di spazzi (Poggi Salani ...
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affine1
affine1 (o a fine) cong., letter. – Allo scopo, al fine; è seguito di solito da di con l’infinito e introduce proposizioni finali: attese il re d’Araona a. di combattersi con lui (M. Villani); tra una sonata e l’altra, ognuno accorda...
affine2
affine2 s. m. e agg. [dal lat. affinis «confinante», comp. di ad- e fines «confini»]. – 1. s. m. Si dicono affini i parenti di un coniuge rispetto all’altro coniuge, e questo rispetto a quelli; la linea (retta o collaterale) e il...