Vedi CASA dell'anno: 1959 - 1994
CASA (v. vol. Il, p. 379)
F. Ceci
Preistoria europea. - I numerosissimi ritrovamenti di c. preistoriche in Europa hanno favorito lo sviluppo di una serie di studi incentrati [...] II, Roma 1986; C. Pavolini, La vita quotidiana ad Ostia, Roma-Bari 1986; Y. Thebert, Vita privata e architettura domestica nell'AfricaRomana, in La vita privata dall'impero romano all'anno Mille, Roma-Bari 1988, pp. 233 309; A. Wallace Hadrill, The ...
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Vedi CAPITELLO dell'anno: 1959 - 1994
CAPITELLO (v. vol. Il, p. 321)
B. Wesenberg; P. Pensabene; C. Barsanti
Egitto. – È verosimile che il c. egiziano derivi da un effettivo impiego di decorazioni con [...] e altri centri della Penisola Iberica), e più spesso l'adozione di forme architettoniche proprie dell'arte ufficiale romana (il caso più noto è quello dell'Africaromana nel II sec. d.C. e in tutta l'età severiana).
A Roma, nel II sec., è attestata ...
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La Chiesa di Roma prima e dopo Costantino
Da Vittore (189-199) a Liberio (352-366)
Emanuele Castelli
«Io sono in grado di mostrare i trofei degli apostoli: se vai infatti sul colle Vaticano o sulla [...] vescovi che li avevano sostituiti, Sabino e Felice, i quali si rivolsero a loro volta alla ‘capitale cristiana’ dell’Africaromana, cioè alla comunità di Cartagine e al suo vescovo Cipriano, per opporre resistenza. Cipriano riunì nel 254 un sinodo ...
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Vedi PUNICA, Arte dell'anno: 1965 - 1996
PUNICA, Arte
G. Ch. Picard
G. Pesce
G. Garbini
L'arte p. rappresenta quella corrente artistica che fa capo a Cartagine. Di derivazione fenicia, essa si diffuse [...] interno; una delle case di Kerkuan però presenta un peristilio a quattro colonne. La casa a peristilio dell'Africaromana deriva dal tipo ellenistico, che fu introdotto nell'epoca punica e non fu praticamente influenzato dall'architettura italiana ...
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Vedi BASILICA dell'anno: 1959 - 1994
BASILICA
P. Gros; H. Brandenburg
Basilica pagana (v. vol. II, p. 2). - Nessun altro elemento della panoplia monumentale delle città romane è stato oggetto, nel corso [...] 1984, pp. 21-52; A. Roth Congés, Informations archéologiques, ibid., XLIV, 1986, pp. 449-454 (sulla b. di Glanum). - Africaromana: P. Gros, Byrsa III. La basilique orientale et ses abords, Roma 1985; M. Euzennat, G. Hallier, Les forums de Tingitane ...
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La carriera di un imperatore
Dal fallimento della tetrarchia alla monarchia carismatica
Umberto Roberto
La carriera di Costantino imperatore si sviluppa a partire dal fallimento del sistema tetrarchico [...] , cfr. CIL VIII 22183; V. Aiello, Costantino, Lucio Domizio Alessandro e Cirta: un caso di rielaborazione storiografica, in L’Africaromana, 6 (1988), pp. 179-196; si veda anche il commento di F. Paschoud, in Zosime, Histoire Nouvelle, I, Paris ...
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L'architettura nel mondo greco, etrusco-italico e romano: le tecniche, i materiali e gli organismi edilizi
Giorgio Rocco
Maura Medri
Cairoli Fulvio Giuliani
Le tecniche e i materiali nel mondo greco
di [...] lo scavo del saggio 6, Milano 1996, pp. 161-70; M. Spanu, L'opus reticulatum e mixtum nelle provincie asiatiche, in Africaromana XI, 1996, pp. 923-39; J. DeLaine, The Baths of Caracalla. A Study in the Design, Construction, and Economics of Large ...
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La politica con i sasanidi
Conflitti, diplomazia e nuove problematiche religiose
Andrea Piras
I primi tre decenni del IV secolo sono un periodo abbastanza tranquillo per quel che concerne il rapporto [...] e piena di contrasti, non è ancora quella delle leggi antimanichee di Valentiniano I (372) o di Teodosio I (381). L’Africaromana non è ancora quella di Agostino (nato nel 354) e della sua giovinezza vissuta all’interno della comunità manichea (373 ...
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La croce in Occidente
Il simbolo e il monogramma
Mauro della Valle
«Vexilla regis prodeunt, fulget crucis mysterium, quo carne carnis conditor, suspensus est patibulo»1. Lo splendido inno, ancor oggi [...] in lingua latina, ma sembrano comunque dominare ancora gli sviluppi del pensiero dell’Africaromana, grazie a personaggi di origini africane o mediorientali quali Giulio Africano o Arnobio, il quale, secondo quanto sostiene Girolamo, sarebbe stato il ...
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TEATRO e ODEON (v. vol. vii, p. 640 e s 1970, p. 772)
H. P. Isler
Il numero complessivo dei teatri antichi conosciuti è notevolmente aumentato, grazie a nuovi scavi e anche a una ricerca topografica [...] (p. 786). - Il sito è da identificare con zilil, Zilis: M. Euzennat, in BAMaroc, IV, 1960, p. 535 s.: M. Lenoir, in L'AfricaRomana. Atti del IV Convegno di Studio, Sassari 1986, Sassari 1987, p. 433 ss.; H. P. Isler, TGR, in, p. 174, s.v. Ad Mercuri ...
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mauro
màuro agg. e s. m. [dal lat. Maurus, gr. Μαῦρος]. – 1. a. In età romana, denominazione di una parte degli indigeni dell’Africa settentr., in partic. di quelli che costituirono l’antico regno di Mauritania, corrispondente all’odierno...
montanismo
s. m. – La dottrina di una setta cristiana sorta attorno al 172 in Frigia (e perciò detta anche eresia dei Frigi), per opera di un predicatore, Montano, presto diffusasi in tutta l’Asia Minore, l’Africa romana e altrove: si può...