Riceviamo da una lettrice, studentessa universitaria, un interessante quesito che riguarda l’àmbito della fonetica. Si tratta di una questione molto tecnica e, come vedremo dalla risposta dei nostri esperti, [...] :ʃa/, razzo /'rad:zo/ e pazzo /'pat:so/.3. Un’altra soluzione è quella di reduplicare per intero il simbolo grafico dell’affricata: dunque saggiamente /saʤʤa'mente/, peggio /'pɛʤʤo/, legge/'leʤʤe/, bocciolo /boʧ'ʧɔlo/, caccia /'kaʧʧa/, faccia/'faʧʧa ...
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L’esse finale di molti cognomi è parte di un vero suffisso (apocopato) soltanto in alcuni casi, ma entra piuttosto in una terminazione atona molto frequente, che ha almeno quattro diverse origini e tradizioni [...] -is corrisponde a un suffisso italianizzabile in -ìsso apocopato, variante di -izzo con passaggio della consonante geminata da affricata a fricativa (-zz- > -ss-), e parallelo ad -àsso, -ésso, con valore diminutivo oppure di parentela o genericamente ...
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affricato
agg. [dal lat. affricatus, part. pass. di affricare «sfregare»]. – Consonante a. (o affricata s. f.): consonante che risulta da un’articolazione che nella fase iniziale è di tipo occlusivo e nella fase finale è di tipo fricativo...
affricazione
affricazióne s. f. [der. di affricato]. – Processo fonetico per cui una consonante occlusiva si trasforma in consonante affricata. Tale processo si è verificato nel passaggio dal latino classico al latino volgare per le occlusive...
Processo fonetico per cui una consonante occlusiva perde la soluzione esplosiva e assume quella fricativa, trasformandosi in consonante affricata. L'a. si è verificata nel passaggio dal latino classico al latino volgare per le occlusive velari...
Le affricate sono articolazioni consonantiche, sorde o sonore (➔ consonanti). Dal punto di vista fonetico, sono considerate come occlusive nelle quali il rilascio dell’occlusione sia particolarmente lento e assuma i caratteri di un’articolazione...