fede e astuzia
Gian Mario Anselmi
Concetti fondamentali nel pensiero di M., si trovano spesso uniti in rapporto contrastivo nella sua riflessione antropologica (erano, d’altro canto, motivi assai diffusi [...] 1999, pp. 293-94 note 3 e 5).
La fede resta, comunque, virtù fondamentale: nel cap. viii, elencando i crimini di Agatocle tiranno di Siracusa, assunto a esempio di come «per scelera» è possibile pervenire al principato, M. sottolinea che «non si può ...
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CAMELI, Francesco
Nicola Parise
Non si sa molto della vita di questo canonico, vicentino di origine, esperto di numismatica, che era attivo a Roma nella seconda metà del secolo XVII. Si sa che da giovane [...] degli esemplari. Un breve elenco comprendeva monete dei "re" di Sicilia (p. 150), ed affiancava ai pezzi di Finzia, Agatocle, Ierone, Pirro, ricordati due pagine prima, conî di età medievale e moderna. Per le monete repubblicane romane non si dava ...
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PUNICHE, GUERRE
Arnaldo Momigliano
. Si designano con tal nome tre guerre fra Roma e Cartagine avvenute rispettivamente tra gli anni 264 e 241 a. C. (con una ripresa nel 238 a. C.); 219 e 201; 151 e [...]
Nel programma era la ripresa del tentativo dell'ultimo grande difensore dell'ellenismo in Sicilia contro i Cartaginesi, Agatocle. Roma (pure essendone scarsamente consapevole) per il fatto stesso di essersi posta contro Cartagine, veniva ad assumere ...
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SELINUNTE (Σελινοῦς, Sclīnus)
Ettore Gabrici
Antica città greca, nella parte occidentale della costa meridionale della Sicilia. Il nome deriva dalla pianta di σέλινον "apio", che vegeta sulle colline [...] Siracusa. Ciò avvenne ad esempio nel 397 a. C., quando Dionigi distrusse Mozia (Diod., XIV, 47, 6) e nel 307 quando Agatocle tornò dalla prima impresa in Africa (Diod., XX, 56, 3). Ma pare certo che il confine interno tra la ἐπικράτεια di Cartagine ...
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VIBO VALENTIA (A. T., 27-28-29)
Giuseppe ISNARDI
Giulio GIANNELLI
Nicola NICOLINI
VALENTIA Città della Calabria in provincia di Catanzaro, centro principale della fertile e popolosa zona di altipiano [...] dei Bruzî, salvo i brevi periodi di indipendenza apportatile dalle spedizioni di Alessandro d'Epiro (336-331 a. C.) e di Agatocle (294 a. C.). Dopo la spedizione di Pirro, pare sia rientrata nell'orbita di Locri (v.). Nel 236, secondo Velleio, o ...
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Vedi MEDMA dell'anno: 1961 - 1995
ΜEDMA (v. vol. IV, p. 959)
S. Settis
Studi recenti hanno insistito in primo luogo sulle origini e la persistenza del nome, nelle due forme già attestate in età greca [...] altre comunanze d'eventi con Hipponion potrebbero suggerire, per analogia, vicende legate all'espansione brettia e all'intervento di Agatocle.
Il passo di Tucidide citato sopra e la breve descrizione, probabilmente di seconda mano, di Strabone (VI, 1 ...
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Secondo la notizia di Polibio, che lo fa quarantacinquenne nel 202 a. C., quando si trattava la pace con Roma, sarebbe nato nel 247. Il padre, venendo in Ispagna, gli avrebbe fatto giurare odio eterno [...] , che aveva felicemente terminata la guerra di Spagna, meditò di passare in Africa come già avevano fatto Attilio Regolo ed Agatocle e aveva tentato di fare Pirro; e nella primavera del 204 sbarcò presso Utica. I Romani andavano ricuperando ad una ...
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STRATEGHI (στρατηγοί)
Arnaldo Momigliano
Il termine generico per il comandante militare (stratego) è passato a significare in molte parti del mondo greco ed ellenistico cariche specifiche di vario genere, [...] è notevole il frequente sostituirsi di strateghi normali con strateghi con pieni poteri, che fornisce a Dionisio e Agatocle il primo passo verso la tirannide. Tra i grandi stati ellenistici assume fondamentale importanza lo stratego in Egitto ...
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PIREO (Πειραιεύς; A. T., 82-83)
Aldo SESTINI
Doro LEVI
Città della Grecia, con porto sul Mare Egeo, situata a 37° 57′ lat. N. e 23° 39′ long. E. Si può dire che oggi formi un unico aggregato urbano [...] in luce si possono ricordare ancora quelli d'un santuario di Dioniso eretto da un Dionisio di Maratona, figlio di Agatocle, per l'associazione dei Dionisiasti. Di numerosi piccoli santuarî di divinità straniere, per il culto di schiavi e di meteci ...
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Fernández de Córdoba y Aguilar, Gonzalo
Jean-Louis Fournel
Jean-Claude Zancarini
Nato nel castello di Montilla (presso Cordova, in Andalusia) il 1° settembre 1453, F. – noto in Italia nella sua epoca [...] specie di Scipione moderno non trovi posto nella galleria degli exempla machiavelliani, accanto a Cesare Borgia, Luigi XII, Giulio II, Agatocle e tanti altri (fra cui perfino un Oliverotto da Fermo). Va aggiunto che il portavoce di M. nell’Arte della ...
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fortuna
s. f. [lat. fortūna, der. di fors fortis «caso, sorte»]. – 1. Propriam., nome di un’antica divinità romana, personificazione della forza che guida e avvicenda i destini degli uomini, ai quali distribuisce ciecamente felicità, benessere,...
mamertino
agg. e s. m. [dal lat. Mamertinus, der. di Mamers -ertis, Mamerte]. – 1. Propriam., relativo a Mamerte, nome osco del dio della guerra corrispondente al dio Marte dei Latini. In epoca romana fu chiamata città m. (lat. Mamertina civitas)...