Pittore greco di epoca indeterminata, di cui si ricordano una Afrodite fra Cariti ed Eroti e un Eracle triste per la sua pazzia. Fu maestro della figlia, Aristarete. ...
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Scultore greco attivo in Roma all'inizio dell'Impero. La sua firma è alla base di una Afrodite del Museo nazionale romano di palazzo Massimo, copiata, a quanto dice l'iscrizione, "da quella che è nella [...] Troade". Si tratta di una variante della Venere Capitolina ...
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Scultore ateniese attivo verso la metà del sec. 3º a. C., soprattutto in Acaia. Per Bura fece statue di Demetra, Afrodite, Dioniso, Ilizia, tutte di marmo pentelico; per Egira la statua di Zeus seduto, [...] identificata con i resti (la testa e un braccio) di un colossale acrolito rinvenuto nel tempio, il cui stile è vicino, benché più formale e accademico, a quello dello Zeus di Otricoli ...
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Pittore greco (3º sec. a. C.), amico di Arato di Sicione; appartenne alla scuola di Sicione. Tra i suoi dipinti famosa una Afrodite; celebre anche un quadro rappresentante un uomo che cerca di frenare [...] due cavalli; criticato invece perché dispersivo nei particolari era un dipinto che rappresentava una battaglia ...
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Architetto, scultore e poeta spartano (sec. 6º a. C.). Fece ad Amicle due tripodi bronzei sostenuti l'uno da una figura di Afrodite l'altro da una di Artemide. Restaurò il tempio di Atena Calcieco ("dalla [...] casa di bronzo") sull'acropoli di Sparta, decorandolo con rilievi in bronzo sbalzato ispirati al repertorio mitico arcaico, ed eseguì la statua cultuale della dea. Pare che la sua arte si ricolleghi alla ...
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Scultore, figlio di Menide, attivo intorno al 100 a. C. Il suo nome è in un'iscrizione frammentaria, trovata a Milo insieme alla celebre Afrodite, oggi al Louvre, ma poi smarrita; sicché resta incerto [...] se la firma sia in rapporto con la statua. Altra iscrizione da Tespie lo dice vincitore in un agone musicale ...
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Scultore greco (sec. 5º a. C.), forse originario della Beozia, attivo soprattutto in Beozia, ad Atene e ad Olimpia. Le fonti ricordano 12 opere fra cui l'Afrodite Sosandra (dedicata da Callia, genero di [...] Cimone, nei propilei dell'Acropoli, identificata in un tipo noto in 24 copie, generalmente usato come statua-ritratto di dame romane del 2º sec. d. C.), la statua di Apollo Alexìkakos (che era nel Ceramico ...
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Scultore bronzista della Bitinia, operoso dopo il 264 a. C., anno di fondazione della città di Nicomedia per la quale fece un simulacro di Zeus Stràtios, riconoscibile nelle monete di quella città. Famosa [...] è la Afrodite al bagno, nota da copie di marmo di età romana. ...
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Scultore ateniese (sec. 4º a. C.). Tra i massimi artisti della classicità, le sue opere vennero replicate in numerosissime copie e lodate dagli autori antichi. Enorme è stata la sua influenza in tutte [...] Menodoro ateniese (una buona copia è il torso del Palatino, al Louvre). L'opera di P. più celebrata nell'antichità era l'Afrodite di Cnido (circa 360 o 340), che rese famosa l'isola che ospitò questa immagine nuda della dea, mentre Coo ne preferì un ...
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Scultore rodio (sec. 2º a. C.), di cui Plinio ricorda un simulacro di Apollo e quelli di Latona, di Artemide e delle nove Muse, esistenti nel tempio di Apollo al portico di Ottavia, e un Apollo nudo e [...] un'Afrodite nel tempio di Giunone, a Roma. Le muse furono identificate in quelle riprodotte in due rilievi del British Museum (uno noto sotto il nome di Apoteosi di Omero opera di Archelao di Priene, l'altro scolpito su una base circolare trovata ad ...
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afrodite
s. f. [lat. scient. Aphrodite, dal nome della dea Afrodite (v. la voce prec.)]. – In zoologia, genere di anellidi marini policheti erranti, caratterizzati da parapodî con elitre coprenti, quasi per intero, il corpo dell’animale; le...
afrodisio
afrodìṡio agg. [dal gr. ᾿Αϕροδίσιος, der. di ᾿Αϕρο-δίτη «Afrodite»], letter. – 1. agg. Di Afrodite, relativo ad Afrodite, dea greca dell’amore, corrispondente a Venere della mitologia romana: afrodisio mirto (Pascoli), perché il...