v. armi, IV, p. 459; App. II, I, p. 253
Gli armamenti fino al 1945. − Per a. si deve intendere non solo il complesso delle armi di ogni tipo, degli equipaggiamenti, degli impianti industriali capaci di [...] mostrava capace di tirare un colpo dopo l'altro senza dover essere rimesso ogni volta in batteria (poiché l'affusto a deformazione manteneva costante il puntamento), rispetto a quella riposta nella mitragliatrice, capace sì di tirare senza soste, ma ...
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FERRARI, Giovanni, detto il Torretto (Torretti)
Paolo Mariuz
Nacque a Crespano dei Grappa (Treviso) il 5 giugno del 1744 da Gaetano, scalpellino, e da Domenica Tedesco, nipote dello scultore Giuseppe [...] Pavanello, 1987, p. 138). Subito dopo il 1792 scolpi il monumento all'Ammiraglio Angelo Emo.
L'opera, firmata nell'affusto "Opus Gio: Ferrari Toreti", è considerata dalla critica come il capolavoro dell'artista e "una delle più felici creazioni della ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Andrea Bernardoni
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nella Germania di fine Trecento si assiste a una progressiva rinascita del pensiero [...] .
L’artiglieria è simile a quella presentata da Kyeser e l’elemento più innovativo è costituito da un cannone montato su affusto a due ruote. Anche in questo caso, però, come nel caso del Bellifortis, l’artiglieria è ancora accompagnata da torri da ...
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REVELLI BEAUMONT, Abiel Bethel
Filippo Cappellano
REVELLI BEAUMONT (di Beaumont), Abiel Bethel (all’anagrafe Betel-Abiel). – Figlio di Luigi e di Ferdinanda Camilla Rossi, nacque a Sciolze (Torino) [...] per l’impiego sia aviatorio sia terrestre in due versioni che differivano tra loro per la lunghezza della canna, per il tipo di affusto e il sistema di raffreddamento. La SIA non ebbe però molto successo e dopo la guerra fu presto abbandonata a causa ...
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VENERUCCI, Giovanni
Giuseppe Ferraro
– Nacque a Rimini il 2 novembre 1808, secondogenito di Carlo e di Francesca Manfroni.
Di estrazione popolana, sin da piccolo fu costretto a lavorare come operaio [...] traslata solennemente a Rimini, in un primo momento nella cappella dei caduti del Tempio Malatestiano e successivamente, su un affusto di cannone, nel famedio del cimitero.
Fonti e Bibl.: Archivio di Stato di Cosenza, Gran Corte criminale per il ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Maria Conforti
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Agli inizi dell’età moderna l’ingegneria e la costruzione di macchine ottengono un crescente [...] la mobilità dei cannoni. Dal XVI secolo i fonditori elaborano molteplici tecniche per stabilizzare il cannone sull’affusto, per risolvere il problema del rinculo e per consentire maggiore precisione nella mira e nel lancio. La sperimentazione ...
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Sono i declivî di larghezza varia e non rigorosamente determinabile, con i quali la terraferma termina nel mare: non sono soltanto linee-limiti fra terra e mare, ma intere zone. La loro conformazione è [...] quali non si avventureranno mai unità da battaglia, si può ritenere che un buon cannone da 20 centimetri, incavalcato su affusto ferroviario o autotrainato, il quale può lanciare a oltre 25 chilometri proiettili del peso di circa 120 kg., rappresenti ...
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. Per adeguarsi alle nuove possibilità, offensive dell'arma aerea, la difesa e la protezione (v. antiaerea, protezione, App. I, p. 122) si sono andate perfezionando ed organizzando con l'impegno di tutte [...] punteria a reticolo e di munizionamento incendiario, ma adatta si è dimostrata soltanto la mitragliera da 20 mm. con affusto munito di ruote che potevano togliersi all'atto dell'impiego, e con munizionamento particolarmente efficace.
I carri armati ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Tecnica (2013)
La rivoluzione del moschetto
Gregorio Paolo Motta
Uno stratega ha, indipendentemente dall’epoca in cui vive, il problema di battere il nemico sul campo di battaglia. La tattica da impiegare per ottenere [...] chiuso a un’estremità nel quale si introducevano dalla bocca la carica di lancio e il proiettile; la completava un grezzo affusto di legno fissato in un qualche modo alla canna. Il primitivo sistema di accensione della carica di lancio richiedeva la ...
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GALLERIA (etimologia incerta; forse da Galilea [v.])
Gaetano MINNUCCI
* * C. I. A.
È, genericamente, un passaggio coperto dalla caratteristica forma allungata destinato a mettere in comunicazione [...] degli esplosivi.
Per avere una maggiore rapidità di lavoro si adoperano anche due o quattro perforatrici montate su un unico affusto, per modo da poter fare due o quattro fori contemporaneamente. Il consumo delle punte o fioretti è un buon indice ...
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affusto
s. m. [dal fr. ant. affust, mod. affût; v. fusto]. – Sostegno sul quale si fissano o appoggiano le bocche da fuoco per poterle manovrare e trasportare; generalmente di legno nelle antiche artiglierie (a. a cassa), è ora di metallo,...
vomere1
vòmere1 (letter. o region. vòmero) s. m. [lat. vōmer (o vōmis) vōmĕris «aratro»]. – 1. Organo principale dell’aratro, costituito da una lama d’acciaio appuntita anteriormente e disposta di piatto col taglio inclinato rispetto alla...