MNASIADES (Μνασιάδης)
Red.
Scultore ellenistico che firma una base di statua di un archierèus (Cipro) dal santuario di Afrodite. Nessun altro scultore di tal nome è ricordato.
Bibl.: G. Lippold, in Pauly-Wissowa, [...] XV, 2, 1931, c. 2253, s. v.; Journ. Hell. Studies, IX, 1888, p. 240, n. 54 ...
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ARISTOMACHOS (᾿Αριστόμαχος)
L. Guerrini
2°. - Artista della regione dello Strimone, di cui è ricordata in un tempio di Afrodite una pittura, (oppure un rilievo ?) raffigurante tre etere che recano doni [...] votivi alla dea (Anth. Pai., vi, 208). Si è pensato che, in base a una variante del nome (᾿Αριστομένους in un manoscritto, possa identificarsi con il pittore Aristomenes (v. Aristomenes 2°) che da un poeta ...
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PANAIOS (Παναῖος)
C. Gonnelli
Nome di un satiro che cerca di usare violenza ad una ninfa o ad Afrodite su una gemma. L'iscrizione sulla gemma (C. I. G., n. 7236) è: Παναίου. ᾿Αϕροδίτη. Secondo altri [...] P. è il nome dell'artista.
Bibl.: Chabouillet, Cat. gén. des camées et pierres gravées de la bibl. impér., Parigi 1858, n. 1581, p. 217 ss.; W. H. Roscher, in Roscher, III, i, 1897-909, c. 1481, s. v ...
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TEVCRUN
G. Uggeri
Eroe su specchio prenestino (Etr. Sp., ccclxxviii) con scena mitologica oscura.
Da sinistra, con Turan (Afrodite), Menle, (Menelao), una donna sconosciuta sul fondo (Elena?), Crintha [...] (Criseide) e [J]risis (Briseide), compare T. seduto, vesùto e armato di lancia. Il Bugge intendeva "il Troiano", cioè Paride; ma forse dobbiamo identificarlo con Τεῦκρος, come suggerisce l'accostamento ...
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AKYLOS (῎Ακυλος)
A. Stazio
Supposto incisore, il cui nome ricorre su due gemme, una corniola tardo-romana con Afrodite al bagno ed Eros che regge uno specchio, ed un'altra gemma ora dispersa, con la [...] figura di un cavallo, di cui resta un calco nella collezione Stosch. In ambedue i casi il nome è in genitivo; si è quindi in dubbio se esso derivi da un norninativo Akylos, o non piuttosto da una forma ...
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LEANDRO (Λέανδρος, Leander, raro Leandrus)
C. Caprino
Giovane di Abido, località sull'Ellesponto, che durante una festa di Afrodite nella città di Sesto, sulla riva opposta di quel mare, si innamorò [...] di Ero, sacerdotessa della dea. Per incontrarsi con Ero, L. compiva ogni notte la traversata dello stretto, guidato dalla fiaccola che la donna accendeva in cima alla torre sul lido. Una notte il vento ...
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Scultore ateniese attivo verso la metà del sec. 3º a. C., soprattutto in Acaia. Per Bura fece statue di Demetra, Afrodite, Dioniso, Ilizia, tutte di marmo pentelico; per Egira la statua di Zeus seduto, [...] identificata con i resti (la testa e un braccio) di un colossale acrolito rinvenuto nel tempio, il cui stile è vicino, benché più formale e accademico, a quello dello Zeus di Otricoli ...
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Amore
A. Simon
Una delle primigenie, non generate potenze, secondo la Teogonia esiodea, divinità onnipresente e onnipotente dalle molteplici genealogie (figlio di Afrodite e di Ares, di Afrodite e di [...] divinità - il dio A. o Dieu Amour; Frau Minne o la Reine Amour (traduzione cortese di Venere-Afrodite) - riflettevano le caratteristiche e gli ideali propri di quella società aristocratica.
All'interpretazione moraleggiante del nudo fanciullo alato ...
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VENERE (Venus, etr. Turan)
J. Charbonneaux
Le origini della V. romana sono oscure e discusse; ma l'evoluzione della sua personalità e la storia del suo culto hanno un interesse psicologico e politico [...] 'epoca di Adriano e di Antonino Pio; esso associa infatti un tipo della fine del V sec., l'Ares di Alkamenes ed una Afrodite della seconda metà del IV sec., attribuita a Lisippo. Si osserverà d'altra parte che la replica più antica che noi conosciamo ...
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PRISIS (Prisis)
A. Bisi
In uno specchio bronzeo etrusco da Preneste, fra le figure che fanno corona a Menelao e ad Afrodite, è una fanciulla che appare seminascosta dalle altre, con capelli ricciuti, [...] orecchini e collana; il Gerhard legge l'iscrizione che la sovrasta come Irisis; il Fabretti Trisis; secondo il Pauli si tratterebbe della forma etrusca alterata del nome greco di Briseide (v.).
Bibl.: ...
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afrodite
s. f. [lat. scient. Aphrodite, dal nome della dea Afrodite (v. la voce prec.)]. – In zoologia, genere di anellidi marini policheti erranti, caratterizzati da parapodî con elitre coprenti, quasi per intero, il corpo dell’animale; le...
afrodisio
afrodìṡio agg. [dal gr. ᾿Αϕροδίσιος, der. di ᾿Αϕρο-δίτη «Afrodite»], letter. – 1. agg. Di Afrodite, relativo ad Afrodite, dea greca dell’amore, corrispondente a Venere della mitologia romana: afrodisio mirto (Pascoli), perché il...