Piangere nella propria lingua«Se mi commuovo così è perché tanti anni fa mia madre è emigrata verso un Paese di cui non conosceva la lingua, e per me quella è la solitudine pura». A chi in conferenza stampa [...] che quei fascisti non riescano ad ampliare i loro orizzonti?».Vestiti, materia e animali parlantiNon c’è dubbio che l’aggettivo politico e il sostantivo politica siano state le parole più pronunciate in tutte le lingue, specialmente nei primi giorni ...
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Tommaso Giartosio, una delle voci del programma radiofonico Fahrenheit di Radio3, è in realtà tante cose: saggista, poeta, narratore, traduttore. Questa notevole apertura alare – di solido stampo umanistico [...] , in Giartosio, Alfabeti, I, II, III; «Certe lettere […] rimangono costruzioni relativamente anodine: D, l’obeso; E, il tenone uncinato; F, in aggetto; J, l’amo o il pastorale capovolto» (Leiris) vs «Ma la J, un Jolly, rideva: di cosa? La Q aveva in ...
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Non credo di rischiare di sbagliare di grosso se dico che Geno Pampaloni (Roma, 25 novembre 1918 - Firenze, 17 gennaio 2001) sia stato il critico militante per eccellenza. Proprio in quanto tutte le sue [...] quasi come il fumo verde e acre di un rogo» (Moravia); e fino alla coppie di aggettivi divaricati che scattano soprattutto in presenza di un aggettivo afferente ai sensi (una delle poche indulgenze alla prosa d’arte): «Una sensualità al tempo stesso ...
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«I quattro studi raccolti in questo libretto (cui se ne aggiunge un quinto, in appendice, di natura stravagante) – scriveva Dante Isella nell’Avvertenza a Le carte mescolate. Esperienze di filologia d’autore, [...] , particolarissimo, come quello che a capo di verso colloca un trisillabo sdrucciolo iniziante per vocale: nell’unità del sirrema aggettivo-sostantivo, già ‘slogato’ dall’arcatura, lo strappo della dialefe [tra bianchi e Omeri], se si può dire, che ...
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Se la chiarezza è la cortesia del filosofo, come scriveva Ortega y Gasset (1929/1957), quando si tratta di un comunicatore pubblico quella stessa chiarezza diventa deontologia. La salienza delle comunicazioni [...] a scopo pubblico, alle quali ci riferiremo con l’aggettivo istituzionali, non è certo una novità: basta pensare, ad esempio, come già vent’anni fa la questione fu affrontata nei Risultati del progetto di ricerca della Scuola Superiore della Pubblica ...
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I deonimici provenienti dal francese antico e dal francese otto-novecentesco sono 131 (così in Caffarelli 2020: pp. 125-139). Già nelle esemplificazioni di de Fazio 2024, nell’articolo di apertura a questa [...] jeans, uniformi’, dalla città di Nîmes, situata in Linguadoca, nella Francia meridionale. Attitudini umaneIn alcuni casi gli aggettivi derivati da antroponimi possono indicare le qualità morali di una persona che si distingue per azioni significative ...
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Carlo Picozza, Fausto Raso e Santo StratiS.O.S. Scrittura. Primo soccorso linguisticoRoma, Media&Books, 2020 Il volume S.O.S. Scrittura. Primo soccorso linguistico di Carlo Picozza, Fausto Raso e Santo [...] in -a essendo di genere femminile). In incognito: «non: in incognito - Il cantante è giunto a Roma incognito. L’aggettivo viene dal latino incognitus» (p. 70). A livello fonologico, Egida «pronuncia sdrucciola: ègida» (p. 54), in quanto dal lat ...
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Il nome proprio può essere motore dell’azione narrativa. Che contenga o no particolari elementi simbolici, e talvolta anche indipendentemente dalla sua etimologia ancora trasparente, il nome si fa generatore [...] è tutta giocata sul nome insopportabile del protagonista – e si noti la parziale coincidenza del significante (pros-) tra aggettivo e sostantivo – Prosdocimo (chissà se l’avevano letta Gadda, che così battezza il timido e tergiversante protagonista ...
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Analizzando bene le motivazioni che hanno portato alla formazione di cognomi legati al territorio, cioè ai toponimi, alla geografia, al luogo di residenza, bisogna distinguere due grandi categorie.La prima [...] ; si aggiungano i tanti esempi – documentabili anche nei repertori moderni di soprannomi – in cui il nome di città (o l’aggettivo corrispondente) viene attribuito a chi vi si è recato o vi ha risieduto per qualche tempo, quale che sia la ragione; non ...
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Θάλαττα, Θάλαττα! così gridavano Diecimila mercenari greci, secondo lo storico ateniese Senofonte (V sec. a. C.) nell’Anabasi, alla vista in lontananza del mare. Θάλαττα, Θάλαττα! Mare, mare! Così, in [...] una parola per indicare il colore ‘blu’ con il quale genericamente si definisce il mare: Omero usava numerosi aggettivi (γλαυκός, ἠεροειδής ἰοειδής, μαρμάρεος, μέλας, οἶνοψ, πολιός, πορφύρεος), mentre agli inizi del XX secolo il poeta Kostìs Palamàs ...
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aggettivo
(ant. adiettivo e addiettivo) s. m. [dal lat. tardo adiectivum (nomen), der. di adicĕre «aggiungere», traduz. del gr. ἐπίϑετον (ὄνομα)]. – Parte del discorso che esprime gli attributi di qualità, quantità, ecc. della persona o della...
aggettare
v. intr. [der. di aggetto] (io aggètto, ecc.; aus. essere). – Sporgere in fuori, detto soprattutto di elementi architettonici, come cornici, bozze, ecc. ◆ Part. pres. aggettante, anche come agg.: elementi aggettanti.
Parte del discorso, che esprime gli attributi di qualità, quantità ecc. della persona o della cosa indicata dal sostantivo a cui è riferito. L’a. è passibile di determinazione morfologica o sintattica comparativa. Nelle lingue indoeuropee, di...