agerpublicus
In Roma antica, il territorio appartenente allo Stato romano, in gran parte frutto delle confische effettuate dai romani a danno delle popolazioni vinte. Il principio generale che regola [...] tale ager, sia nell’età repubblicana sia in quella imperiale, è l’impossibilità per i privati di acquisirne la piena proprietà, salvo espressa autorizzazione legislativa. ...
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Città del Lazio, capitale della Repubblica Italiana; capoluogo di regione e città metropolitana (Comune di 1.287,4 km2 con 2.813.365 ab. nel 2021).
Il problema dell’etimologia del nome di Roma si era presentato [...] ai successi bellici, degli schiavi nel lavoro della terra a danno dei salariati e clienti. Il possesso dell’agerpublicus, teoricamente aperto a tutti, si limitava sempre più ai grandi proprietari che avevano la possibilità di sfruttarlo. Alla ...
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1. Console nel 238 a. C., combatté vittoriosamente contro i Liguri; occupò inoltre la Sardegna. 2. Suo figlio, magister equitum dopo la battaglia di Canne, console nel 215, difese Cuma da un assalto di [...] a Gaio Licinio Stolone e L. Sestio (aggiornata, probabilmente, nella prima metà del 2º sec. a. C.), per cui le parti di agerpublicus in possesso di privati eccedenti i 500 iugeri (750 per chi avesse un figlio, 1000 per chi ne avesse due o più ...
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(lat. Icilii) Gens plebea romana che svolse un ruolo importante nelle lotte contro il patriziato nel 5° sec. a.C.
Lucio Icilio (L. Icilius), tribuno della plebe (456 a.C.), ottenne per i tribuni il diritto [...] di convocare il Senato; secondo la tradizione fu autore della lex Icilia che dichiarava agerpublicus l’Aventino. Promesso sposo di una giovane plebea, Virginia, la difese contro il patrizio Appio Claudio, e dopo la morte di lei, sollevò il popolo e ...
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1. Tribuno della plebe (456 a. C.). Ottenne per i tribuni il diritto di convocare il senato; secondo la tradizione sarebbe autore della lex Icilia che dichiarava agerpublicus l'Aventino. Fidanzato di [...] Virginia, la difese contro Appio Claudio e dopo la morte di lei sollevò il popolo, occupò il Monte Sacro e trattò col senato, ottenendo la citazione in giudizio di Appio Claudio e l'immunità per quelli ...
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Nella denominazione datagli dai Romani, il fertile territorio di Capua. Per punire quella città del suo passaggio ad Annibale dopo Canne, fu dichiarato agerpublicus populi Romani (211 a.C.). Vi furono [...] dedotte le colonie di Liternum e Volturnum (194), ma gran parte finì in mano a privati. Tentativi di spartizione si ebbero con Tiberio Gracco (133), M. Giunio Bruto (83), Cesare (59) ...
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Tribuno della plebe (63 a. C.), autore di una proposta di legge agraria, che prevedeva l'istituzione di una commissione di dieci membri, in funzione per cinque anni, con il compito di operare una distribuzione [...] di agerpublicus ai veterani di Pompeo, in Italia e fuori d'Italia; a essa si oppose Cicerone, console di quell'anno, con le orazioni De lege agraria. ...
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SCHIAVITÙ
Emilio Gabba e Raimondo Luraghi
1. Schiavitù nel mondo antico di Emilio Gabba
2. Schiavitù nell'età moderna di Raimondo Luraghi
Schiavitù nel mondo antico
di Emilio Gabba
Considerazioni [...] sul lavoro schiavile. A creare questa situazione concorrevano vari fattori: disponibilità di terra per la crescita dell'agerpublicus dopo le confische e le conquiste; possibilità di investire le ricchezze tratte dalla vittoria per le classi alte ...
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DE RUGGIERO, Ettore
Maria Elefante
Nacque a Napoli il 20 ag. 1839 da Celestino ed Emilia Nudi. Il padre, ricco proprietario, non incolto, assicurò al giovane una buona educazione, che fu, secondo le [...] costante negli studi del D. anche quando si volse a ricerche romanistiche (cfr. le voci Agrariae leges e Agerpublicus, rispettivamente in Enciclopedia giuridica ital., Napoli 1883-84, e Diz. epigrafico di antichità romane, Roma 1886).
Nel 1861 ...
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CARDINALI, Giuseppe
Piero Treves
Nacque a Roma l'8 giugno 1879 da Fortunato e da Marianna Ricci. Di famiglia borghese non disagiata né incolta, si iscrisse alla facoltà di lettere dell'università di [...] 3, p. 7), di affermare, contro il Niese e lo stesso De Sanctis, l'arcaicità della istituzione e dello sfruttamento dell'agerpublicus, il cui possesso, invece, si riteneva "fosse assurto ad un rilevante sviluppo soltanto al principio del II sec. a. C ...
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