Così si chiama quel ramo dell'ecologia (v.) che studia la distribuzione delle piante in rapporto ai caratteri del terréno e, in generale, del substrato nutritizio. Si è osservato da tempi remoti che terreni [...] , talora limitatamente a speciali zone climatiche, esclusive o quasi, a un dato tipo di terreno. Di qui il noto aforisma di Linneo: dignoscitur ex sola inspectione plantarum subiecta terra et solum. Gli agricoltori si valgono di tale conoscenza per ...
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Fisiologo tedesco (Berlino 1818 - ivi 1896) d'origine francese; successe a J. P. Müller nella cattedra di fisiologia di Berlino (1858); fu socio straniero dei Lincei (1853). Studiò l'elettricità animale, [...] Muskel- und Nervenphysik, 2 voll., 1875-77). In una famosa conferenza (Die sieben Welträtsel, 1880) pronunciò il noto aforisma: ignoramus et ignorabimus, con cui espresse drasticamente il suo pessimismo circa i tentativi di risolvere gli enigmi dell ...
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Scrittore danese (Srydstrup, Jütland, 1925 - Humlebaek, Copenaghen, 1999). Pose al centro della sua narrativa il tema dell'alienazione rispetto a una realtà che si rivela inconoscibile. Nel romanzo d'esordio [...] allo scheletro narrativo presente nei primi libri per lasciare spazio a collages di prosa a metà strada tra aforisma e documento: Dinosaurussens sene eftermiddag ("Tardo pomeriggio del dinosauro", 1974); Om fjorten dage ("Fra due settimane", 1981 ...
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Dottrina medica elaborata da S.F.C. Hahnemann, agli inizi dell’Ottocento, basata sul concetto che la condizione di salute è dovuta a una ‘energia vitale immateriale’ che controlla armonicamente le interazioni [...] contrariis curantur), Hahnemann elaborò una strategia terapeutica opposta, basata sul principio dei simili, sintetizzato nell’aforisma similia similibus curantur. Hahnemann asseriva che i vari medicamenti in uso, somministrati a dosi elevate a ...
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Disciplina biologica che studia la struttura e le funzioni delle cellule animali e vegetali come entità morfologiche e fisiologiche fondamentali degli organismi viventi, la loro formazione, il loro comportamento, [...] cellulare fu osservata per la prima volta da R. Remak nel 1841 e poco dopo, nel 1858, R. Virchow enunciò l’aforisma omnis cellula e cellula. Ad A. Kölliker spetta il merito di aver fondato (1844-52) l’embriologia su basi cellulari, dimostrando ...
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MARTINETTI, Piero
G. Emanuele BARIE'
Filosofo, nato a Pont-Canavese (prov. Aosta) il 21 agosto 1872, laureato in filosofia a Torino nel 1893. Studiò quindi per un anno all'università di Lipsia; nel [...] è la coscienza; la negazione della coscienza infatti non può avvenire che a mezzo della coscienza. Estrema quindi importanza dell'aforisma in cui si esprime l'intuizione di Cartesio, senza che perciò siano da accettare le conclusioni che credette di ...
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Saggista e filosofo rumeno, nato a Răşinari (Sibiu, Transilvania) l'8 aprile 1911, morto a Parigi il 20 giugno 1995. Conseguita la laurea in filosofia nell'università di Bucarest con una tesi su H. Bergson [...] sua, una rara padronanza espressiva. Estraneo al mondo accademico, vicino allo stile di Nietzsche, ricorrendo ora all'aforisma ora al breve saggio di intento moralistico nei quali ironia e disincanto si esercitano in sottili notazioni psicologiche e ...
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SIEBOLD, Karl Ernst Theodor von
Giuseppe Montalenti
Zoologo, nato a Würzburg il 16 febbraio 1804, morto a Monaco il 7 aprile 1885. Nel 1840 fu nominato professore di zoologia e anatomia comparata a [...] cellulare, e in seguito riconobbe che l'uovo si può considerare come una cellula, e modificò in omne vivum ex ovo l'aforisma di W. Harvey, ex ovo omnia. Notevoli sono anche le sue ricerche sullo sviluppo degli Insetti e di molti animali parassiti. Al ...
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rasa
Termine sanscr. polisemico che indica l’esperienza estetica nella drammaturgia e nella poetica indiane. La teoria estetica del r. nasce in ambito teatrale e si estende poi alla poetica, che ne fa [...] terribile (bhayānaka), repulsivo (bibhātsa) e meraviglioso (adbhūta). L’esperienza del r., secondo la formulazione del cosiddetto «aforisma del r.», avviene grazie alla concomitanza di quattro fattori: un’emozione primaria (sthāyin) già presente nel ...
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Puškin, Aleksandr Sergeevič
Cesare G. De Michelis
Poeta, narratore e drammaturgo (Mosca 1799 - Pietroburgo 1837); considerato il capostipite della letteratura russa moderna. Il filosofo Petr Čaadaev [...] , che ne fece A. Deschamps; e anche se i giudizi di P. su D. sono pochi e brevi (spesso in forma di aforisma), non è dubbio che il poeta russo considerava D. uno dei massimi poeti dell'umanità, anzi, come scrisse nella prefazione al Boris Godunov ...
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aforisma
(o aforismo) s. m. [dal lat. tardo aphorismus, gr. ἀϕορισμός «distinzione, definizione», der. di ἀϕορίζω «delimitare»] (pl. -i). – Proposizione che riassume in brevi e sentenziose parole il risultato di precedenti osservazioni o che,...
omne vivum ex ovo
(lat. «ogni essere vivente [proviene] dall’uovo [nel senso di «germe»]»). – Aforisma impropriamente attribuito al medico ingl. W. Harvey (sec. 17°), che nel frontespizio della prima edizione (1651) della sua opera Exercitationes...