Sostegno sul quale si fissano o appoggiano le bocche da fuoco per poterle manovrare e trasportare. Dai primi a. rozzi e rudimentali, i maggiori progressi si ebbero nel sec. 16°, con la distinzione fra artiglieria da campo e d’assedio: furono ideati e usati allora a leggeri e mobili (Gustavo Adolfo, sul principio del sec. 17) e altri perfezionamenti furono introdotti da J.-B. de Gribeauval, dopo la ...
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semovente Pezzo d’artiglieria il cui affusto è montato o incorporato in uno scafo corazzato, cingolato o talvolta ruotato, mosso da un motore a combustione interna. ...
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Nell’antica tecnica artiglieresca, approntamento campale di travi e tavoloni di legno, atto a costituire una piattaforma su cui veniva appoggiato l’affusto di artiglierie d’assedio, specie mortai, in modo [...] da assorbire la rilevante spinta di rinculo dell’artiglieria stessa, impedendone l’affondamento nel terreno ...
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Scienza militare
Pezzo di artiglieria di calibro superiore ai 20 mm, a canna lunga, generalmente rigata e a tiro teso. Il suo impiego richiede di massima l’installazione su apposito supporto (affusto).
I [...] gradualmente adottate nella seconda metà del 19° secolo.
L’aumento di gittata nei c. fu legato anche all’evoluzione degli affusti; nel 1894 il francese J.-A. Deport inventò quello ‘a deformazione’, in cui rincula solo la bocca da fuoco, frenata ...
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spingarda Macchina da guerra usata nel Medioevo per lanciare grosse pietre e, dopo l’invenzione della polvere da sparo, bocca di fuoco leggera e di piccolo calibro, intermedia tra le armi portatili e le [...] artiglierie su affusto a ruote. ...
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Nome collettivo delle armi da fuoco pesanti. Con l’aggiunta di particolari denominazioni che ne determinano l’impiego, si indicano le varie specialità.
Storia
Le prime a., in senso proprio, sorgono con [...] dell’a. in battaglia risale al 14° sec.; verso la metà del 15° sec. vengono introdotti i primi rudimentali affusti e, successivamente, si cominciano a fondere le a. in bronzo, mentre i proietti di pietra vengono sostituiti con quelli metallici ...
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Generale d'artiglieria (Novara 1808 - Torino 1879), durante la brillante carriera conclusa come parlamentare, continuò a coltivare gli studî matematici e fisici contribuendo notevolmente al perfezionamento [...] e potenziamento dell'artiglieria con l'introduzione dei cannoni rigati; già nel 1844 un suo affusto venne introdotto in servizio insieme con il nuovo tipo di cannone a retrocarica e ad anima liscia. Ebbe per primo l'idea dell'impiego delle polveri ...
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Generale (Torino 1754 - ivi 1817). Si segnalò nelle campagne di guerra contro la Francia rivoluzionaria; rientrato in servizio dopo la Restaurazione (1815), fu promosso maggiore generale comandante l'artiglieria [...] del regno sardo. Tecnico dei materiali d'artiglieria, ideò un carro portamunizioni per cannoni e obici, un affusto e un congegno di punteria, adottati per l'artiglieria da montagna. ...
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Scienza militare
Negli elmi, striscia di cuoio con lamine di metallo che copriva l’orecchio; i due o. si affibbiavano sotto la gola.
Nome generico di parti che, in una costruzione, in una macchina, in [...] sporgono lateralmente dal corpo principale. In artiglieria è detto orecchioniera l’incavo semicircolare praticato sulle fiancate dell’affusto per farvi appoggiare gli o. delle bocche da fuoco.
Zoologia
Specie (Plecotus auritus; v. fig.) di Mammifero ...
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Musica
Strumento a fiato in uso almeno dal 15° sec., appartenente al tipo oboe, nella cui famiglia rappresenta il basso. Aveva tubo assai lungo e, come il moderno fagotto, era provvisto di imboccatura [...] militare
In origine, nome generico delle prime armi da fuoco non portatili, sorrette da un’armatura speciale chiamata letto, culla, affusto ecc. Nell’uso moderno, tipo di artiglieria per tiro curvo, ad anima liscia, di cui sono dotate le fanterie per ...
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affusto
s. m. [dal fr. ant. affust, mod. affût; v. fusto]. – Sostegno sul quale si fissano o appoggiano le bocche da fuoco per poterle manovrare e trasportare; generalmente di legno nelle antiche artiglierie (a. a cassa), è ora di metallo,...
vomere1
vòmere1 (letter. o region. vòmero) s. m. [lat. vōmer (o vōmis) vōmĕris «aratro»]. – 1. Organo principale dell’aratro, costituito da una lama d’acciaio appuntita anteriormente e disposta di piatto col taglio inclinato rispetto alla...