Oratore greco (3º sec. a. C.) di Mirlea in Bitinia, di cui si hanno pochi frammenti. Risale a C. il noto aforisma che paragonava i discorsi d'Isocrate con gli atleti e quelli di Demostene con i soldati. [...] Era ammiratore di Demostene, contrario a Isocrate ...
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Scrittore belga di lingua francese (Ollignies, Hainaut, 1905 - Bruxelles 1987). Membro, con P. Nougé e R. Magritte, del gruppo dei surrealisti belgi, nelle sue raccolte poetiche unì alla pratica della [...] scrittura automatica la propensione all'aforisma, al plagio, al collage e alla boutade (Les haches de la vie, 1937; Frappez au miroir, 1939; Textes automatiques, 1976). Un posto a sé occupano Mes inscriptions, brevi componimenti scritti a partire dal ...
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Fisiologo tedesco (Berlino 1818 - ivi 1896) d'origine francese; successe a J. P. Müller nella cattedra di fisiologia di Berlino (1858); fu socio straniero dei Lincei (1853). Studiò l'elettricità animale, [...] Muskel- und Nervenphysik, 2 voll., 1875-77). In una famosa conferenza (Die sieben Welträtsel, 1880) pronunciò il noto aforisma: ignoramus et ignorabimus, con cui espresse drasticamente il suo pessimismo circa i tentativi di risolvere gli enigmi dell ...
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Scrittore danese (Srydstrup, Jütland, 1925 - Humlebaek, Copenaghen, 1999). Pose al centro della sua narrativa il tema dell'alienazione rispetto a una realtà che si rivela inconoscibile. Nel romanzo d'esordio [...] allo scheletro narrativo presente nei primi libri per lasciare spazio a collages di prosa a metà strada tra aforisma e documento: Dinosaurussens sene eftermiddag ("Tardo pomeriggio del dinosauro", 1974); Om fjorten dage ("Fra due settimane", 1981 ...
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Saggista e filosofo rumeno, nato a Răşinari (Sibiu, Transilvania) l'8 aprile 1911, morto a Parigi il 20 giugno 1995. Conseguita la laurea in filosofia nell'università di Bucarest con una tesi su H. Bergson [...] sua, una rara padronanza espressiva. Estraneo al mondo accademico, vicino allo stile di Nietzsche, ricorrendo ora all'aforisma ora al breve saggio di intento moralistico nei quali ironia e disincanto si esercitano in sottili notazioni psicologiche e ...
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Monterroso, Augusto
Ines Ravasini
Scrittore guatemalteco, nato a Tegucigalpa (Honduras) il 21 dicembre 1921 e morto a Città di Messico l'8 febbraio 2003. Dopo un'infanzia e un'adolescenza trascorse [...] y fábulas, 1986; Sinfonía concluida y otros cuentos, 1994) mescolano e condensano distinte forme letterarie: il saggio, l'aforisma, il proverbio, la poesia, ma anche la cronaca o la nota giornalistica. Il carattere ibrido della scrittura, l'economia ...
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Twardowski, Jan
Marcello Piacentini
Poeta polacco, nato a Varsavia il 1° giugno 1915. Ha iniziato a pubblicare singole poesie nel 1933, ma l'esordio in volume risale al 1937 con la raccolta Powrót Andersena [...] Postanowienie, Proponimento, in Znaki ufności). La linearità del discorso lirico, denso di colloquialismi, si risolve non di rado nell'aforisma, o nel paradosso, che non è solo figura retorica, ma punto di partenza di una visione dialettica del mondo ...
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Architetto statunitense (Boston 1856 - Chicago 1924). Tra i protagonisti della Scuola di Chicago, S. inaugurò, uno stile fortemente individuale (Auditorium Building, realizzato con D. Adler, ora Roosevelt [...] floreale si svolgono dal piano terreno fino alla fascia di coronamento con oblò che conclude il grattacielo. Il noto aforisma di S. "form ever follows function" rivela così, nella pratica, la natura di una poetica costantemente attenta al problema ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Cesare Cremonini
Marco Forlivesi
Cesare Cremonini fu per oltre cinquant’anni docente di filosofia naturale nelle Università di Ferrara e di Padova, interprete e sostenitore dell’epistemologia e della [...] ., Le orazioni, a cura di A. Poppi, 1998, pp. 17 e 19).
Questa parte dell’orazione, contrassegnata dalla ripetizione dell’aforisma «il mondo non è mai: nasce e muore continuamente», si conclude con l’affermazione del dovere dell’uomo di conoscere se ...
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Pontiggia, Giuseppe
Luigi M. Cesaretti Salvi
Scrittore, nato a Como il 25 settembre 1934 e morto a Milano il 27 giugno 2003. In seguito alla morte del padre, ucciso da ignoti partigiani nel 1943, la [...] saggistica, sempre felici per lucidità, ironia e civile consapevolezza, e per il vivace gusto dell'ossimoro e dell'aforisma: Il giardino delle Esperidi (1984); Le sabbie immobili (1991); L'isola volante (1996); I contemporanei del futuro (1998 ...
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aforisma
(o aforismo) s. m. [dal lat. tardo aphorismus, gr. ἀϕορισμός «distinzione, definizione», der. di ἀϕορίζω «delimitare»] (pl. -i). – Proposizione che riassume in brevi e sentenziose parole il risultato di precedenti osservazioni o che,...
omne vivum ex ovo
(lat. «ogni essere vivente [proviene] dall’uovo [nel senso di «germe»]»). – Aforisma impropriamente attribuito al medico ingl. W. Harvey (sec. 17°), che nel frontespizio della prima edizione (1651) della sua opera Exercitationes...