Spazio e tempo dell’espansione cristiana
La geografia ecclesiastica fra III e IV secolo
Angelo Di Berardino
A partire dall’editto di Milano il cristianesimo conosce indubbiamente un decisivo e per certi [...] 3, c. 1052A). Degli ottantasette presenti, cinquantacinque (più due) vengono dalla Proconsolare (trentuno dell’AfricaVetus e ventiquattro dell’Africa Nova, ossia la Numidia orientale e la Bizacena), cinque dalla Tripolitania, ventidue dalla Numidia ...
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DIONIGI il Piccolo (Dionysius Exiguus)
Hubert Mordek
Monaco della Scizia, fu un importante tramite della cultura greca nell'Occidente latino svolgendo il ruolo di dotto traduttore, canonista e computista. [...] raccolte sistematiche dei secoli seguenti vennero composte con l'ausilio della Dionysiana: in Africa la Concordia canonum di Cresconio; in Gallia la Vetus Gallica; in Spagna, oltre a quella ordinata storicamente, la Hispana sistematica; forse persino ...
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Gregorio I, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours -, quell'aristocrazia [...] , quando venivano inviati a Innocenzo prefetto del pretorio dell'Africa (Registrum epistolarum X, nr. 16), come strumento atto Vulgata (J. Gribomont), confrontata in caso di dubbio con la Vetus e con la traduzione greca dei Settanta (P. Salmon), è ...
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GREGORIO I, papa, santo
Sofia Boesch Gajano
Nacque a Roma poco prima della metà del sec. VI, da famiglia appartenente all'élite sociale romana - "de senatoribus primis" lo definisce Gregorio di Tours [...] 600, quando venivano inviati a Innocenzo prefetto del pretorio dell'Africa (Registrum, X, n. 16), come strumento atto a la Vulgata (Gribomont), confrontata in caso di dubbio con la Vetus e con la traduzione greca dei Settanta (Salmon), è il mezzo ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] di Vittore di Tunnuna, si riunì un sinodo africano che scomunicò V. per aver condannato i Tre 736, 743, 751-52; A. Nestori, La catacomba al III miglio dell'Aurelia vetus e i sepolcri dei papi Callisto I e Giulio I, "Rivista di Archeologia Cristiana ...
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La croce in Occidente
Il simbolo e il monogramma
Mauro della Valle
«Vexilla regis prodeunt, fulget crucis mysterium, quo carne carnis conditor, suspensus est patibulo»1. Lo splendido inno, ancor oggi [...] del pensiero dell’Africa romana, grazie a personaggi di origini africane o mediorientali quali Giulio Africano o Arnobio, in corso presso l’editore Herder di Freiburg im Breisgau: Vetus latina: die Reste der altlateinischen Bibel, hrsg. von R. ...
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Tradizioni ecclesiastiche e culto costantiniano in Occidente
Il culto di Costantino nei secoli VII-XIII e la sua sopravvivenza fino a oggi
Antonio Francesco Spada
Il nome dell’imperatore Costantino [...] quando quel sovrano inasprì la guerra contro i musulmani d’Africa, la Sardegna fu nuovamente sottoposta alle incursioni moresche. D’altra del Vaticano 1992, pp. 613-625.
28 G. Spano, Bosa vetus, Bosa 1878, p. 6.
29 S. Petrucci, Storia politica e ...
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La scienza bizantina e latina prima dell'influsso della scienza araba. La concezione agostiniana del sapere...
Pasquale Porro
La concezione agostiniana del sapere e la tradizione neoplatonica latina
La [...] che circonda le terre emerse conosciute (Europa, Asia, Africa). Finché quindi non ci sono argomenti razionali da opporre logiche di Aristotele che andranno a costituire il corpus della Logica vetus, ma anche il progetto, rimasto tale, di procedere a ...
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BIBBIA
C. Bertelli
Il termine che designa comunemente questa collezione di libri ritenuti sacri dagli Ebrei e dai cristiani deriva dal sostantivo femminile latino biblia coniato, a sua volta, sul plurale [...] derivano altre versioni, tra cui si ricordano la Vecchia Latina (Vetus Latina, Itala o Italica: tali nomi designano più di una Gerasa, Na'aran e forse di Hamman Lif (Naro), in Africa.
Benché si tratti di monumenti piuttosto tardi, si deve ritenere ...
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vecchio
vècchio agg. e s. m. [lat. tardo e pop. vĕclus per il lat. class. vĕtŭlus, dim. di vetus «vecchio»]. – 1. a. Che è molto avanti negli anni, che è nell’età della vecchiaia (contrapp. a giovane e distinto da anziano, che però è molto...