GUIDO Guinizzelli (Guinizelli)
Giorgio Inglese
Il poeta che Dante nomina in Purgatorio, XXVI, 94 ("son Guido Guinizzelli e già mi purgo / per ben dolermi prima ch'a lo stremo") è presentato dai canzonieri [...] qualche caso di rubrica accorciata).
Guinizello è diminutivo di Guinigi, e ciò porterebbe a una pronuncia con l'affricata sonora, naturalmente scempia nella pronuncia bolognese e forte in quella toscana; la grafia Guinicelli, attestata per es. dal ...
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Ludovico Ariosto (Reggio Emilia 1474 - Ferrara 1533) trascorse quasi tutta la vita a Ferrara. Frequentò la società letteraria della corte estense, che stimolò i suoi primi esperimenti letterari in latino [...] pronominale atona me, te, se; nel consonantismo qualche sibilante in luogo della palatale in settro, strassina; l’affricata palatale sonora in luogo della occlusiva velare toscana nei costanti aggiacciar «agghiacciare» e giaccio «ghiaccio», e un ...
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A Francesco d’Assisi (1181 o 1182 - 1226), fondatore dell’Ordine dei Minori, santo, e protagonista di un rinnovamento spirituale fondamentale nella storia della cristianità, le fonti attribuiscono numerosi [...] consonante (fructi, nocte, con anche l’anetimologico tucte, e sanctissime) e ‹cti›, ‹ti› intervocalici per l’affricata alveolare sorda z (benedictione, pretiose, pretiosa, rengratiate, significatione, spetialmente, con conguaglio tra -cj- e -tj- già ...
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affricato
agg. [dal lat. affricatus, part. pass. di affricare «sfregare»]. – Consonante a. (o affricata s. f.): consonante che risulta da un’articolazione che nella fase iniziale è di tipo occlusivo e nella fase finale è di tipo fricativo...
affricazione
affricazióne s. f. [der. di affricato]. – Processo fonetico per cui una consonante occlusiva si trasforma in consonante affricata. Tale processo si è verificato nel passaggio dal latino classico al latino volgare per le occlusive...