(o aforismo) Definizione che riassume il risultato di precedenti osservazioni. Il primo più noto autore di a. fu Ippocrate: Aforismi è intitolata l’opera più importante della scuola ippocratica e con questo termine si indicò nel Medioevo lo studio e la pratica della medicina. La tradizione letteraria dell’a. ebbe molti continuatori. È notissima la collezione medievale di a. in esametri leonini della ...
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Oratore greco (3º sec. a. C.) di Mirlea in Bitinia, di cui si hanno pochi frammenti. Risale a C. il noto aforisma che paragonava i discorsi d'Isocrate con gli atleti e quelli di Demostene con i soldati. [...] Era ammiratore di Demostene, contrario a Isocrate ...
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Scrittore belga di lingua francese (Ollignies, Hainaut, 1905 - Bruxelles 1987). Membro, con P. Nougé e R. Magritte, del gruppo dei surrealisti belgi, nelle sue raccolte poetiche unì alla pratica della [...] scrittura automatica la propensione all'aforisma, al plagio, al collage e alla boutade (Les haches de la vie, 1937; Frappez au miroir, 1939; Textes automatiques, 1976). Un posto a sé occupano Mes inscriptions, brevi componimenti scritti a partire dal ...
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Frase coniata da C. de Montalembert e pronunciata più volte da C. Benso di Cavour, fra l’altro, nel discorso al Parlamento con cui appoggiò l’ordine del giorno che acclamava Roma capitale d’Italia (27 [...] marzo 1861). Il motto rimase nell’uso pubblicistico e storiografico, come aforisma efficace del pensiero dello statista sulla soluzione della questione romana nella nuova situazione determinata dalla costituzione del Regno d’Italia. È ispirata a quel ...
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Scrittore danese (Srydstrup, Jütland, 1925 - Humlebaek, Copenaghen, 1999). Pose al centro della sua narrativa il tema dell'alienazione rispetto a una realtà che si rivela inconoscibile. Nel romanzo d'esordio [...] allo scheletro narrativo presente nei primi libri per lasciare spazio a collages di prosa a metà strada tra aforisma e documento: Dinosaurussens sene eftermiddag ("Tardo pomeriggio del dinosauro", 1974); Om fjorten dage ("Fra due settimane", 1981 ...
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SZYMBORSKA, Wisława (App. IV, iii, p. 572)
Marcello Piacentini
Poetessa polacca. Nel 1996 le è stato conferito il premio Nobel per la letteratura. La sua pur limitata produzione poetica si sviluppa da [...] , tra i procedimenti retorici, la ripetizione e il parallelismo che si risolvono nel paradosso, nell'arguzia, nel gioco di parole, nell'aforisma.
Nelle due ultime raccolte di versi, Ludzie na moście (1986; trad. it. Gente sul ponte, 1996) e Koniec i ...
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La sentenza è un enunciato in forma concisa, il cui contenuto ha un valore generale che non necessita di passaggi probatori. La sentenza appartiene al dominio delle figure retoriche di pensiero (➔ retorica), [...] cui talvolta mi ci vogliono addirittura due righe (Detti e contraddetti, Milano, Adelphi, 1992, p. 136)
(c) l’aforisma, «sentenza dotata di capacità definitoria [...] che contiene in una sola proposizione o in una composizione brevissima giudizi e ...
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Monterroso, Augusto
Ines Ravasini
Scrittore guatemalteco, nato a Tegucigalpa (Honduras) il 21 dicembre 1921 e morto a Città di Messico l'8 febbraio 2003. Dopo un'infanzia e un'adolescenza trascorse [...] y fábulas, 1986; Sinfonía concluida y otros cuentos, 1994) mescolano e condensano distinte forme letterarie: il saggio, l'aforisma, il proverbio, la poesia, ma anche la cronaca o la nota giornalistica. Il carattere ibrido della scrittura, l'economia ...
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Twardowski, Jan
Marcello Piacentini
Poeta polacco, nato a Varsavia il 1° giugno 1915. Ha iniziato a pubblicare singole poesie nel 1933, ma l'esordio in volume risale al 1937 con la raccolta Powrót Andersena [...] Postanowienie, Proponimento, in Znaki ufności). La linearità del discorso lirico, denso di colloquialismi, si risolve non di rado nell'aforisma, o nel paradosso, che non è solo figura retorica, ma punto di partenza di una visione dialettica del mondo ...
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Lo studio dell'antichità classica nell'Ottocento – Introduzione
Piero Treves
Quando, conformemente al modulo sallustiano dei cronisti di Guglielmo il Conquistatore, Dino Compagni delineava l'animo, [...] ch'esso ricevette, e grazie ai quali concrebbe, nel germogliare e progredire dello storicismo.
Il magnanimo aforisma bruniano dell'antichità dei moderni, come affretta l'instaurazione del concetto di progresso storico, il progressivo ampliamento ...
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aforisma
(o aforismo) s. m. [dal lat. tardo aphorismus, gr. ἀϕορισμός «distinzione, definizione», der. di ἀϕορίζω «delimitare»] (pl. -i). – Proposizione che riassume in brevi e sentenziose parole il risultato di precedenti osservazioni o che,...
omne vivum ex ovo
(lat. «ogni essere vivente [proviene] dall’uovo [nel senso di «germe»]»). – Aforisma impropriamente attribuito al medico ingl. W. Harvey (sec. 17°), che nel frontespizio della prima edizione (1651) della sua opera Exercitationes...