Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Periodo tardoantico e medievale e mondo bizantino
Francesca Romana Stasolla
Chiara Lambert
Sara Magister
Le rete dei contatti e degli scambi: caratteri [...] Europe. Archaeology and the Pirenne Thesis, London 1983; L. De Salvo, I navicularii di Sardegna e d'Africa nel tardo impero, in Africaromana VI, pp. 743-54; E. Banzi, Carta archeologica: tracciati stradali, miliari, ponti, in Milano capitale dell ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: mondo greco e mondo romano
Elizabeth Fentress
Stefania Quilici Gigli
I tipi di colture e i sistemi di produzione
di Elizabeth Fentress
I resti più evidenti [...] . Recherches d'hydraulique romaine dans l'est algérien, Alger 1962, pp. 92-96; P. Romanelli, Topografia e archeologia dell'Africaromana, Torino 1970, pp. 260-63; B.D. Shaw, Lamasba: an Ancient Irrigation Community, in AntAfr, 18 (1982), pp. 61 ...
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HALBHERR, Federico
G. Schingo
Nacque a Rovereto il 15 febbr. 1857, da Giovanni Battista, "possidente", e da Rosa Fontana. L'H. frequentò il ginnasio, con ottimi risultati, nella città natale, nel Trentino [...] , in Riv. di storia della storiografia moderna, VIII (1987), 2-3, pp. 77-89; G. Paci, Iscrizioni romane della Tripolitania dalle carte di F. H., in L'Africaromana. Atti del VI Convegno… 1988, a cura di A. Mastino, Sassari 1989, pp. 225-233; V. La ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Vandali
Letizia Pani Ermini
I vandali
Per ricostruire la storia dei Vandali, popolazione germanica in origine [...] lungo assedio – durante il quale moriva tra il 28 e il 29 agosto Agostino – anche se di fatto la conquista ufficiale dell’Africaromana si ha con la presa di Cartagine il 19 ottobre 439, data da cui inizia il calendario della nuova era vandala. Dall ...
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SATURNO (Sāturnus)
C. Saletti
Il nome, che gli antichi facevano derivare da sero, ab sătu (Varro, De lingua Lat., v, 64; Macr., Sat., i, 10, 20; Fest., p. 202, 17 L.), a sătionibus (Fest., p. 432, 20 [...] . Le documentazioni figurate si riferiscono soprattutto al culto del dio, molto diffuso, nell'Africaromana e a Saturno-Mithra. Le numerose stele votive dell'Africa portano spesso rappresentazioni di S. sotto forma di figure secondo la maniera greco ...
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Vedi CHERCHEL dell'anno: 1959 - 1994
CHERCHEL (Iol; Caesarea)
M. Floriani Squarciapino
Città della Mauretania, sulla costa mediterranea, in Algeria. Sorse come emporio fenicio e fu chiamata Iol, forse [...] è particolarmente interessante, tanto più che vite e grano erano colture particolarmente fiorenti nell'Africaromana.
Sebbene di valore artistico assai minore, non si possono non ricordare, accanto ad una serie di rilievi e statuette dell'età punica ...
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GUIDI, Giacomo
Antonella Parisi
Nacque a Roma il 2 ag. 1884 da Ignazio e Carolina Guerrieri.
Il padre, esponente dell'alta borghesia romana, era un orientalista di fama e professore universitario e [...] scavi di Leptis Magna con un breve riassunto storico e note illustrative, Tripoli 1933; I monumenti della Tripolitania romana, in Africaromana, Milano 1935, pp. 235-253).
A Sabratha, comunque, la sua impresa maggiore, per la quale è soprattutto ...
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UTICA (Utica)
J. W. Salomonson
Città antica dell'Africa settentrionale, di origine punica. La forma semitica ed il significato del nome latinizzato in U. non si conoscono con certezza. Le rovine si trovano [...] dell'epoca repubblicana) quanto in base ai mosaici ed alle tarsie di marmo, tra i più antichi, finora noti, dell'Africaromana. Altri monumenti identificabili che si trovano nel territorio e che risalgono a questo periodo sono: i resti di due teatri ...
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TANIT
A. Brelich
Vocalizzazione convenzionale del semitico Tnt, nome della grande dea dei Fenici occidentali (Cartagine), venerata anche sotto il nome T. Pene Ba῾al ("T., volto di Ba῾al") e insieme, [...] , possono tuttavia riferirsi a lei: la statua di kourotròphos rinvenuta nel santuario presso Siagu fa pensare al diffuso culto, nell'Africaromana, di una dea Nutrix, sotto il cui nome non può celarsi che una dea indigena, forse appunto una forma di ...
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GHERIAT el-GHARBIA
A. Di Vita
Località del predeserto tripolitano a circa 340 km da Tripoli, ove sorse uno dei tre grandi forti che costituirono, da Settimio Severo in poi, la protezione più meridionale [...] vexillatio della III legio Augusta fra il 198 ed il 201 e rientra in quella colossale opera di difesa dell'Africaromana unitariamente progettata, ed in gran parte anche attuata, da Settimio Severo.
Alla luce delle scoperte più recenti le tre grandi ...
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mauro
màuro agg. e s. m. [dal lat. Maurus, gr. Μαῦρος]. – 1. a. In età romana, denominazione di una parte degli indigeni dell’Africa settentr., in partic. di quelli che costituirono l’antico regno di Mauritania, corrispondente all’odierno...
montanismo
s. m. – La dottrina di una setta cristiana sorta attorno al 172 in Frigia (e perciò detta anche eresia dei Frigi), per opera di un predicatore, Montano, presto diffusasi in tutta l’Asia Minore, l’Africa romana e altrove: si può...