Con questo termine si designano oggi tutti i tumori maligni (v.). Questi sono costituiti da proliferazioni cellulari atipiche, apparentemente spontanee, ad accrescimento progressivo, senza capacità di [...] dell'organismo, confortavano l'ipotesi dell'intervento causale d'un agente vivo. La letteratura è ricca di lavori, nei quali di attività cicatriziale ai margini. Dal punto di vista eziologico, nelle piante, il cancro ha un'origine prevalentemente ...
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Con questa denominazione venivano indicati in passato tutti i processi morbosi caratterizzati da acuta o rapidamente ingravescente compromissione cerebrale con sintomatologia multiforme variabile, accompagnata [...] e. primitive di origine quasi certamente virale, ma in cui l'agente patogeno è ignoto. Essa si differenzia dalle e. B, per l le altre e. si aggiunge la complessità del problema eziologico e delle soluzioni ipotetiche proposte per esso. Ritenuta ormai ...
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GATTO (dal lat. cattus [Palladio] di origine celtica; lat. scient. Felis; fr. chat; sp. gato; ted. Katze; ingl. cat)
Oscar DE BEAUX
Nino BABONI
Gabriella ARUCH SCARAVAGLIO
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Nome volgare applicabile [...] , malattie che possono talvolta avere anche un substrato eziologico di natura infettiva, ma dove il microrganismo ha è sostenuta o dall'Achorion Quinckeanum, agente del favo del topo, o dall'Achorion Schönleinii, agente del favo dell'uomo. L'erpete ...
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POLIOMIELITE (XXVII p. 665; App. II, 11, p. 567)
Gaetano GIORDANO
Le condizioni tecniche di accertamento eziologico enormemente migliorate, le approfondite indagini epidemiologiche condotte con larghezza [...] nervosa con o senza espressione paralitica.
Terapia e profilassi. - Una terapia "eziologica" della p., rivolta cioè alla distruzione o neutralizzazione dell'agente della malattia, ancora oggi non esiste; nel campo dei presidî terapeutici sussidiarî ...
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. Gravissima infezione dell'uomo e degli animali caratterizzata da tumefazione, da produzione di gas, da necrosi di tessuti, da gravi fenomeni d'intossicazione generale; rientra nel gruppo dei processi [...] , sono dotate d'una formidabile resistenza a tutti gli agenti antibatterici), inquinano i foraggi e le acque. Per queste classico solo per la possibile localizzazione dell'elemento eziologico specifico a carico delle pareti gastriche.
Edema maligno ...
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REUMATISMI e PSEUDOREUMATISMI (XXIX, p. 172)
Flaviano MAGRASSI
Lo sviluppo attuale degli studî eziologici, clinici ed anatomo-patologici ha portato ad affermare sempre più decisamente la identificazione [...] associazione tra virus e batterio, a costituire un vero e proprio binomio eziologico (come si ammette, ad es., anche per la scarlattina, tra in estensione e in importanza, specie per gli agenti infettivi del tipo degli ultravirus. Queste ultime sono ...
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Il cimurro (da non confondersi con la morva nasale del cavallo, volgarmente detta cimurro, moccio) è una malattia contagiosa, diffusa in ogni paese; colpisce specialmente i giovani cani, da pochi mesi [...] con esito spesso letale.
Alcuni autori attribuiscono valore eziologico solo a un batterio visibile, coltivabile e però accettano le vedute del Carré e individuano il vero agente causale nel virus filtrabile, la cui azione patogena sarebbe complicata ...
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Emisferi cerebrali
Henry Hecaen e Giovanni Berlucchi
di Henry Hecaen e Giovanni Berlucchi
EMISFERI CEREBRALI
Dominanza cerebrale
di Henry Hecaen
sommario: 1. Introduzione. 2. Emisfero sinistro. a) Dominanza [...] locale nelle regioni del nucleo gigantocellulare di un agente colinergico a lunga durata, il carbacolo, e Jasper (v., 1954) insistono soprattutto sul ruolo eziologico della lesione cerebrale relegando in sottordine la predisposizione, mentre Conrad ...
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L'uomo da sempre cerca di accrescere le sue possibilità nella lotta e negli sport. In parte questi tentativi si basano su norme dietetiche oppure su metodi per potenziare i muscoli. Sostanze stimolanti, [...] che comporteranno la ricerca di nuovi e più potenti agenti farmacologici.
Le competizioni di alto livello spesso creano del tutto delineata che deriva, da un punto di vista eziologico e patogenetico, da un lavoro protratto o eccessivo, e insorge ...
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Morbilità
Mirko D. Grmek
sommario: 1. Concetti e metodi. a) Orientamenti attuali dell'epidemiologia e definizione dei criteri di misura della morbilità. b) La malattia e le malattie: il problema della [...] nosografia contemporanea, sta nel fatto che il criterio eziologico e quello strutturale si sovrappongono e che fino che si succedono in un organismo umano dall'esposizione all'agente patogeno fino alla morte (v. Lilienfeld e Lilienfeld, 1980 ...
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eziologico
eziològico (o etiològico) agg. [dal gr. αἰτιολογικός] (pl. m. -ci). – Attinente all’eziologia, soprattutto nel sign. medico: diagnosi e., che precisa l’agente causale (detto anche agente e.) di una malattia; terapia e., che tende...
stafilococco
stafilocòcco s. m. [lat. scient. Staphylococcus, comp. di staphylo- «stafilo-» e -coccus «-cocco»] (pl. -chi). – Genere di batterî della famiglia micrococcacee, aerobî e facoltativamente anaerobî, gram-positivi: sono immobili,...