Dall’originario significato di dischetto di metallo coniato per le necessità degli scambi, avente lega, titolo, peso e valore stabiliti, per estensione tutto ciò che, nei vari periodi e paesi, funge da [...] . Davidson, H. Minsky). Alcuni economisti hanno concentrato la loro attenzione sulla definizione stessa di m., chiedendosi quale aggregatomonetario sia in relazione stabile con il reddito, i prezzi e altre variabili reali del sistema economico. Sono ...
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Federal Reserve
L. Randall Wray
La F. R. fu istituita con il Federal Reserve Act del 1913, per "assicurare elasticità alla valuta, offrire i mezzi per riscontare le cambiali commerciali, istituire un [...] Volcker annunciò un cambiamento radicale: la F. R. avrebbe adottato come suo obiettivo il tasso di crescita dell'aggregatomonetario M1, e avrebbe abbandonato il riferimento ai tassi d'interesse. In pratica,allo scopo di controllare la crescita della ...
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MONETARISMO
Fabio C. Bagliano
Giancarlo Marini
(App. IV, II, p. 499)
Dagli anni Cinquanta all'inizio degli anni Ottanta la teoria economica nota con il nome di m. ha rappresentato la principale alternativa [...] soprattutto la spesa pubblica − in funzione anticiclica, a cui il m. contrappone la crescita programmata degli aggregatimonetari come strumento per ottenere il controllo del livello dei prezzi, lasciando al settore privato dell'economia − ritenuto ...
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Origini e organizzazione
La Banca centrale europea (BCE) è stata fondata nel giugno 1998 e ha assunto la piena responsabilità della politica monetaria nell'area dell'euro il 1° gennaio 1999. La sua creazione [...] 65). La BCE si pone come obiettivo il controllo dell'aggregato M3 (la somma delle banconote e monete in circolazione, aprile-giugno 2001, quando raggiunse il 3,1%. La politica monetaria della BCE può essere suddivisa in tre fasi: dall'inizio del ...
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Economia
In economia, il termine ha più significati: il valore in denaro di beni; i beni stessi in cui il denaro è investito o, più comunemente, l’insieme dei beni destinati a impieghi produttivi per ottenere [...] agente la nozione di c. è legata a quella di reddito monetario, perché coincide con la ricchezza capace di fornire un reddito, effettivo mercato, perché l’investimento sia conveniente. A livello aggregato, s’ipotizza che l’efficienza marginale del c. ...
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Impresa che compie operazioni di raccolta di fondi ed eroga crediti non trasferibili sul mercato.
Funzione creditizia e monetaria
La b. contemporanea è il risultato di due processi evolutivi. Il primo [...] disponibili a vista detenuti dal pubblico nei confronti delle b. sono ricompresi, nelle statistiche ufficiali, nell’aggregato della massa monetaria, comprendente anche i contanti. La rete delle carte di credito, la diffusione delle carte bancomat e ...
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ITALIA (XIX, p. 693; App. I, p. 742; App. II, 11, p. 72)
Mario Cataudella
Giuseppe de Meo
Giovanni Spadolini
Ignazio Baldelli
Alessandra Briganti
Fortunato Bellonzi
Carlo Melograni
Confini. - Con [...] 1960-1976 si è più che sestuplicato, ma la maggior parte dell'aumento è di carattere monetario, dovuto cioè alla lievitazione dei prezzi. In termini reali, l'aggregato stesso risulta aumentato come da 100 a 218: in altre parole la quantità di beni e ...
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INFLAZIONE (XIX, p. 214; App. II, 11, p. 33)
Giovanni Palmerio
Definizione. - Per i. s'intende un aumento prolungato del livello dei prezzi, che può essere di diversa entità. Se l'incremento è molto [...] si dà di M (problema a cui abbiamo accennato precedentemente). In generale gli economisti tentano di definire la massa monetaria come quell'aggregato che ha una relazione più stabile con il livello dei prezzi o con il reddito nazionale, ma non sempre ...
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(XII, p. 437; App. II, I, p. 759; III, I, p. 468; IV, I, p. 577)
Il problema del d. e del disavanzo p. di un aggregato convenzionale di istituzioni pubbliche operanti fuori mercato, denominato Pubblica [...] che, ceteris paribus, cresce al crescere della quota di finanziamento monetario, e quella del tasso di cambio. Entrambe concorrono a determinare la dinamica complessiva della domanda aggregata, e quindi quella dell'occupazione, dell'inflazione e dei ...
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Risparmio
Claudio Sardoni
(XXIX, p. 453; App. II, ii, p. 721; III, ii, p. 625; V, iv, p. 539)
Tendenze del tasso di risparmio negli anni Novanta
Nel 1995 il Fondo monetario internazionale rilevava che [...] importante elemento per spiegare la tendenza del tasso di r. aggregato è la distinzione fra il tasso di r. del quelli operanti nelle economie di mercato. Come fa osservare il Fondo monetario, un fattore importante alla base del calo del tasso di r ...
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aggregato2
aggregato2 s. m. [uso sostantivato dell’agg. prec.]. – Complesso di persone o di cose strettamente associate o unite insieme: il nome di popolazione, per sé solo, non presenta altra idea fuorché quella d’a. di uomini (Romagnosi);...
fondo3
fóndo3 s. m. [lat. fŭndus che, oltre al sign. di «parte inferiore» (v. la voce prec.), ebbe anche quelli di «suolo, possedimento, terreno»; il sign. economico, sull’esempio del fr. fonds]. – 1. Proprietà terriera, appezzamento di terreno,...