L'Ottocento: scienze mediche. Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Bernardino Fantini
Lo studio eziopatologico delle malattie infettive
Il XIX sec. rappresenta una fase fondamentale nello [...] quanto la specificità dei sintomi e la loro costanza sono legate alla specificità del germe.
Nel 1878 Koch isolò l'agenteeziologico dell'infezione delle ferite e su tale base sviluppò una teoria della specificità dei germi patogeni per cui "a ogni ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Medicina e sanità pubblica
Gilberto Corbellini
Paolo Mazzarello
Agli albori dell’Unità d’Italia la forza dei processi di trasformazione politica della penisola investì in pieno anche la cultura e la [...] ’Università di Montevideo, descrisse una malattia infettiva dei conigli che definì mixomatosi e che riconobbe generata da un agenteeziologico invisibile, diverso dai batteri e da altri parassiti allora conosciuti: si trattava di un virus. Le prime ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. La genesi della vaccinologia
Anne-Marie Moulin
La genesi della vaccinologia
Il termine vaccinologia è stato coniato nel 1975 dal celebre [...] rivestimento di natura glucidica del meningococco, l'agenteeziologico della meningite cerebrospinale epidemica, ecc.) viene e batteri; ciononostante già altri e ben più temibili agenti patogeni ci minacciano. Questi ultimi abitano in un organismo ...
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Malattie
Mirko D. Grmek
Introduzione
I termini che nelle diverse lingue vengono usati per indicare la malattia appartengono, per la loro etimologia, a più campi semantici: essi rinviano sia alla mancanza [...] realtà 19, in quanto le ultime due categorie concernono i fattori eziologici e non gli stati patologici (v. tabella).
In questa in un organismo dal momento della sua esposizione all'agente patogeno fino alla completa guarigione o alla morte. Questa ...
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La seconda rivoluzione scientifica: introduzione. Le specificita della materia vivente
Gilberto Corbellini
Le specificità della materia vivente
Apartire dalla seconda metà dell'Ottocento le scienze [...] patogeni.
I criteri indiretti ed epidemiologici per stabilire il ruolo di un agente infettivo nell'eziologia di una malattia hanno stimolato l'elaborazione di procedure di analisi causale in relazione alle malattie cronico-degenerative. Nel caso ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Dalla patologia cellulare alla patologia molecolare
Paolo Mazzarello
Dalla patologia cellulare alla patologia molecolare
A partire [...] Philadelphia nell'85% dei casi di leucemia mieloide cronica).
Altre teorie eziologiche furono formulate con l'identificazione di fattori quali virus oncogeni e vari agenti chimici e fisici (energia radiante, traumi, fattori termici) in grado di ...
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La seconda rivoluzione scientifica: scienze biologiche e medicina. Epidemiologia
Alessandra Parodi
Paolo Vineis
Epidemiologia
Il termine epidemiologia rimanda all'antico significato di epidemia, ossia [...] malattie da un punto di vista descrittivo ‒ non eziologico ‒ nella loro distribuzione spazio-temporale, aprendo una ulteriore però, conteneva in sé una difficoltà: il concetto di agente microscopico come causa unica, necessaria e sufficiente non era ...
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eziologico
eziològico (o etiològico) agg. [dal gr. αἰτιολογικός] (pl. m. -ci). – Attinente all’eziologia, soprattutto nel sign. medico: diagnosi e., che precisa l’agente causale (detto anche agente e.) di una malattia; terapia e., che tende...
stafilococco
stafilocòcco s. m. [lat. scient. Staphylococcus, comp. di staphylo- «stafilo-» e -coccus «-cocco»] (pl. -chi). – Genere di batterî della famiglia micrococcacee, aerobî e facoltativamente anaerobî, gram-positivi: sono immobili,...