Scrittore francese (Clamecy 1866 - Vézelay 1944). Autore di molte opere di storia e di critica musicale, oltre che drammaturgo, ha legato la sua fama soprattutto al romanzo ciclico Jean-Christophe (1904-12), [...] grande affresco dell'Europa tra Otto e Novecento, in cui, unendo motivi autobiografici a spunti tratti dalla vita di Beethoven narrò le vicende di un giovane musicista in lotta contro una tradizione soffocante. Pacifista e antifascista, fu insignito ...
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Pittore (Berlino 1793 - Magonza 1877). Studiò all'accademia di Dresda; venuto a Roma (1815), si legò con i Nazareni (E. Overbeck e P. von Cornelius), collaborando alla decorazione di casa Bartholdy e di [...] della religione nel museo Chiaramonti in Vaticano. Diresse poi l'istituto Städel di Francoforte (1830-43), che decorò con affreschi, composizioni religiose e ritratti, e (dal 1854) la galleria di Magonza. n Anche il fratello Johannes (detto Jonas ...
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Pittore (Handschuhsheim, Heidelberg, 1797 - Monaco di Baviera 1850); dipinse paesaggi eroici secondo la tradizione classicheggiante. Soggiornò in Italia (1826-28; 1829); lavorò nella Monaco di Luigi I, [...] dipingendo (1830-33) i ventotto paesaggi italiani ad affresco per il Hofgarten e ventitré paesaggi greci (fu in Grecia nel 1834-35) a encausto (Neue Pinakothek). Numerosi dipinti e acquarelli a Heidelberg (Kurpfälzisches Museum), Monaco (Städtische ...
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Pittore (Venezia 1745 - ivi 1825), figlio di Fabio (1701-1767), di cui seguì dapprima la maniera tiepolesca. Volse poi al neoclassico. Numerose opere a Treviso, Trieste, Ferrara. A Venezia soffitto in [...] S. Eufemia (1764) e un affresco nel pal. Mocenigo (1790). ...
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BIANCHI (Albus, Blancus), Gerardo
Peter Herde
Nacque probabilmente tra il 1220 e il 1225 a Gainago, presso Parma: il nome dei suoi genitori, Alberto e Agnese, è ricordato nell'iscrizione di un affresco, [...] contemporaneo, del battistero di Parma. Si può affermare senza alcun dubbio che studiò diritto canonico e diritto romano: la sua successiva attività nella cancelleria pontificia prova infatti come egli ...
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Pittore (Firenze 1548 - ivi 1612). Allievo di Michele di Ridolfo Ghirlandaio e di B. Buontalenti, esordì come decoratore (facciate di palazzo Cappello e del palazzetto Pitti). A Firenze, dopo un soggiorno [...] S. Maria Novella; Storie di uomini illustri, 1583-88, palazzo Capponi; Storie di s. Bruno, 1591-93, certosa di Galluzzo; affreschi nella cappella Neri in S. Maria de' Pazzi, 1598-1600; decorazioni in palazzo Pitti, 1608-09; ecc.). Di rilievo anche la ...
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CROCE (Croci, dalla Croce), Baldassarre (Baldassarino)
Laura Possanzini
Figlio di Arcangelo, nacque a Bologna (Baglione, 1642, p. 297) nel 1558. La prima notizia sicura si riferisce alla sua presenza [...] la morte di Giovanni Alberti nel 1601.
Ai primi anni del Seicento è anche da collocare l'intervento del C. nella decorazione ad affresco della basilica di S. Maria degli angeli ad Assisi.
La prima fonte (1788) che ricordi l'attività umbra dei C. è la ...
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Pittore (Firenze 1397 - Pisa 1478). Formatosi nell'ambito tardogotico di Lorenzo Monaco, fu attento alle ricerche spaziali e volumetriche contemporanee, anche grazie all'esempio di Masolino, da cui fu [...] certamente influenzato (Madonna tra i santi, 1436, affresco, Firenze, S. Miniato al Monte; Annunciazione e affreschi nella collegiata di Castiglione Olona). Dopo il 1440 manifestò un ritorno al gotico (Firenze: Crocifisso e monache oranti, 1447, S. ...
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Giotto: la nascita del linguaggio figurativo moderno dell’Occidente
Angelo Tartuferi
La formazione: Firenze, Roma, Assisi
Il luogo di nascita del fondatore della visione moderna occidentale in pittura [...] in Florence at the Dawn of the Renaissance, cit. alla nota 20, pp. 116-119.
28 Sul Polittico Stefaneschi e il frammento d’affresco, cfr. G. Ragionieri, cat. 17, in Giotto. Bilancio critico, cit. alla nota 4, pp. 151-156; A. Tomei, cat. 9, in Giotto e ...
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ALDI, Pietro
Margherita Maria Romanini
Nato a Manciano (in prov. di Grosseto) il 12 luglio 1852, entrò giovanissimo all'Accademia delle Belle Arti di Siena, dove fu alunno di Luigi Mussini. Appena ventenne, [...] . Ma l'opera che lo rese popolare fu Le ultime ore della libertà senese, esposto nel 1883 a Roma (Musei Capitolini). Affrescò, nel 1887, la Sala monumentale del Palazzo pubblico di Siena con il Convegno di Vignale e l'Incontro di Teano. Sempre nel ...
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affresco
affrésco s. m. [dalla locuz. (dipingere) a fresco] (pl. -chi). – 1. Tecnica di pittura murale che consiste nello stendere i colori, precedentemente macinati e diluiti in acqua, su uno strato di intonaco fresco: la calce dell’intonaco,...
affrescare
v. tr. [der. di affresco] (io affrésco, tu affréschi, ecc.). – Dipingere ad affresco: a. una parete; la cappella Brancacci del Carmine affrescata da Masaccio. ◆ Part. pass. affrescato, anche come agg.: una parete affrescata; una...